FOCUS

Velletri – Fausto Servadio commenta per ‘Castelli Notizie’ la sua Relazione di fine mandato. Fierezza nelle sue parole: ‘Ho dato e ricevuto tanto, lascio in dote una Velletri risanata’

servadio

di Daniel Lestini

E’ una fotografia il più possibile fedele della Velletri dell’ultimo quinquennio quella che il Sindaco Fausto Servadio, in ottemperanza alla legge, ha depositato agli atti quale “relazione di fine mandato 2013-2018”. 

43 pagine che ‘Castelli Notizie’ mette a disposizione dei suoi lettori per farsi un’idea più compiuta di quanto fatto a Velletri nell’ultimo lustro (potrete leggerle cliccando sulla copertina qui a fianco o nell’apposito link a fondo pagina). Quasi un lascito per chi, da fine giugno, erediterà il timone del Comune di Velletri dall’attuale Primo cittadino, che divenne Sindaco nella primavera del 2008, quando ereditò un Comune reduce dal lungo commissariamento e dalle enormi difficoltà contabili ereditate dalla precedente gestione, implosa proprio per i dissidi delle varie correnti di maggioranza e gli impacci nel contenere gli aspetti economico-finanziari di una spesa finita per lievitare oltremodo.

Se per fare uno spaccato più possibile fedele dei 10 anni delle due Amministrazioni Servadio bisognerebbe proprio partire dal suo primo quinquennio – che si concluse poi con la clamorosa riconferma al primo turno – è soprattutto su questi ultimi 5 anni che si è concentrata l’attenzione del Sindaco nella nostra chiacchierata, che fa da prologo a questa relazione.

Fausto Servadio

Ne è emersa tutta la voglia di fare di un uomo che pur se conscio di essere giunto alla fine della sua attività amministrativa, non ha perso l’entusiasmo che lo ha contraddistinto sin dai primissimi giorni, quelli in cui seppe andar oltre la diffidenza dei suoi detrattori, rimboccandosi le maniche e assicurando la sterzata che in tanti gli chiedevano.

Tuttavia non manca un pizzico di rammarico per quello che ancora si poteva fare e che il tempo, giudice impietoso, non ha reso possibile.  “La relazione di fine mandato – ha esordito Servadio – è un documento dovuto per legge. Invito chi ne abbia pazienza a leggerlo con attenzione, perché contiene certamente aspetti interessanti di tutto quel che è stato in questi anni. Mancava ancora un pò per centrare altri obiettivi che ci eravamo preposti e penso al recupero della “Casermaccia”, dell’ex Mattatoio e delle vecchie carceri, ma chi verrà dopo di me non avrà difficoltà a concretizzarli e la cosa mi dà sollievo”. 

Prima di passare in rassegna quanto ancora ci sarebbe stato da fare, il Sindaco veliterno ha snocciolato con orgoglio alcuni dati, ben evidenti nella relazione di fine mandato: “Chiudiamo con 42 milioni di residui attivi e 18 milioni passivi, con un tesoretto di 24 milioni messi. Questo ci ha portati ad acquistare le vecchie carceri e a poterlo fare da soli (per un importo di 1 milione e 50mila euro), senza ricorrere a finanziamenti esterni o mutui. Proprio questo aspetto – ha aggiunto Fauso Servadio – dà la giusta misura di quanto è stato fatto e cosa viene lasciato di tanto differente rispetto a quanto trovato. Il risanamento economico è ben evidente a tutti coloro che abbiano la voglia di esaminare i conti  senza pregiudizi: in questi 10 anni abbiamo restituito 35milioni di mutui, senza accenderne neppure uno. Sono numeri sensazionali, che andranno ad aiutare chiunque verrà al mio posto, perché potrà muoversi in un contesto economico-finanziario senz’altro più agevole di quello cui sono stato costretto io”. 

Parla addirittura di “modello Velletri” l’attuale Sindaco, al momento di punzecchiare il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio: “Dovrebbe venire qui da noi a vedere con quale serietà si fanno le gare. Governare non è mai cosa facile” ha evidenziato Servadio, prima di aggiungere “che l’esperienza, anche lavorativa, è essenziale per non cadere nell’improvvisazione”.

A poche ore dalla presentazione delle liste elettorali, che di fatto apriranno il lungo mese della campagna elettorale, l’ultimo dei 120 passati al timone del Comune di Velletri, Fausto Servadio non si tira indietro appena solleticato a fare un bilancio.

“In questi 10 anni ho dato tanto e spero che chiunque venga dopo abbia l’energia e lo spirito di iniziativa per portare a compimento quanto lasciamo in dote. Sono quindi certamente soddisfatto, anche se non nego di essere anche stanco; ringrazio però i cittadini per l’apprezzamento che ricevo quotidianamente. Un apprezzamento che a volte è addirittura imbarazzante per quanto colmo di affetto. Questo dimostra che la politica, chiunque la fa, se è fatta nell’interesse ultimo, che è quello dei cittadini, genera inevitabilmente la loro riconoscenza. C’è quindi un’enorme soddisfazione personale e il fatto di aver lavorato nell’interesse generale al momento di giungere alla conclusione di questa lunga esperienza amministrativa non può che gratificarmi ed onorarmi. Ho dato tanto, sia a livello di salute che economico, ma molto ho ricevuto a livello morale e tanto mi basta a ritenermi soddisfatto e ringrazio tutti coloro che con me hanno contribuito al risanamento della nostra città”.

Un unico sassolino dalla scarpa, pur sottraendosi volutamente dal parlare della campagna elettorale ormai alle porte, Servadio se lo toglie commentando le polemiche legate all’Ospedale: “Che si faccia becera propaganda sulle sue sorti mi fa male. Ho combattuto tanto per riportarlo a Dea di primo livello, ottenendo risultati concreti in tal senso, e con l’apertura dell’Ospedale dei Castelli – ha concluso – sono certo che il nostro Ospedale tornerà a crescere, continuando ad essere un punto di riferimento sostanziale per tutto il territorio”

“Ma ora – ha concluso – non è ancora tempo di congedi, perché c’è ancora qualcosa da fare. Tra qualche settimana arriverà il tempo per iniziare a raccontare in maniera più completa quanto è stato…”.

Clicca qui per scaricare e leggere

la relazione di fine mandato 2013 – 2018

del Comune di Velletri e del

Sindaco Fausto Servadio

servadio relazione fine mandato
Più informazioni