Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Albano
E’ terminata in tragedia la vita del 69enne veliterno G.V., che nella mattinata di domenica 22 aprile è stato vittima di un improvviso malore nei pressi del Lago Albano.
L’uomo, che era arrivato a Castel Gandolfo di buon mattino, si era recato sulle sponde del bacino lacustre per una “corsetta” che gli è stata fatale, per gli effetti di un malore che lo ha colto proprio mentre stava effettuando l’attività fisica.
Ad accorgersene alcuni passanti, che hanno subito fatto scattare le operazioni di soccorso. Tuttavia quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto e lo hanno trasportato d’urgenza verso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giuseppe” di Albano, per il 69enne veliterno non c’era già più nulla da fare, tanto che i medici del presidio ospedaliero albanense non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Sul posto, per i rilievi, anche i Carabinieri della stazione di Castel Gandolfo. L’uomo, che aveva lavorato in Alitalia, viveva nelle colline tra Velletri e Genzano, nella zona dell’ex contrada Colle Ionci, ed era stimato e benvoluto dall’intera comunità, come pure la sua famiglia, composta dalla moglie e i due figli, che si trova ora a piangerne la scomparsa.
Il rito funebre è stato celebrato all’indomani presso la Cattedrale di San Clemente, dove parenti ed amici si sono ritrovati per l’ultimo saluto.
L’accaduto ha riportato all’attenzione generale l’esigenza di predisporre intorno al lago la dotazione di almeno due-tre postazioni dove collocare dei defibrillatori. Stessa richiesta venne fatta lo scorso anno presso il museo delle Navi del Lago di Nemi, anch’esso teatro di una tragedia del tutto simile.
