Ci sono anche lo sport e la salute tra le “Priorità per Velletri” del candidato Sindaco Alessandro Priori. Il giovane avvocato veliterno, che da tempo ha preso posto su di uno scacchiere elettorale che ancora fatica a delinearsi del tutto, quando siamo giunti a circa un mese dalla tornata elettorale, ha ottenuto il sostegno di tanti esponenti della società civile, impegnati in un progetto di rinascita che parte proprio dai cittadini. Tra questi il giovane Emanuele Trifelli, che dello sport ne ha fatto una passione ed un lavoro.
Come è iniziata l’avventura con Priori?
“Ci conosciamo dai tempi della scuola media e ci siamo ritrovati proprio in occasione della formazione di questo gruppo di persone nuove, giovani e intraprendenti, che condividono l’obiettivo di migliorare la città, ognuno per le proprie competenze e la propria professione. Il progetto nato attorno alla figura di Alessandro Priori è stato animato fin dall’inizio dalla volontà di mettersi in gioco in prima persona e di dare l’opportunità a tantissimi giovani di non essere più semplici spettatori di una città ormai allo sbando, ma di provare a rappresentare per Velletri e per tutta la comunità una concreta alternativa, finalmente diversa”.
Quali sono i punti del programma che ti stanno più a cuore?
“E’ il programma stesso che è interessante, i valori e le finalità che lo hanno ispirato sono la vera novità rispetto a quello cui da troppo tempo siamo abituati. Noi non creiamo illusioni né promettiamo grandi opere, ma abbiamo come obiettivo prioritario quello di rivalutare e migliorare le cose che abbiamo, facendole funzionare meglio. Quello che che abbiamo è la nostra storia, costituisce il tessuto della nostra comunità e deve essere riqualificato e non lasciato nell’abbandono.
I punti poi cui sono più legato sono ovviamente lo sport e la salute, due ambiti che stanno vivendo un grande momento di crisi. Lo sport manca di spazi e fondi, abbiamo tante strutture che non possono essere utilizzate appieno dalle tantissime società sportive veliterne perchè lasciate al degrado. Per quanto riguarda la salute il nostro nosocomio combatte tutti i giorni con numerose criticità, legate alla mancanza di personale, alla strumentazione vetusta, e tanto altro che incide negativamente sul diritto alla salute di noi tutti”.
Quali sono le maggiori criticità e come si riparte?
“La città di Velletri vive tante criticità, dalle strade, l’illuminazione, l’acqua, i parcheggi, fino al malfunzionamento di tutte le aziende pubbliche. Abbiamo tantissime società sportive che si contendono un campo sportivo ed un palazzetto in condizioni fatiscenti. Solo per fare qualche esempio abbiamo spogliatoi senza porte e la pista di atletica è inutilizzabile. Noi vogliamo ripartire da qui, dalla riqualificazione delle strutture esistenti che possono ridare impulso e nuova linfa alla pratica sportiva sul territorio. Velletri potrebbe diventare la Città dello Sport, grazie alle tante associazioni che già svolgono attività con passione e dedizione, nonostante le tantissime difficoltà. Pensiamo a migliorare gli spazi per la pratica sportiva, a promuovere l’importanza dello sport nelle scuole, a promuoverlo con borse di studio, a valorizzare gli atleti meritevoli che portano lustro alla comunità e tanto altro. Anche il Monte Artemisio, che sembra oggi un’appendice scomoda della nostra città, rappresenta un luogo ideale dove promuovere lo pratica sportiva a contatto con la natura, dalle passeggiate, alla mountain bike fino al cavallo. Lo sport è socializzazione e crescita per i giovani, ed è salute per tutti”.
Avete quindi una marcia in più?
“Siamo e restiamo noi, un gruppo di cittadini riuniti in una formazione civica che ci mette la faccia e che ha a cuore il bene di Velletri. Da troppo tempo assistiamo ad un susseguirsi di persone, sempre le stesse, che non hanno fatto altro che sfruttare al peggio le risorse del nostro paese, e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Intendiamo dar concretezza al nostro programma e vogliamo farlo tutti insieme, coinvolgendo la comunità veliterna. Dobbiamo far capire alle persone che per ripartire non possiamo più dare retta alle illusioni che si è soliti confezionare durante il periodo elettorale, ma che poi rimangono sulla carta. Dobbiamo guardarci intorno, se ciò che vediamo fa schifo è perchè qualcosa finora non ha funzionato e noi dobbiamo ripartire da qui, dal migliorare ciò che abbiamo. Se le fondamenta sono deboli è inutile e pericoloso costruirci sopra un palazzo. Noi quindi siamo proprio quella base nuova da cui poter ripartire, perchè ciò che abbiamo è ciò che siamo”.
