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Velletri – ‘Ospedale, il reparto di Cardiologia non chiuderà’: a dichiararlo il Direttore generale della Asl Rm6, Narciso Mostarda

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Il Dg della Asl Rm6, Narciso Mostarda

“Il reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Velletri non chiuderà”. Questo il succo di quanto dichiarato in queste ore da Narciso Mostarda, Direttore Generale della Asl Rm 6. Dichiarazione a tratti persino spigolose quelle del Dg, che ha persino voluto bacchettare chi ha alimentato certe voci.

Dichiarazioni che di certo stridono con le difficoltà che attanagliano il presidio ospedaliero in via Orti Ginnetti, che al di là delle rassicurazioni e delle rituali promesse non se la passa certamente bene. 

“In merito alla notizia della chiusura del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Velletri – ha dichiarato Mostarda – si precisa che non è in atto alcuno smantellamento. Il reparto di Cardiologia dell’ospedale veliterno non cesserà la sua attività. Stiamo infatti attivando tutte le procedure ai sensi di legge per rinforzare l’organico, secondo la pianificazione assunzionale concordata anche con la Regione Lazio”.

Dichiarazioni tese a rassicurare la popolazione, sebbene la contemporanea assenza di 3 medici sta mettendo in crisi la tenuta del reparto, che ha dovuto attingere a dei “rinforzi” dall’Ospedale di Anzio, a conferma di quanto le carenze d’organico, dal punto di vista numerico, non siano certamente roba di questi giorni. 

“L’obiettivo – ha aggiunto ancora il Direttore Generale della Asl RM 6 – è sempre quello di fornire servizi di cura appropriati e capaci di rispondere al fabbisogno di salute dell’intera comunità”. Le dichiarazioni  di  Mostarda sono arrivate a margine dell’incontro di mercoledì con medici e operatori presso l’ospedale di Velletri. 

“Faccio appello alla responsabilità di tutti i professionisti della azienda – ha concluso – perché non cadano nella tentazione di strumentalizzare le fisiologiche criticità che accompagnano tutte le grandi organizzazioni della nostra Sanità pubblica, dove è in corso una straordinaria azione di stabilizzazione dei tanti precari, insieme all’assunzione di nuove risorse. Questo sta riconducendo alla normalità il servizio sanitario regionale”.

Ha quindi gettato acqua sul fuoco il numero 1 della vecchia Asl RmH, non mancando tuttavia di tirare le orecchie a chi, a suo dire, avrebbe esagerato nel creare allarmismo. Rassicurazioni, tuttavia, che non strapperanno alcun sorriso ai cittadini, che di fronte a tante promesse hanno visto l’Ospedale depauperato, anno per anno, e trovano difficile credere ancora a promesse che, spesso e volentieri, sono state spazzate via dalla realtà dei fatti, sempre più raccapricciante, proprio come le condizioni in cui si è costretti a stazionare all’interno del Pronto Soccorso, in merito al quale i vertici della Asl non hanno speso alcuna parola.

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