POLITICA

Regionali, Sergio Pirozzi fa visita a Velletri e Lariano con Fabio D’Andrea: ‘Noi non ci siamo mai venduti’

pirozzi e d'andrea

Sergio Pirozzi e Fabio D’Andrea al mercato del giovedì di Velletri

“Prima gli ultimi” è lo slogan della sua campagna elettorale e “prima gli ultimi” è il motto che sta animando il tour del Lazio di Sergio Pirozzi,  uno dei 9 candidati alla Presidenza della Regione Lazio. Pirozzi, sindaco di Amatrice, e a lungo papabile come candidato unitario del centrodestra, prima che la coalizione convergesse su Parisi, nella mattina di giovedì 8 febbraio si è recato in visita a Lariano e Velletri, ospite di Fabio D’Andrea, che gli ha fatto da cicerone nell’incontro coi cittadini.

Dopo un primo passaggio a Lariano i due si sono recati al mercato settimanale di Velletri, dove hanno stretto tante mani e parlato con tanti cittadini, ascoltando le loro istanze e formulando quante risposte possibili.

Pirozzi sul corso di Lariano

Pirozzi è poi tornato sulle ultime dichiarazioni, rammentando di aver “ricevuto tante proposte, a partire da Renzi, Meloni, Tajani. Ma ho scelto di correre da solo”, ha ribadito il candidato alla regione Lazio.

“Oggi e per i prossimi 25 giorni cercheranno di oscurare i nostri programmi, ma se pensate che l’attuale governatore ha migliorato la qualità della vita è giusto che le persone lo votino”, ha dichiarato Sergio Pirozzi, prima di aggiungere: “C’è la candidata del M5s, persone che non hanno la competenza e la conoscenza. Poi c’è il candidato del centrodestra – ha aggiunto – che ha calato una lista 35 giorni fa e il 5 marzo sarà la continuazione del Patto del Nazareno. Poi – ha dichiarato – avete un’altra possibilità: un uomo e delle persone che non si sono mai venduti”.

Fabio D’Andrea nel Comitato lungo Corso della Repubblica

“Per sfruttare la mia immagine sia Renzi sia la Meloni – ha aggiunto Pirozzi – mi hanno offerto un posto in Parlamento per inglobarmi nel sistema. Ci dovevamo ritirare per far posto a un uomo che da 35 anni è lontano dal Lazio?” ha chiarito Pirozzi, che  ha poi attaccato parlando dei sondaggi per le Regionali: “Si servono di sondaggi falsi (pagati) che li danno al primo posto. Se volete un presidente che decide sui trasporti, sulla sanità, il lavoro, la sicurezza, i rifiuti come è stato fatto fino a oggi – ha aggiunto – quello non sono io. Dal Lazio, dopo il 4 marzo, deve partire la vera rivoluzione civile: far tornare la gente normale a decidere le nostre sorti. Chi ora ci governa non è ‘normale’ perché non é mai entrato nella zona rossa della sofferenza”.

Ben determinato anche “Fabietto” D’Andrea, che ha ribadito i perchè della sua candidatura: “E’ per mia scelta una Campagna elettorale al di fuori della Partitocrazia, pertanto non ho milioni di euro di Rimborsi Elettorali.
È per mia scelta, una Campagna elettorale libera da imprenditori affaristi in cerca di faccendieri di sistema.
Sostienimi e permetti al mio Cuore, unito alle mie competenze di prendersi cura di te”.

“Ho mandato messaggi a tutta la mia rubrica di Whatsapp per informare i miei amici della mia candidatura in Consiglio Regionale e sono rimasto commosso  per gli attestati di stima e di volontà di partecipare. Chiedo scusa se nel 2013, alcuni, per meri interessi personali, hanno deciso di arrestare la mia attività politica, e vi chiedo scusa se non ho avuto la possibilità di portare a termine ciò che era ed è necessario per la nostra città e se non ho potuto aiutare molti come mi ero prefissato. Sono certo che con il contributo di tutti, potente e leale, avrò la forza di poter riprendere il cammino”.

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