POLITICA

Velletri – In pochi ad accogliere il senatore Gasparri nella sua capatina elettorale ai Castelli

gasparri a velletri

Maurizio Gasparri con Gianni Cerini e Giorgio Greci

Capatina ai Castelli Romani per il senatore Maurizio Gasparri, che nel pomeriggio di mercoledì 20 giugno ha toccato con mano il clima che si respira a Velletri in vista del ballottaggio del 24 giugno. Dopo aver aperto ai resti di CasaPound – i cui simpatizzanti si sono detti tutt’altro che convinti della scelta – chi cura la strategia politica a sostegno di Giorgio Greci ha pensato bene di giocarsi anche la carta del senatore di Forza Italia, fresco di rielezione in Parlamento. Gasparri, la cui carriera politica è iniziata con l’MSI, per proseguire con AN prima e il PDL poi, ha passeggiato lungo il Corso, prima di sostare a piazza Garibaldi e in un noto bar nei pressi di Porta Napoletana.

Tiepida – per utilizzare un eufemismo – la risposta dei veliterni, che lo hanno accolto con uno sparuto gruppo di simpatizzanti, trainati dall’ormai ex consigliere comunale Gianni Cerini e pochi altri. 

Gasparri durante la sua passeggiata elettorale a Velletri

Dopo Giorgia Meloni e Guido Crosetto, quindi, la coalizione ha calato altri “big” per sostenere la candidatura di Greci, che era partito con una candidatura civica e che negli ultimi tempi ha radicalizzato la sua strategia, confidando nel supporto di chi, con un selfie o una breve diretta Facebook, sta provando a sostenere la sua candidatura (di questa mattina il nuovo video della leader nazionale di Fratelli d’Italia in suo sostegno). 

Monta intanto la polemica intorno al voto dei 5 Stelle, di cui i contendenti si starebbero fregiando, dichiarando ai cittadini simpatizzanti del movimento che anche i vertici pentastellati avrebbero accordato loro il proprio sostegno. Allo stato attuale l’unica voce ufficiale in merito resta però quella dell’ex candidato sindaco, Paolo Trenta (LEGGI QUI), che ha esplicitamente invitato a non votare per il candidato delle destre, accordando implicitamente a Pocci i consensi a 5 Stelle.

Saltata, invece, la visita di Matteo Salvini, che avrebbe dovuto passeggiare per il mercato col candidato sindaco e dare anche una spruzzatina di Lega alla coalizione, non uscita certamente rafforzata dal comizio di ieri pomeriggio ai Cinque Archi, che ha suscitato persino qualche imbarazzo in chi non ha apprezzato i toni piuttosto esagitati di chi si è limitato ad apostrofare gli avversari politici.

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