POLITICA

Arrestato l’ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi. L’attuale vicepresidente del Consiglio regionale coinvolto nell’inchiesta sullo stadio della As Roma

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ADRIANO PALOZZI

Terremoto giudiziario nella politica romana, con pesanti risvolti pure nell’area dei Castelli Romani. Ci sono infatti politici e imprenditori fra le 9 persone arrestate questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sul nuovo stadio della AS Roma a Tor di Valle. Fra questi c’è anche l’ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia.

Nove, dicevamo in premessa, le persone arrestate dai carabinieri nell’ambito dell’operazione ‘Rinascimento’ con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e delitti contro la Pubblica Amministrazione. Arrestato su ordine della Procura capitolina l’imprenditore Luca Parnasi, mentre è stato disposta la misura dei domiciliari per Adriano Palozzi e Luca Lanzalone, oggi presidente Acea, per il ruolo che avrebbe svolto in precedenza come mediatore nella trattativa tra il Campidoglio e la Eurnova di Parnasi volto alla modifica del progetto dello Stadio della As Roma a Tor di Valle. Domiciliari anche per il consigliere regionale del Lazio del Pd ed ex assessore all’Urbanistica, Michele Civita. Le misure cautelari relative all’indagine sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle riguardano l’imprenditore Luca Parnasi e cinque suoi collaboratori colpiti da ordinanza di custodia in carcere. 

Sono due, al momento, i procedimenti giudiziari che riguardano il nuovo stadio della Roma che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex ippodromo di Tor di Valle. Oltre all’indagine di oggi, affidata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo al sostituto Barbara Zuin nel quali si ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, un altro procedimento, coordinato dal pm Mario Dovinola, è già approdato al dibattimento. Si tratta dell’indagine sui terreni per bancarotta per distrazione e omesso pagamento dell’Iva. 

Così come riportato dalle agenzie l’attuale presidente di Acea, Luca Lanzalone, tra il gennaio e il febbraio del 2017, nelle vesti di consulente per il M5S portò avanti, sul fronte del progetto stadio, una mediazione con l’amministrazione comunale e la Eurnova, la società dell’imprenditore Luca Parnasi (anch’egli arrestato questa mattina) che acquistò i terreni dell’ippodromo di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere la nuova struttura, dalla società Sais della famiglia Papalia. La mediazione ha portato ad una modifica del primo progetto con una riduzione delle cubature degli immobili “extra stadio” e la cancellazione delle due torri del grattacelo che sarebbero dovute sorgere in prossimità dell’impianto.

Le prime reazioni

 “Lanzalone lo conosco perché è stato un consulente apprezzato in varie fasi delle nostre attività politiche. Non sono mai contento quando una persona in se viene indagata, ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che ne risponda”. Lo afferma Riccardo Fraccaro, Ministro dei Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta, a 24Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24.
“Dobbiamo però capire – aggiunge il Ministro – quali sono i motivi degli arresti. Solamente dopo un’analisi attenta si potranno esprimere dei commenti sensati. Ovviamente se qualcuno ha voluto fare il furbo io sono contento che una magistratura sia intervenuta”, conclude Fraccaro.

“Lo Stadio della Roma non potrà essere realizzato, almeno per il momento, e la Procura deve disporre il blocco immediato dell’intero progetto”. A chiederlo il Codacons, che si costituisce oggi stesso parte offesa nell’inchiesta della magistratura che “ha portato alla luce gravi episodi di corruzione e associazione a delinquere nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo Stadio. Di fronte alla gravita’ dei fatti contestati dalla Procura é evidente che lo Stadio della Roma deve essere bloccato immediatamente, allo scopo di evitare ulteriori danni alla collettivita’ e la prosecuzione dei reati – spiega Codacons -. In tal senso, in qualità di parte offesa rappresentativa degli utenti e di associazione ambientalista, presenteremo istanza urgente alla Procura chiedendo il sequestro di tutti gli atti amministrativi relativi allo Stadio, e la sospensione dell’iter per la realizzazione del progetto di Tor di Valle. I nostri timori circa lo Stadio della Roma, purtroppo, hanno trovato riscontro, a dimostrazione che l’opera non può essere realizzata senza ripercussioni negative per la collettività, conclude l’associazione”.

“Noi aspettiamo di leggere le carte, sappiamo che alle 12 c’è una conferenza stampa della Procura. Al momento non esprimiamo alcun giudizio. Progetto va avanti? Se tutto è regolare spero di sì. Chi ha sbagliato pagherà, noi stiamo dalla parte della legalità”: lo ha detto la sindaca di Roma Virginia raggi, a margine di un evento all’associazione stampa estera.