POLITICA

Velletri – Giorgio Greci è ripartito da piazza Mazzini per presentare ai cittadini la sua coalizione: 9 le liste in suo sostegno

giorgio greci

di Daniel Lestini

Ha scelto la Velletri ‘dabballe’ (quella del quartiere medievale, a due passi dalla Cattedrale e a un tiro di salita da quel Comune verso la cui ascesa, almeno nei propositi, l’intero progetto dovrà condurre), il candidato sindaco Giorgio Greci, che domenica 13 maggio, in un angolo di piazza Mazzini, ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale in vista delle elezioni Comunali del 10 giugno.

Una presentazione che è iniziata con l’augurio a tutte le mamme, vista la coincidenza con la festa loro dedicata, e si è conclusa con lo sventolio delle bandiere delle tante liste in supporto del medico veliterno. 

Nel mezzo gli interventi dei convenuti a suo sostegno, preceduti e seguiti proprio dai saluti del candidato sindaco, che a presentazione dell’evento ha voluto ancora una volta Tiziana Mammucari, ormai una presenza fissa ai suoi appuntamenti. Ce ne saranno ancora tanti, anche se la data ‘x, quella attesa da un anno e mezzo, si avvicina inesorabile, alimentando ulteriori sogni, propositi e speranze.

“E’ un percorso che è iniziato nel 2016” ha d’altronde premesso lo stesso Greci, “nel corso del quale – ha aggiunto – abbiamo costruito un programma che fosse il più possibile cucito sulle esigenze dei cittadini. Abbiamo fatto eventi, convegni, tavole rotonde e poi siamo in scesi nelle piazze, coi nostri gazebo e con la campagna ‘Fai sentire la tua voce’, attraverso la quale abbiamo raccolto idee e segnalazioni. Ne è sortito un programma concreto e realizzabile, impreziosito anche dell’aiuto de partiti che mi sorreggono”.

Proprio  a loro è toccato l’onore di presenziare attivamente, prendendo la parola a sostegno dell’alfiere della coalizione, presentatosi in una piazza dove non è mancato l’affetto tangibile anche del territorio, con numerose delegazioni dai paesi limtrofi.

Il primo a prendere in mano il microfono è stato Ivan Boccali, fondatore di ‘Gente Libera’, che ha lodato la qualità di Giorgio Greci, “uomo che fa politica per passione e non per la poltrona. Ogni voto in più è un metro in meno al traguardo e noi saremo tutti tuoi soldati” ha concluso l’esponente politico di Ciampino rivolgendosi proprio a Greci.

“I risultati dell’amministrazione di centrosinistra sono sotto gli occhi di tutti” ha dichiarato poco dopo Giovanni Libanori, consigliere comunale metropolitano e comunale nella vicina Nemi, in rappresentanza di ‘Noi con Velletri’. “Ci attende un cambio di rotta epocale” ha aggiunto e concluso, portando i saluti anche di Luciano Ciocchetti, impegnato in un’altra città della provincia in cui si andrà al voto. 

“Siete pronti a cambiare tutto in questa città?” ha chiesto Roberta Angelilli ai cittadini presenti, affiancata da Andrea Augello, di “Cuori Italiani”.  “Con Greci lavoreremo sulla concretezza e sui progetti e con lui Velletri potrà essere finalmente una città e non più un paese. Lo faremo con finanziamenti e progetti per cambiare finalmente le cose. Ma non si vincerà davvero se non si mobiliteranno le donne” ha concluso Roberta Angelilli, sfoderando l’orgoglio in rosa.
Ha spiegato i perché del passaggio da sinistra a destra il coordinatore del Partito Repubblicano, Ottorino Carotenuto: “Siamo tornati in campo perché la città sta morendo ed è stata letteralmente abbandonata. Se le serrande sono ormai tutte abbassate la colpa è proprio dell’Amministrazione”.

Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega

Ad alzare i decibel c’ha pensato Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega, che ha sfoderato i temi più cari al partito di Salvini, dalle case popolari agli asili da assicurare prima agli italiani. “Rimandiamo a casa loro la maggior parte di queste persone che creano degrado e insicurezza nei nostri quartieri” ha poi aggiunto, in riferimento al business dell’immigrazione. Circa le voci di un attendismo della Lega prima di assicurare il proprio sostegno a Greci, Giannini ha replicato evidenziando di “non aver neppure un secondo di esitazione nel dare nostro appoggio”.

La parola è poi passata a Marco Silvestroni, neo deputato di Fratelli d’Italia, eletto proprio nel Collegio di Velletri. “Siamo in presenza della coalizione che può restituire splendore a Velletri” ha esordito Silvestroni, che ha individuato nel “Partito Democratico il vero danno per la città. Solo con l’unità del centrodestra, se andrà compatto a votare, Velletri potrà risorgere”, prospettiva, questa, che ancora una volta rischia però di infrangersi nel frazionamento di un’area politica nuovamente divisa.

Marco Silvestroni e Giancarlo Righini(Fdi)

“E’ una piazza che profuma di vittoria” è stato invece l’incipit di Giancarlo Righini, reduce dalla riconferma come consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Un Righini che ha strappato più di qualche applauso, alzando i toni, mettendo nel mirino l’attuale amministrazione comunale e anche chi, “dopo che Giorgio ha invocato le Primarie per 18 mesi si è sottratto alla sfida perché aveva paura”. Dall’abbandono dell’agricoltura, “che qualcuno ha pensato bene di uccidere definitivamente con un impianto di trattamento dei rifiuti”, al disinteresse verso gli artigiani, “coinciso con lo sperpero di milioni di euro per un progetto andato avanti per 25 anni, al culmine del quale sono arrivate solo due richieste per la Zona Artigianale di Acquavivola, siamo in una città che ha rinunciato ai servizi e che è stata privata anche di tanti posti letto, con un Ospedale che da quando amministra il centrosinistra è passato da 280 a 85 posti letto”. “Se ha 9 liste – ha aggiunto Righini, riferendosi al candidato sindaco – è perché ha saputo aggregare consensi intorno a se, e posso annunciare con orgoglio – ha concluso – che porteremo Giorgia Meloni a Velletri in suo sostegno”.

Giovanni Libanori, consigliere metropolitano e referente di “Noi per Velletri”

Nel suo secondo intervento (poi seguito dalla chiusura di Gianni Cerini, di Forza Velletri) Giorgio Greci si è quindi rifatto ancora una volta all’acronimo della parola STORIA, della quale ha toccato un aspetto per ogni lettera, partendo dalla S come Sicurezza, per arrivare alla A come Appartenenza, passando dalla T come Tradizione, dalla O come Orgogliosa, dalla R come Ricca e dalla I come Inclusiva. 

“Ho cercato di aggregare un’area politica che fosse ampia ed unità – ha premesso – e sono stato il primo ad auspicare che la fascia di capitano l’assegnassero i cittadini, chiedendo le Primarie, e ora sono certo che non si faranno abbindolare da contenitori vuoti o dagli screzi delle segreterie romane”.

Dai “servizi sociali carenti”, alla “vergogna dell’assenza di almeno un prodotto di Velletri all’Expo di Milano”, passando per lo stato delle strade (“qui ogni buca è per sempre, come i diamanti”) Greci ha toccato anche il tema dell’abbassamento del cuneo fiscale fino all’esigenza di “puntare su Cesare Ottaviano Augusto come ambasciatore di questa città in Italia e nel mondo”.

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