CRONACA

Minacce di morte a Simone Carabella dopo il video girato tra gli ambulanti abusivi immigrati nel cuore di Roma: ‘Qualcuno faccia rispettare le regole e la legalità’

simone carabella
Minacce di morte per Simone Carabella a seguito del VIDEO denuncia girato a Piazzale Flaminio, nel cuore di Roma, per denunciare il fenomeno dei venditori abusivi, di merce spesso e volentieri addirittura contraffatta. “Non parlare più o ti ammazzo bastardo” è stato l’incipit del messaggio recapitato all’esponente di “Italia Protagonista”, che ha reagito ribadendo con fermezza di non aver alcuna paura nella sua quotidiana battaglia in favore della legalità. “Perché – ha riferito – non è possibile che a Roma, dalle 19 in poi, appena i Vigili vanno via, decine e decine di immigrati, molti dei quali irregolari, calano le loro merci, spesso contraffatte, e alla luce del sole uccidono il commercio legale, creando degrado ed insicurezza”. 

Nel video Carabella, mostrando tutta la propria determinazione e fermezza, in quella che ogni giorno di più sente essere una battaglia a tutela della sicurezza e del contrasto all’illegalità, ha preso di petto anche la sindaca Raggi, rivolgendosi direttamente a lei:  “Siamo in presenza di un mercato abusivo che, di fatto, distrugge l’economia di chi le tasse le paga. Se fossi Sindaco ogni sera manderei controlli, sequestrando la merce abusiva, perché prima di pensare a bloccare le navi, dove magari vi sono anche donne incinte e bambini, andrebbe fatto un censimento per mandare via  chi non è regolare e vive di espedienti, uccidendo l’Italia. E’ per questo che c’é l’esigenza di far sentire la presenza dello Stato, con controlli quotidiani e costanti, magari tramite il poliziotto di quartiere”. 
Tornando alle minacce di morte Carabella, la cui diretta Facebook sta diventando virale, non si é fatto certo intimorire: “Sporgerò regolare denuncia a chi crede di limitarmi minacciandomi di morte e continuerò più agguerrito che mai a costruire una nuova Italia. Un’Italia che sia, finalmente, Protagonista”.