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Rocca di Papa – Due anni di Mondo Migliore, ora la struttura conta circa 200 ospiti

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Il Centro di Accoglienza di Mondo Migliore è balzato negli ultimi giorni agli onori della cronaca per via di un arresto che ha riguardato uno degli ospiti della struttura. E’ stato condotto in carcere a Velletri, alla fine del mese di marzo, infatti, un cittadino eritreo di 30 anni, ospite come rifugiato politico presso il centro di via dei Laghi a Rocca di Papa. 
L’uomo, in attesa del trasferimento in Germania, aveva tentato la fuga, ma gli agenti del commissariato anticrimine di Frascati lo hanno rintracciato e condotto presso la Casa circondariale veliterna per il reato di traffico internazionale di droga, di cui si era reso protagonista in anni precedenti. L’accaduto ha fornito il pretesto per tornare a parlare della struttura, per il tramite del responsabile Roberto Rotondo per la cooperativa Auxilium, attiva nell’accoglienza insieme alla cooperativa San Filippo Neri e i Padri Oblati, il quale ha preso le distanze dall’episodio di cronaca e lodato l’azione della Polizia.

“Noi diamo la possibilità a tutti di integrarsi – ha riferito Rotondo -. Le persone che arrivano sono 

mandate dalla Prefettura, ed è giusto che ognuno si assuma le sue responsabilità”. Il centro di accoglienza di Mondo Migliore è stato attivato, non senza preoccupazioni da parte della cittadinanza, a giugno del 2016, e ad oggi conta meno di 200 ospiti. “Dopo quasi due anni possiamo dire di aver dato prova di una accoglienza sostenibile e trasparente, e al tempo stesso fortemente umana – ha detto Rotondo -. Oggi ospitiamo soprattutto famiglie ed inseriamo fin da subito tutti in un percorso di integrazione che ci è valsa l’ammirazione di molti Enti e associazioni giunti in visita da noi, come l’Unicef. Anche nei confronti della cittadinanza i disagi credo siano diminuiti”. In questo periodo non sono mancate frizioni con la cittadinanza e serrati dibattiti politici – figli anche del clima post elettorale – e momenti di tensione quando gli ospiti hanno invaso in segno di protesta via dei Laghi, bloccando il traffico.

“La grande preoccupazione delle persone che ospitiamo – dice ancora Rotondo – è dovuta al fatto che non vuole restare in Italia, bensì ha altri obiettivi di vita che li spinge a volersi spostare altrove. Se le pratiche ristagnano, si prolunga la loro permanenza, ed ecco quindi che si creano situazioni di attrito”. “Da parte nostra possiamo certamente affermare che il modello di accoglienza che abbiamo messo in piedi a Mondo Migliore sia un vero e proprio fiore all’occhiello – ha concluso il responsabile del progetto Auxilium -. Un centro aperto, che ha sposato in pieno la vocazione della storica struttura roccheggiana, ben lontano dai ghetti che si trovano in altre parti d’Italia, in cui anche i bambini presto saranno inseriti, seppur in via temporanea, nelle scuole del territorio”.

Articolo uscito sull’edizione cartacea di Rocca di Papa del mese di Aprile

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