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Protezioni Civili in allerta: potrebbe schiantarsi sull’Italia la stazione spaziale cinese alla deriva dal 2016

tiangong-1
Si restringe la finestra di tempo “tra il 28 marzo ed il 6 aprile” per il rientro incontrollato sulla Terra della stazione spaziale cinese Tiangong-1 che sta precipitando sul nostro pianeta, dopo essere stata lanciata nel settembre del 2011 ed essere alla deriva ormai dal 2016.
Frammenti della stazione potrebbero colpire anche l’Italia e la possibile area nazionale “interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall’Emilia Romagna e va verso il sud”, stando a quanto riferisce la Protezione Civile che ha inviato a tutte le Regioni e a tutti i ministeri una circolare.

La stazione cinese Tiangong-1, lanciata nello spazio nel 2011, è alla deriva dal 2016 e potrebbe schiantarsi proprio sull’Italia nei prossimi giorni

La ‘mappa’ delineata dalla Protezione Civile prevede come perimetro di impatto dei frammenti del ‘Palazzo celeste’ che “resisteranno all’attrito con l’atmosfera”, nella zona “all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine”.
“L’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile India, Cina e Italia” segnala il Dipartimento che sta seguendo, fianco a fianco con gli esperti dell’Agenzia Spaziale Italiana, la ‘caduta libera’ della stazione. 
Il tavolo tecnico annunciato dall’Asi a inizi marzo è ormai attivo e con l’Agenzia e la Protezione Civile siedono anche Enac, Enav e ministero della Difesa. Il viaggio di rientro della stazione spaziale cinese non è però “alla cieca”, la ‘caduta libera della Tiangong-1 è seguita dalle agenzie spaziali di tutto il mondo.
La Protezione Civile e la ‘task force’ che segue la ‘corsa’ della Tiangong-1 verso la Terra non allentano la presa. Il Dipartimento chiarisce che “solo tre giorni prima dell’evento avremo, dall’Agenzia Spaziale Italiana, la conferma del giorno esatto in cui questi frammenti cadranno, e 36 ore prima della caduta avremo maggiori informazioni sull’area che potrebbe essere interessata dal fenomeno”.
“La conferma dell’area interessata avverrà, però, con un preavviso, sull’eventuale impatto, che potrebbe essere inferiore ai 40 minuti” avverte la Protezione Civile.

Come dire, nei prossimi giorni converrà buttare più di un occhio al cielo….