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Sicurezza su Facebook. CODICI vi spiega come proteggere i vostri dati sensibili

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In questi giorni si sta parlando molto della sicurezza dei nostri dati su Facebook a causa dello scandalo Cambridge Analytica, che ci ha letteralmente sbattuto in faccia quanto le nostre informazioni inserite sui social siano meno protette di quello che credevamo.

Facebook, come tutti i social network, non è né un parco giochi dove tutto funziona nel migliore dei modi, né un luogo pericoloso a prescindere: dipende tutto dal modo in cui ci comportiamo al suo interno. Per questo dall’Associazione CODICI (Centro per i Diritti del Cittadino) hanno pensato di ricordare a tutti qualche piccolo suggerimento per godere appieno dei social, senza rischiare di compromettere dati privati o addirittura finire coinvolti in piccoli/grandi raggiri.

Queste alcune delle “dritte” da seguire per usare Facebook al meglio e senza rischi:

–    se ti arriva una richiesta di amicizia da una bella donna che si è da poco iscritta a Facebook e non ha nessun  amico,  non è  la donna dei tuoi sogni. Si tratta probabilmente un account fake, una persona che non esiste, “creata” appositamente per spillarti denaro;

–    se ti sottoponi a test di intelligenza,  oroscopo,  apparenza politica, gusti,  sessualità ecc. c’è il rischio concreto che tu stia, più o meno consapevolmente, fornendo informazioni private e dando il permesso a terzi di accedere ai dati più sensibili del tuo profilo.

–    non c’è  bisogno che metti data e luogo di nascita su Facebook per farti fare gli auguri,  in questo modo, anche se non direttamente, stai fornendo il tuo codice fiscale a tutti;

–    anche commentare in maniera seriale può comportare dei “rischi”. Se sei abituato ad esprimerti pubblicamente con continuità, stai comunque fornendo informazioni sulle tue preferenze, intese sia come argomenti che ti interessano, sia come posizioni a cui ti senti più vicino;

–    prima di condividere un post o una notizia,  controlla sempre la fonte. In questo modo aumenti la tua credibilità oltre che la corretta informazione.

Come ricordato da Luigi Gabriele, Responsabile Affari Istituzionali di CODICI, i dati di ognuno di noi non sono solo materiale sensibile dal punto di vista personale, ma sono anche materiale con un evidente valore economico“Il valore dei nostri dati può oscillare tra i 40 ed 1000 euro all’anno. Un valore che dipende anche dalle operazioni economiche che abbiamo intenzione di effettuare: un conto è se stiamo cercando una nuova macchina, un altro se invece stiamo valutando se comprare casa”.

Quindi, riassumendo, massima attenzione alla gestione delle vostre informazioni: Facebook è un luogo amichevole in cui trovate buona parte dei vostri amici “in carne ed ossa”, ma parlare al suo interno non è come parlare a tavola o in salone.

Ci sono infatti tantissime orecchie esterne pronte ad ascoltare, di cui, spesso e volentieri, è quasi impossibile accorgersi.