“Velletri non ha bisogno di restaurare un sistema di partiti, ma di coinvolgere più possibile la società civile nella amministrazione cittadina”. Dopo lo “scambio di vedute” a distanza, avvenuto a Velletri fra il capogruppo di Forza Italia Salvatore Ladaga (che “incitava ad abbassare i toni, reclamando una unità del centrodestra sul piano programmatico e politico, prima ancora che su quello individuale e – peggio ancora – personale”) ed il candidato a Sindaco Giorgio Greci, (che ha ribadito di non aver alcuna intenzione di tirarsi indietro, ribadendo anzi l’appello ai possibili sfidanti di misurarsi con lui con le Primarie), non si è fatta attendere la nota del movimento civico di Patto Popolare Velletri.
“Già il fatto che Greci parli di ricompattare un’area come quella del centrodestra (parole sue) la dice lunga e conferma la non appartenenza a quel civismo di cui con una mano tenta di appropriarsi e con l’altra, nei fatti, lo smentisce! È da quasi due anni che ci sgoliamo su questioni come questa, ed oggi, con una intempestività un pochino colpevole, lo spiattella come se fosse del tutto naturale e scontato… Non ci sorprende affatto e non possiamo neanche dire che non lo sapevamo, perché lo rendemmo noto già parecchio tempo fa e fu uno dei motivi per i quali ci allontanammo da quel progetto!
“E’ per questo – prosegue la nota dei civici popolari di Velletri – fa sorridere l’ardimentoso tentativo di distinguere, a proprio vantaggio, una Prima Repubblica partitocratica (con cui tacciare gli altri) rispetto invece ad una Seconda di cui ergersi paladino, per la chiarezza, che non c’è, ed altre ipotetiche virtù…Con il progetto di Greci, semmai, si torna proprio a quel sistema ed è di fatto un revival del sistema partito, ovvero quello che a parole tacciava di “vecchiume” non avendoci mai partecipato, e che, guarda caso, proprio di quella che lui schernisce come “Prima Repubblica” ne costituiva l’imprescindibile ossatura, alternativa a tutto tondo a quella ricerca di modernizzazione e coinvolgimento di semplici cittadini nella vita politica, sociale e culturale del proprio territorio e lontani da qualsiasi appartenenza identitaria e a forme partitiche organizzate! Cosa che, a nostro avviso, con un progetto a guida Fdi è ben lontano da rappresentare in questo momento! E su questo, noi di Patto Popolare Velletri, non siamo stati certamente avari nel criticare, coerenti e chiari anche nel rendere pubblici i motivi e le argomentazioni che ne stanno a monte e che rappresentano la nostra contrarietà. Sia nei metodi che nei contenuti: “come si può competere impegnandosi per le Primarie se non si è definito prioritariamente un programma comune, condiviso e sottoscritto”? E di quale coalizione sarebbero poi queste Primarie? Nel progetto di Righini e Greci, ad esempio, vi è chi, come il consigliere Gianni Cerini, parla di parcheggi multi piano sotto la villa Ginnetti (per fare cos’altro, centri commerciali?) mentre noi stiamo raccogliendo le firme per realizzarne oltre 1000 a raso, meno costosi e più utili per il nostro bistrattato centro storico…Oppure vogliamo parlare di alcuni “sponsor” di Greci che, lo scorso anno, avevano presentato un progetto per trasferire in mezzo alle nostre vigne migliori impianti per i rifiuti tipo “Malagrotta”? Rischiando di farci diventare la pattumiera di Roma…? Problema che, peraltro, non si è ancora sconfitto del tutto…Si sottoscriva un documento pubblico in cui si disconoscono in modo chiaro questi intendimenti e ci si impegni sulle richieste sopra esplicitate di rinnovamento e discontinuità con il passato, rendendo veramente civico o a trazione prevalentemente civica il progetto e saremmo veramente orgogliosi di farle queste Primarie che, al momento, appaiono solamente come un artificioso mostramento di muscoli col fine di impressionare i più gonzi. Della serie “ci si inventa acrobati per non sembrare dei nani”.
Ed è con la stessa veemenza e passione che da Patto Popolare passano poi ad una analisi squisitamente politica, argomentando con puntiglio la loro “alternativa al progetto dell’attuale centrodestra di Righini, Cerini, Giri, Sorrentino e Greci” (nomi che citano testualmente): “Non leggiamo, peraltro, nel comunicato pubblicato dal Greci, dietro la regia di Fratelli d’Italia, nessun riferimento a quelle richieste di rinnovamento e discontinuità che il nostro movimento civico aveva posto, sin dal primo giorno come, “conditio sine qua non” e che invece si è poi strumentalmente persa nel proseguo e strumentalmente infarcita di parole montate ad arte per assopire il problema: “no ad incarichi amministrativi a chi ha amministrato negli ultimi 20 anni e rimozione immediata dei vertici delle attuali municipalizzate o società in cui il nostro Comune ha partecipazioni ed interesse”! Il solco tra “ieri “ ed “oggi“ e fra “vecchio” e “nuovo” – continua la nota stampa arrivata nella nostra redazione – sta tutto in queste piccole cose e non in una miriade parole usate per una artificiale ma diversa visione della realtà. Comunque – concludono così la loro disamina – ognuno è libero di percorrere la strada che vuole e come vuole; ormai mancano poche settimane all’appuntamento elettorale ed i confronti debbono farsi esclusivamente sui programmi che si vorrebbero realizzare. Siamo sicuri che su questo i cittadini sapranno sicuramente cogliere le differenze e scegliere quindi serenamente quelle che riterranno giuste e soprattutto possibili. Perché anche su questo, lo dicemmo a suo tempo – puntano il dito quelli di PPV -, il centrodestra di Velletri sta creando aspettative un pochino esagerate, e non compatibili con l’attuale situazione economica e finanziaria delle casse comunali. Ma su queste questioni ci si confronterà serenamente a breve e non faremo sconti a nessuno, destra o sinistra che sia…”.
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