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L’Infiorata a Rocca di Papa ha radici più antiche di quella di Genzano. Una tradizione però che è andata persa

infiorata rocca di papa

Quest’anno la Tradizionale Infiorata di Genzano, che si appresta alla suggestiva cerimonia di “spallamento” (alle ore 19 di oggi, lunedì 11 giugno), compie 240 anni. Ma a Rocca di Papa testimonianze del tappeto floreale risalgono a periodi ben precedenti.

Nate a metà del XVII secolo a Roma, le infiorate erano state adottate anche dai Colli Albani, sopratutto per gli stretti legami di questo territorio con Gian Lorenzo Bernini, principale artefice delle feste barocche dell’epoca. Si ritiene che la tradizione di fare quadri floreali sia dovuta a Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro. Una traccia di questo impegno è documentato nell’anno 1625, in occasione della festa di San Pietro e Paolo (29 giugno). Alla fine del XVII secolo questa usanza, però, scomparve. Nei Castelli Romani, invece, ebbe proseguimento. L’infiorata di Rocca di Papa, nello specifico risalirebbe in base a fonti non comprovate al periodo o ai primi anni dell’elezione di San Carlo Borromeo a Patrono della città, nel 1613. La festa, così organizzata, ha avuto luogo – non senza interruzioni – fino agli anni settanta del secolo scorso.

Molti gli artisti locali che vi partecipavano e forte era anche l’impegno dei volontari. Le suore d’Ivrea e le Maestre Pie invitavano gli alunni a raccogliere i fiori dai prati e a portarli a scuola per la preparazione dell’evento. Il Corpus Domini e la Festa di San Carlo, secondo i ricordi, erano le occasioni buone per ”colorare” il paese e renderlo unico. L’infiorata doveva restare intatta, fino a quando non passava il Santissimo percorrendo tutto il Corso, girando poi attorno alla Fontana di Piazza della Repubblica.

Le ultime infiorate realizzate furono proposte nel 1995 e 1996. Oggi, da due anni a questa parte, la tradizione è stata ripresa dalle associazioni locali, che colorano Corso della Costituente utilizzando però la segatura, proposta in vari colori.

Forse, data la disponibilità e la dedizione di quanti si sono spesi, anche economicamente, per realizzare il tappeto artistico, sarebbe utile iniziare un percorso teso a riprendere l’antica tradizione dei fiori, che tanto lustro ha in altri Comuni dei Castelli Romani, e non solo a Genzano, sebbene qui l’evento floreale ha saputo radicarsi e valicare per fama i confini nazionali.

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