POLITICA

Regionali Lazio, sarà Parisi il candidato del centrodestra. L’ufficializzazione tra l’entusiasmo di chi lo appoggerà e le critiche dei suoi avversari, Pirozzi incluso

parisi

A 39 giorni esatti dal rompete le righe della vigilia del 4 marzo, giorno in cui sulla campagna elettorale cadrà la coltre del silenzio, il centrodestra ha finalmente rotto gli indugi e scelto chi sarà il proprio candidato alla Presidenza della Regione Lazio. Non sarà probabilmente il solo a sfidare il Governatore uscente, Nicola Zingaretti, e la candidata del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, visto che già da tempo l’attuale sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha anticipato la volontà di presentarsi al cospetto degli elettori, sebbene non sia ancora da escludere un suo passo indietro, essendo ormai ufficialmente tramontata l’ipotesi che la sua candidatura potesse essere quella in grado di riunire l’intera coalizione. 

Parisi ci riprova, quindi, dopo la sconfitta alle Comunali del 2016 a Milano, che lo videro soccombere al ballottaggio (48.3% contro il 51,7% dello sfidante) con l’attuale sindaco meneghino, Giuseppe Sala.

“I leader di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, della Lega e di Noi con l’Italia – si legge in un’agenzia battuta proprio in queste ore – hanno proposto a Stefano Parisi la candidatura alla presidenza della Regione Lazio con il convinto sostegno di tutte le loro liste. Stefano Parisi ha accettato mettendo a disposizione la sua competenza e il prestigio necessari a guidare una delle più importanti regioni d’Italia, oggi alle prese con gravi problemi legati sia al malgoverno della sinistra, sia alla disastrosa amministrazione di Roma Capitale da parte dei Cinque Stelle”.

“Stefano Parisi – si legge ancora nel comunicato – romano, fondatore del movimento Energie per l’Italia, offre la garanzia di una guida stabile e sicura, sganciata dai partiti anche se profondamente radicata nei valori liberali, cristiani, riformatori, della destra democratica”.

Non è mancata una battuta da parte del neocandidato, affidata a Facebook: “Oggi ho ricevuto l’invito dai leader del Centrodestra a candidarmi come Governatore della Regione Lazio. Come molti di voi sanno, su questa ipotesi già circolata nei giorni scorsi abbiamo avuto una lunga discussione all’interno della nostra segreteria e tra i Referenti Regionali. Abbiamo deciso di accettare perché siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità e nei territori” ha aggiunto Parisi.  “L’obiettivo – ha ribadito – è quello di costruire un grande partito popolare, protagonista nella società, capace di mettere in rete le comunità. Saremo ora presenti da protagonisti in queste importanti sfide elettorali con i nostri valori, i nostri programmi, la nostra energia liberale. Oggi siamo chiamati a competere nel Lazio e in Lombardia e tra pochi mesi dovremo partecipare alle sfide elettorali in Molise, in Friuli, per il rinnovo di molte municipalità. E poi verranno le Regioni da rieleggere in autunno e le europee del 2019, fino alla conclusione di questo ciclo con il prossimo voto per il Parlamento”  ha evidenzato il neo candidato alla Regione Lazio. “Per affrontare al meglio questo percorso dobbiamo, subito dopo le elezioni, convocare il nostro primo congresso nazionale già per la prossima primavera. Per parte mia continuerò comunque a guidare la crescita di Energie PER l’Italia. Ora concentriamo quindi tutte le nostre capacità in Lombardia e nel Lazio per la vittoria della coalizione e per uno straordinario risultato del nostro partito”.

Le reazioni

Diversi i commenti arrivati appena dopo l’ufficializzazione e se quelli del centrodestra sono entusiasti, non mancano le critiche dal resto degli schieramenti. 

“La fumata bianca tanto attesa è finalmente arrivata” ha dichiarato il capogruppo del Misto, Pietro Sbardella, che si ricandiderà  con Noi con l’Italia-Udc. “E’ vero, siamo in forte ritardo – ha aggiunto – ma ora è il momento di procedere a testa bassa, al fianco di Stefano Parisi, figura di altissimo profilo, per sfrattare Zingaretti ed evitare che la Regione Lazio cada nelle mani dei grillini”. 

“Esprimo entusiasmo e apprezzamento per una candidatura eccellente. Le competenze professionali di Stefano Parisi sono sicuramente applicabili alla nostra Regione, che ha bisogno di un forte rilancio economico”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Lazio, Giancarlo Righini, commentando l’accettazione della candidatura a governatore per il centrodestra di Stefano Parisi. “Ha grande capacità manageriali e dimestichezza con i conti delle aziende – ha aggiunto Righini -: sarà un eccellente presidente per questa Regione. A nome di tutto il gruppo FdI della Pisana esprimo apprezzamento, e ringrazio Giorgia Meloni per aver sostenuto una candidatura così prestigiosa, e sono sicuro che giaà dalle prossime ore saremo al lavoro per costruire un governo per il futuro. Auguri di buon lavoro – ha concluso Righini – al romano Parisi”.

“L’ufficialità di Stefano Parisi come candidato nel Lazio del centrodestra – ha dichiarato Marco Silvestroni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Città Metropolitana di Roma Capitale e segretario della Federazione dei circoli di Fratelli d’Italia della provincia di Roma –  ci consente finalmente di intraprendere una campagna elettorale forte. Abbiamo il candidato, Fratelli d’Italia ha uomini e donne che hanno saputo lavorare sui territori e dare un contributo decisivo e centrale per far crescere la destra. Adesso ci aspetta un mese impegnativo, lavoreremo a testa bassa e senza indugi per mandare a casa una sinistra che ha vissuto di inerzia e che ha mostrato di non avere a cuore le sorti di cittadini, lavoratori, famiglie e imprese”.

“Stefano Parisi candidato presidente della Regione Lazio per il centrodestra è assolutamente una ottima notizia. Si tratta di una figura autorevole, che conosce benissimo le istanze e i bisogni del territorio regionale. Esprimiamo dunque soddisfazione per questa scelta vincente e condivisa. Con la guida saggia e competente di Parisi il centrodestra ha tutte le carte in regole per vincere e ben governare la Regione Lazio: siamo l’alternativa credibile alla demagogia politica del Movimento 5 Stelle e all’incompetenza amministrativa del centrosinistra zingarettiano”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

“Dopo cinque anni di annunci non realizzati da parte dell’amministrazione Zingaretti, il centrodestra candida un uomo dalla comprovata competenza. Stefano Parisi sarà in grado di restituire credibilità ad una istituzione, che Zingaretti ha fatto allontanare dai problemi reali dei cittadini: sanità, trasporti, rifiuti, sociale”. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.

“I cittadini del Lazio si meritano candidati che conoscono il territorio e i suoi problemi, che sono espressione della base e non vengono calati dall’alto” ha dichiarato in un comunicato Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound. “Stefano Parisi – ha aggiunto il candidato del movimento tartarugato – ha appena accettato di essere il candidato del centrodestra alle Regionali. Ecco, un top manager come lui, con un passato ai vertici dello Stato, entrato e uscito da Palazzo Chigi a prescindere dal colore dei governi, arriverà in autostrada senza sapere quanto cara costa ai pendolari laziali e difficilmente scenderà dalla sua auto blu per vedere da vicino le emergenze della nostra regione. Vogliamo ricordare ai nostri concittadini che Parisi è stato lo sfidante di Sala per il Comune di Milano, dove negli anni Novanta era il ‘city manager’ di Albertini. Proprio per la sua conoscenza del capoluogo lombardo è stato il candidato del centrodestra. Ebbene, ora Berlusconi e i suoi alleati sostengono che Parisi sia la scelta migliore perchè è romano e conosce la città. Insomma, un candidato per tutte le stagioni, mentre CasaPound è da sempre al fianco dei cittadini, lavorando sul territorio per affrontare le emergenze sociali che affliggono il Lazio. In questi pochi giorni di campagna elettorale Parisi non potrà mai e poi mai rendersi conto della situazione e proporre soluzioni efficaci. Per cui, votate chi viene dalla strada e la conosce meglio di chiunque altro”.

“Per il centrodestra la Regione Lazio è solo una moneta di scambio per le elezioni nazionali. In cambio della candidatura a governatore, Parisi ritira le liste del suo partitino da Camera e Senato, schierato contro il centrodestra dopo il mancato apparentamento. E’ quello che sta emergendo in queste ore”: è quanto ha dichiarato la deputata del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio.
“Il candidato a sindaco di Milano, – ha aggiunto – sconfitto solo un anno e mezzo fa, diventa ora candidato nel Lazio, con una piroetta politica che non ha niente a che vedere con il nostro territorio. Pescano un candidato da fuori solo per evitare che tolga loro voti alle politiche. Ecco quanto Berlusconi, Salvini e la Meloni hanno a cuore il destino della Regione Lazio. La candidatura di Parisi nasce da quello che ha tutta l’aria di essere un ricatto politico e gli elettori di Roma e del Lazio vengono presi in giro”.

”Stefano Parisi l’ho sentito due mesi e mezzo fa. Ha espresso un grande apprezzamento per la mia candidatura e per questo lo ringrazio. E’ una persona che ha fatto una grande corsa a Milano, anche se ha perso sul filo di lana. Ma penso che non può esserci un candidato buono per tutte le occasioni” ha dichiarato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato alla Regione Lazio, in una conferenza stampa nel suo comitato elettorale, alla vigilia dell’ufficializzazione, quasi auspicando un passo indietro di Parisi, che non c’è stato.