POLITICA

Rocca di Papa – Crestini tira fuori dal cassetto la nota della Corte dei Conti: ‘Indagini a carico di ex amministratori’

corte dei conti

E’ ormai guerra aperta tra il sindaco Emanuele Crestini e il suo predecessore Pasquale Boccia, che da ieri sono protagonisti di un botta e risposta dai toni piuttosto alti, dopo l’intervista rilasciata dallo stesso Boccia alla nostra testata. Dopo l’acceso scambio il Primo Cittadino di Rocca di Papa ha tirato fuori dal cassetto la nota inviata dalla Corte dei Conti lo scorso 7 marzo, che, facendo seguito ai controlli effettuati dal Mef sulla passata gestione finanziaria dell’Ente, annuncia ulteriori indagini volte a individuare la sussistenza di “eventuali condotte illecite ascrivibili ai presunti responsabili” e l’individuazione del danno erariale.

“Esponenti della minoranza in Consiglio Comunale, appreso che la Procura della Corte dei Conti ha in corso delle indagini su di loro, si sono messi paura – si legge nella nota odierna diramata dai vewrtici comunali -. Le indagini riguardano infatti l’allegra gestione dei soldi pubblici da parte della vecchia amministrazione Boccia e coinvolgono alcuni suoi ex assessori. Il ministero dell’Economia e delle Finanze aveva già emesso un documento evidenziando molte irregolarità (incapacità di programmazione, crediti palesemente inesigibili o addirittura inesistenti, debiti fuori bilancio, illegittimi affidamenti diretti di lavori pubblici, appalti dichiarati illegali).

Questa è la vera questione che ha spinto alcuni pezzi della minoranza a votare contro l’amministrazione, che ha voluto queste indagini.

Quando la paura fa novanta i comportamenti si fanno scomposti e tutti cercano di salvarsi. E allora si tenta di nascondere le proprie colpe cercando di cambiare argomento, imbastendo polemiche ogni giorno, addossando ad altri le proprie responsabilità. 

Da questi signori abbiamo ereditato un cumolo di macerie. Ora strillano in Consiglio Comunale che solo loro possono salvare Rocca. Una cosa veramente incredibile: quelli che hanno distrutto il nostro paese ora si autoassolvono e si candidano di nuovo alla guida della città.

Il vero motivo delle loro urla di contestazione è che stanno tentando così di salvarsi da responsabilità, non solo politiche, ma anche penali. Infatti la Procura sta facendo indagini su ciascuno di loro. E ciascuno di loro ha paura, paura che magari dovrà rifondere di tasca propria eventuali malversazioni, irregolarità o illegalità che portano le loro firme”.

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