Cultura

Mondadori Bookstore Velletri-Lariano – Giorgio Montefoschi ha presentato “Il corpo”, un romanzo che parla di amore, borghesia e letteratura

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Giorgio Montefoschi, critico letterario, saggista, e scrittore affermato, è stato il protagonista del sabato pomeriggio della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano. Giunto al suo diciassettesimo romanzo, numero per il quale l’autore non ha nascosto una certa “preoccupazione scaramantica”, Montefoschi ha presentato Il corpo, edito da Mondadori, davanti ad una nutrita ed interessata cornice di pubblico.

Prima di parlare del libro in sé, che analizza con quattro personaggi principali – due uomini e due donne – situazioni d’amore nel contesto della Roma borghese, lo scrittore ha salutato e omaggiato Velletri: “Qui mi sento a casa – ha dichiarato presentandosi ai presenti – perché mio padre aveva una casa di campagna in località Capitancelli, fino a pochi anni fa portavamo le olive ad un frantoio in città e naturalmente non posso non citare il legame con Achille Campanile, il padre degli umoristi e un grande del Novecento italiano”.

Montefoschi, che tra le innumerevoli attività culturali è una delle firme più prestigiose di tanti quotidiani, tra cui il Corriere della Sera, e membro della Fondazione Giorgio Bassani, ha risposto alla prima domanda di Ezio Tamilia, sull’ambientazione: “Potrebbe essere qualsiasi città se intendiamo il clima borghese, di cui ovviamente si parla, ma Roma è la mia città, meravigliosa anche con le sue problematiche, ed è lo scenario della narrazione. Ho voluto parlare di una storia d’amore, travagliata, ma non ho molta simpatia per il mio personaggio. C’è comunque anche una parte che si svolge in Alto Adige”.

Solo per dare la cifra della sua carriera letteraria e della sua valida produzione narrativa, valgono alcuni aneddoti: “Ho tracciato il profilo di uomini e donne, non so quali siano venuti meglio. Io non sono un anti-femminista, ma neanche credo che le battaglie si facciano “contro” qualcosa, bensì “insieme”. Detto questo, però, ricordo di quanto incontrai Natalia Ginzburg su una spiaggia di Sabaudia e lei, con la sua voce austera, mi disse che le donne le raccontavo meglio degli uomini. Forse è accaduto così anche in questo romanzo, dove si mostra la mia ammirazione per le donne”.

Tema portante che ha destato il vivo interesse, anche per gli accostamenti che ne possono derivare, è, come anticipato, quello della borghesia: “La mia descrizione della borghesia è diversa da quella di Pasolini. Pietro Citati, che è un mio amico, mi ha dato vari spunti di riflessione. Quando vinsi il premio Strega nel ’94 sui giornali fui definito lo scrittore dei Parioli, e non mi fece troppo piacere, forse non ero simpatico al giornalista che scrisse l’articolo. Ma non è questo il centro del discorso, ho dato attenzione allo stile, ai dettagli, in molti mi hanno fatto notare che rispetto ai miei romanzi questo scorre di più perché c’è una voglia maggiore di vedere dove si va a finire. L’insofferenza della terza età, l’amore del protagonista, Giovanni, verso Ilaria, la compagnia del fratello Andrea, un giornalista insoddisfatto del suo mestiere, provocano curiosità”.

I sistemi su cui poggia la borghesia tradizionale sono ormai crollati nell’impalcatura narrativa di Montefoschi, c’è inquietudine anche in questo settore della società. Ma il libro si presta anche ad una trasposizione cinematografica? Risposta affermativa arrivata dallo stesso autore: “Il fatto che ci siano molte parti dialogate facilita la scrittura di una sceneggiatura. In ogni caso, mi sto affrettando a scrivere il diciottesimo romanzo – ha ironizzato il Premio Strega 1994, svelando quindi l’uscita prossima di un suo nuovo lavoro – perché non voglio arenarmi. Secondo Citati, che conosco da molti anni, sarei stato uno scrittore con tanti nipoti e venti libri. Spero di scriverne qualcuno in più, visto che sono già a diciassette…”.

Dopo le numerose domande del pubblico, Montefoschi ha ringraziato per l’attenzione i presenti e ha firmato diverse copie del romanzo. La presentazione de Il corpo, novità editoriale di assoluto spessore, chiude un mese di febbraio ricco di iniziative per la Mondadori di Velletri, tra eventi speciali come quello sul principe De Curtis, le matinée con le scuole e i dibattiti con gli scrittori in Libreria. Non resta che aspettare la programmazione di marzo, che secondo le prime indiscrezioni si preannuncia ancora più folta di appuntamenti e proposte letterarie.

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