POLITICA

Velletri – Ballottaggio del 24 giugno tra Orlando Pocci e Giorgio Greci: ecco chi lo vincerà!

COMUNALI, DA TALENTI A CINECITTÀ ROMANI "BOCCIANO" SCHEDA-LENZUOLO - FOTO 2

Tra 1 settimana, a quest’ora, il silenzio elettorale sarà già calato come una mannaia su mesi e mesi di voci, polemiche e post sui social, e la parola, così come già accaduto qualche giorno fa, tornerà di nuovo alle urne. 

Tra una settimana, a quest’ora, sarà solo un rullio di tamburi, in attesa che arrivino a conclusione le ultime, decisive 16 ore, quelle che sanciranno chi prenderà posto in Consiglio comunale e chi potrà farlo da Sindaco di Velletri.

Ore 7 – ore 23, questo il lasso temporale in cui, domenica 24 giugno, gli aventi diritto al voto sceglieranno chi, tra Orlando Pocci e Giorgio Greci dovrà amministrarli per il prossimo quinquennio. 

E noi, che non siamo soliti sbottonarci, questa volta lo abbiamo fatto, partendo da un titolo, che più di “qualche” lettore lo avrà attirato, come peraltro da tradizione di una testata che anche in questo periodo (con aggiornamenti quotidiani e ben due edizioni cartacee gratuite) ha saputo informare i suoi lettori con puntualità e dovizia di particolari. 

Si ripartirà dal primo turno, e da quel 35.5% a 29.7% in favore di Orlando Pocci su Giorgio Greci, anche se dal momento del fischio d’inizio la partita ricomincerà sullo 0 a 0. E sarà un’altra storia, senza sparring-partner, e solo due sfidanti ad incornarsi nel rodeo. 

Eppure un vincitore dietro l’angolo sembra già esserci e potrebbe essere proprio l’assenteismo dell’elettorato, che a meno di scossoni appare poco entusiasmato dal verdetto. Se oltre 600 candidati hanno smosso il 63% degli elettori al primo turno, appare fisiologico un ulteriore decremento nella percentuale di votanti, che potrebbero addirittura restare sotto al 50% se, come sembra, tanti veliterni, specie coloro che hanno optato per gli altri 5 candidati in lizza, dovessero preferire alla sezione elettorale il mare della prima domenica estiva.

Ecco perché, a mo di provocazione, ci spingiamo ad azzardare che tra i due contendenti alla fine a vincere potrà essere proprio l’assenteismo (sebbene l’esercizio del diritto al voto sia un bene da salvaguardare e difendere, sempre e comunque, tanto da spingerci a spronare i cittadini veliterni a scegliere in prima persona chi dovrà amministrarli nel quinquennio venturo, non lasciando che siano altri a scegliere per loro).

Nel bailamme di post sui social e dichiarazioni al fulmicotone, alcuni telefoni cellulari vengono dati in escandescenza, se è vero – come è vero – che con l’approssimarsi della data ‘X’ chi, sinora, aveva preferito mostrare i muscoli e dirsi certo della vittoria, si ritrova a fare chiamate e fissare appuntamenti, nel tentativo di risalire la china e stringere accordi che potrebbero sembrargli salvifici (sempre a patto che vengano poi battezzati pure dall’elettorato).

Parole al miele un pò per tutti, quindi, quasi all’insegna di un “arivolemose bene” che, chi alza la cornetta, spera possa  servire alla causa. Cosa tutto questo questo possa nascondere solo a pochi è dato sapere, ma delle tematiche restano cruciali nell’agenda politica di quel che la città di Velletri possa diventare di qui a qualche anno (parcheggi e commercio in primis). E su queste la coalizione a sostegno di Orlando Pocci, forte anche del migliaio e rotti voti di vantaggio del primo turno, appare più granitica e serena, mentre dall’altra parte ci si ingegna alla ricerca dei voti che possano garantire lo sprint vincente, persino chiedendo conforto a sondaggi che continuano ad apparire poco felici per chi, partito con 2 anni di anticipo, sembra arrivato al rush finale con un pò di fiatone, e con l’esigenza di avere nuovi gregari pronti a tirargli la volata (chi dei 5 esclusi, magari dopo essere stato apostrofato, vorrà davvero calarsi nel ruolo?).

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