POLITICA

‘Velletri: un passo avanti’. Andreozzi: ‘Occorre puntar forte su alcuni settori specifici, per una crescita sostanziale e non virtuale’

andreozzi

“Velletri: un passo avanti”. L’Assessore Sergio Andreozzi, invitato alla tavola rotonda organizzata dall’Associazione Culturale “L’Ora del Caffè”, ha diramato alcune riflessioni in merito all’iniziativa, pur non avendo preso la parola nella riunione di domenica mattina al Cinema “Augustus”: «Confrontarsi è sempre positivo» – ha esordito il titolare delle deleghe ai Beni Comuni – «anche se avrei auspicato una maggiore partecipazione di cittadini. Ho ascoltato con interesse diversi interventi, e ho avuto modo di riflettere sugli spunti che sono nati dal dibattito. Si è parlato di una data, quella del 2030, sulla quale proiettare impegni e investimenti da concretizzare. Mi ricorda, tuttavia, l’Agenda 21, nel senso che già in quell’occasione molte idee furono messe per iscritto e poi, in buona parte, disattese. Parlare di ‘Agenda 2030’ è difficile, a mio avviso, se non c’è un cambio di rotta, a cominciare dal modo di intendere la politica, che non deve ripetere gli errori già commessi».

Andreozzi ha poi detto la sua riguardo le strade da percorrere per la Velletri del futuro, come recitava il titolo dell’incontro programmato da diverse personalità della società civile, professionale e politica veliterna: «Credo sia molto importante rendere più salda la programmazione rispetto all’attività emergenziale quotidiana. Ciò è fondamentale soprattutto su alcuni aspetti. Al primo posto metto il sociale, riferendomi ai tristi fatti di Macerata. Con il passare del tempo, se non si interviene, il clima sarà sempre più teso e dunque le problematiche sociali vanno abbinate ad una politica culturale che deve contribuire alla crescita del cittadino: i due piani sono paralleli, se non c’è cultura non c’è integrazione e avremo sempre mancanza di comprensione nei confronti dell’’altro’ e del ‘diverso’». «È giusto pensare» – ha aggiunto Andreozzi in merito alla città del futuro – «ed attuare una visione urbanistica moderna, anche se ci rendiamo conto che da alcuni interventi fatti nel passato sarà difficile apportare sostanziali modifiche ad un territorio quasi del tutto compromesso».

Sul commercio, tema di forte attualità per la crisi che ha investito il centro storico non solo di Velletri ma di molte città italiane, anche più grandi, l’Assessore suggerisce una innovazione nella forma e nella sostanza: «Osservando quanto accade a livello nazionale, non ultimo il caso di Amazon, ritengo prioritario puntare ad un modo di fare commercio al passo con le trasformazioni in atto. Bisogna puntare, tenendo conto delle epocali trasformazioni della vendita e degli acquisti, sui prodotti tipici, o ‘di nicchia’. Questo, però, vale anche nel campo imprenditoriale in considerazione delle regole europee sulle gare d’appalto, a cui ogni azienda deve attenersi. A Velletri viviamo di determinate realtà, su cui si può e si deve lavorare per ampliare gli orizzonti. Grande attenzione va riposta sull’istruzione e sulla cultura, che con il trasferimento di facoltà universitarie sul modello di quanto fatto con l’Accademia di Belle Arti, può creare risorse lavorative e conseguenti indotti anche per l’economia cittadina e per il turismo con l’arrivo di giovani e studenti. Sarebbe bene centralizzare i servizi ospedalieri nella nostra città, con reparti d’eccellenza specializzati. L’artigianato, inoltre, è scomparso o quasi e rimane appannaggio di alcuni orafi, peraltro di grandissima qualità. Questi che ho elencato sono i settori che devono diventare più forti, accompagnati» – ricorda Andreozzi – «da un nuovo PRG che deve essere effettivamente realizzabile, e che non preveda il proliferare di un’edilizia privata e si sposti su un versante ricreativo, sportivo e aggregativo. Le uniche abitazioni che possono essere costruite sono quelle che devono servire a far fronte all’emergenza abitativa, che è destinata ad aumentare soprattutto sul fronte popolare. Sempre in quest’ottica è importante dotarsi di un piano del traffico e della mobilità, in generale, per facilitare gli spostamenti e organizzarli comprendendo le esigenze e le difficoltà del TPL, da migliorare ad esempio con il servizio a chiamata» In conclusione, Andreozzi ribadisce i punti cardinali per intavolare sin da subito un discorso di prospettiva amministrativa per la crescita della città e dei suoi settori nevralgici: «Potenziamo, come già in parte si è fatto, il Tribunale, una realtà importante con un foro che è secondo nel Lazio dopo Roma, e dotiamoci di tutte quelle strutture ‘militari’ per fare di Velletri un centro della sicurezza, compresi gli uffici. In sintesi, per creare posti di lavoro e ridare linfa in maniera sostanziale, occorre puntare su agricoltura, scuola, sanità, giustizia, artigianato e ambiente, con particolare attenzione al Monte Artemisio, una risorsa mai pienamente valorizzata e dalle enormi potenzialità che derivano dalle bellezze paesaggistiche, archeologiche e floro-vivaistiche che la nostra montagna offre».

L’INIZIATIVA

Un gruppo di professionisti, esponenti del mondo del lavoro, operatori sociali e culturali, imprenditori, amministratori ed ex amministratori del Comune di Velletri hanno organizzato la Tavola rotonda sulle possibilità di sviluppo nel territorio di Velletri.
L’iniziativa è stata organizzata dalla neo-costituita Associazione culturale “L’Ora del Caffè”, che ha chiamato a raccolta alcune personalità attive sul territorio per poter avviare un confronto aperto sui temi dell’economia locale, dello sviluppo urbano, delle dinamiche sociali del nostro territorio, in una prospettiva libera dai vincoli di appartenenza politica. 
I promotori hanno affidato la relazione d’apertura dell’incontro al Dott. Roberto Cerroni, ricercatore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università LUISS e collaboratore della Fondazione scientifica Bruno Visentini, per trattare il tema delle possibilità e delle difficoltà di sviluppo dei territori e dei comuni di media grandezza, che hanno dinamiche ben diverse sia dai grandi centri urbani sia dalle micro-realtà locali.
 Tra i tanti che hanno aderito all’evento ci sono stati Patrizio D’Andrea, avvocato amministrativista ed ex consigliere comunale; gli assessori Giulia Ciafrei e Sergio Andreozzi, il Presidente del Consiglio comunale Daniele Ognibene, i consiglieri comunali Giorgio Fiocco, Roberto Leoni e Stefano Pennacchi, gli ex amministratori Carlo Guglielmi, Augusto Di Lazzaro, Emanuela Treggiari, e Sergio Caroleo, numerosi esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e della cultura. 
L’intento dei promotori è stato quello di aprire un confronto intelligente e inclusivo tra persone animate da un’autentica “cultura del fare”, per immaginare soluzioni innovative per il futuro di Velletri, dirette a promuovere lo sviluppo, il lavoro, il benessere e l’istruzione nel territorio. Un laboratorio di idee per la configurazione urbanistica, produttiva, sociale, ambientale e culturale della nostra comunità, in armonia con i princìpi e i valori della Costituzione repubblicana.