Appello di ‘Iniziativa Comune’: ‘Sia l’Italia delle piccole e medie imprese’

iniziativa popolare

Dopo le elezioni del 4 marzo 2018, rinnovato il Parlamento, l’Italia andrà incontro alla XVIII legislatura e ci sarà un nuovo governo.

“Forse, ci saranno nuovi ministri e amministratori che non conosciamo e forse conosceremo solo dopo che il presidente della Repubblica avrà affidato l’incarico di formare il nuovo Esecutivo. Siamo dunque chiamati alle urne, ma conosciamo solo in parte i propositi delle forze politiche candidate al governo del Paese”. A parlare è Rocco Tiso, portavoce di “Iniziativa Comune”, neonato gruppo di Cooperazione e Proposte, composto da “Radici” (Raggruppamento corpi intermedi nessuno tocchi le radici), “Confeuro” (Confederazione degli agricoltori europei e del mondo) e “Soggetto giuridico” (Organismo di aggregazione intercategoriale e coinvolgimento dei cittadini).

Iniziativa Comune, dunque, nasce per analizzare nel concreto le condizioni politiche, economiche e sociali in cui si ritrova il sistema Italia e per approfondire gli aspetti che riguardano il sistema delle piccole e medie imprese, in particolare del mondo dell’agricoltura, artigianato e commercio. “Settori nevralgici della nostra economia, motore del Belpaese che il nostro Stato – ha sottolineato Tiso – troppo spesso sottovaluta, se non trascura. Per questa ragione, abbiamo deciso di creare un soggetto civico, non ideologizzato né politicizzato, che nel rispetto dei valori fondamentali della Carta Costituzionale, cementifichi il pluralismo, le libertà associative, i diritti delle minoranze. E tuteli le migliaia di aziende italiane. Aziende, di cui “Iniziativa Comune” si fa portatore, proponendo alle forze politiche, in lizza alle elezioni del 4 marzo prossimo, un documento con le priorità del Paese.

Sul tema Ricco Tiso ha premesso: “Da troppo tempo la politica è impegnata in schermaglie che sembrano avere l’obiettivo di stabilire chi, tra i partiti, sia il più accreditato per avere il privilegio di Governare lo Stivale, atteso che per celebrare la Democrazia non occorrono chissà quali grandi uomini. L’Italia ha bisogno solo di più gente onesta. La politica sembra non avere ritegno, spregiudicata fino a trasformare una competizione libera e democratica in un incomprensibile commercio del vento” – ha commentato preoccupato il portavoce di Iniziativa Comune, che quindi, detta la linea per ripartire: “Al fine di rappresentare le priorità, che a nostro avviso necessitano al Paese, abbiamo inviato un documento, approvato congiuntamente nella riunione del Consiglio Direttivo Nazionale del 25 gennaio scorso, nella convinzione maturata che l’Italia abbia bisogno del contributo di tutti, per riportarla nei margini di quella democrazia che abbiamo ereditato da quanti, per Lei, hanno dato la vita”. Bisogna sviluppare forme di crescente cooperazione e collaborazione-partnership tra istituzioni e comunità nei diversi comparti: agricoltura, artigianato, commercio, trasporti, ricerca, scuola, comunicazione, cultura.

“Noi ci siamo, Iniziativa Comune c’è, ci auguriamo che anche i partiti ci siano, inserendo nella loro azione di governo tutte quelle sinergie continuative e stabili, sulla base di un programma condiviso di processi formativi e di comunicazione, dedicati all’eccellenza del Sistema delle medie e piccole imprese” – ha concluso Rocco Tiso.