Cultura

Albano – (FOTO) Grandi applausi per ‘Peter Pan – Un Mondo da salvare’ in scena all’Auditorium Castelli Romani di Cecchina

DSC_0449

di Eliana Lucarini

Sulle ali della fantasia e con l’allegro tintinnio di Trilli, si entra nel magico mondo dell’arte, con lo spettacolo “Peter Pan – Un Mondo da Salvare”, andato in scena, nelle serate di Sabato 22 e Domenica 23 Giugno, presso l’Auditorium Castelli Romani, di Cecchina di Albano Laziale. Uno spettacolo ammirevole, che fa parte di un progetto veramente innovativo, per tutto il territorio dei Castelli Romani. Presentato dagli allievi de “Il Cantiere della Creatività” e liberamene tratto, dal racconto di James M. Barrie, è stata la conclusione dell’intenso anno di lavoro e di preparazione, dei corsi di teatro e canto della scuola.

In scena, più che allievi, veri piccoli e grandi attori, che seppur emozionati, hanno padroneggiato sul palco, incantando tutti gli spettatori con grinta, tenacia e, soprattutto, passione, perché “Il teatro non è una professione, ma una passione da trasmettere”. Così, ha sottolineato, proprio, il suo Direttore Artistico, Salvatore Rondinella, che dal 2013 ha iniziato la sua attività ai Castelli Romani, fondando la St-Art up Teatro. Rondinella, dopo anni di lavoro professionistico come attore, insegnante e regista, nell’ambito di questa iniziativa, ha creato un moderno laboratorio di teatro “Il Cantiere della Creatività”, che oggi coinvolge tanti appassionati, desiderosi di imparare e con la voglia di mettersi in gioco, nel territorio di Genzano e Artena. Non si tratta della classica scuola di teatro, ma di un programma completo di avanzamento culturale ed artistico.

Adulti, ragazzi e bambini uniti da una stessa volontà, quella di dimostrare le proprie capacità, attraverso un percorso di crescita personale, che, allo stesso tempo, trasmetta cultura attraverso il teatro. Un percorso, certamente, non facile, che grazie all’entusiasmo e alla determinazione del suo ideatore e di tutti gli insegnanti e i collaboratori coinvolti diventa, ogni anno, una grande sfida da portare a termine. La peculiarità di questo progetto consiste in una strabiliante sinergia, che si instaura fra tutti gli allievi, che seppur di età e generazioni differenti, realizzano insieme lo spettacolo/saggio finale e sul palco sono uniti dallo stesso ed unico sentimento: l’amore per la recitazione. L’allievo, parte integrante del laboratorio, viene stimolato nella sua immaginazione, attraverso un attento lavoro annuale di esercizi e testi, mirati a ciò. Cosicché, ognuno giunga ad essere a fine anno, completamente autonomo e padrone del ruolo, portato in scena sul palco.

Ad aprire il sipario quest’anno, sono state due allieve dei Corsi di Canto dell’Insegnante Chiara Talone, Chantal Cianfanelli e Sara Abati, che si sono esibite in diverse performance canore. Dopo di loro, tutti gli allievi (Sara Nasoni; Camilla Russo; Desiré Di Pietro; Ilenia Atzori; Anna Mastruzzi; Paola Crocini; Enrico Di Carlo; Valentina Gallenzi; Lorenzo Bonifazi; Gregorio Papa; Giulia Capponi; Sofia Dal Poz; Sofia Spinetti; Sofia Mogetti; Angelica Di Pietro; Emma Spaccatrosi; Luca Rancati; Cristian Angelini; Federico Donninelli; Eleonora Barbarossa😉 hanno rappresentato abilmente l’originalissima versione del celebre racconto, uscito prima in forma di commedia nel 1904 e poi di romanzo nel 1911, dello scrittore scozzese; più volte riprodotto, sia a teatro, che sul grande schermo.

Così, inizia lo spettacolo…Entrano e si susseguono sul palco dell’Auditorium, emozionati, ma entusiasti : i temerari “ragazzi perduti”; i seriosi signori Darling; i tenerissimi fratellini, Gianni e Michele; la bravissima Wendy, la strepitosa Peter Pan; la mirabile Trilli; l’avvincente amica Pelle Rossa, Giglio Tigrato; i simpaticissimi pirati, Sparky e Spugna con l’acerrimo Capitan Uncino. Tutti coinvolgono con fervore gli spettatori, grazie ad una maestria e una simpatia, proprie di veri e talentuosi professionisti. Nella chimerica isola della “Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino…”, “Neverland”, ovvero la magica “Isola che non c’è”, si svolgono le scene più belle e avvincenti del racconto, tra incanto e suggestione. La vera natura di Peter Pan fuggita, nel corso degli anni, dalle primordiali intenzioni dell’autore, spesso, interpretata in maniera opposta, si realizza in questo spettacolo, dove l’eterno fanciullo, con l’abilità di volare, che non vuole crescere, viene rianimato in questa originale e innovativa versione.

Innovativa perché, sul palco ad incantare la platea, quasi spaventata, oltre, ai classici personaggi del racconto, ci sono i “Grigi”. Questi alieni, frutto della tecnologia moderna, completamente abbigliati in nero, con volti spettrali, che in una delle possibili interpretazioni dello spettatore, sono gli adescatori della fantasia, che depauperano il gioco e il suo vero significato, attraverso le nuove tecnologie. I “Grigi” mirano a far sparire completamente l’immaginazione e la creatività, rendendo tutti i bambini dei veri e propri automi, da essi dipendenti. Così, nello stravolgente finale, Peter Pan e Capitan Uncino, irriducibili nemici di sempre, si uniscono per lottare insieme e far sparire proprio loro, i “Grigi”, rendendo di nuovo tutti liberi di sognare e giocare, attraverso la magia della fantasia.

Una Wendy che magistralmente si è calata nella parte, attenta ad interpretare ogni dettaglio del suo personaggio, dai movimenti del corpo, ad ogni gesto del volto. Una piccola Trilli fenomenale, che ha dimostrato notevoli qualità interpretative, nonostante la sua tenera età. Un Peter Pan, spigliato e agile, ha padroneggiato e animato le scene. L’attrice con passione ha interpretato quel personaggio, nato dalla prima immaginazione di Barrie, a tratti altezzoso, quasi insensibile, come la sua vera iniziale identità, che si ritrova poi, gentile, gioioso e difensore dei bambini dal condizionamento degli adulti. Alla fine, attento agli altri e promotore della pace e dell’unione con il nemico ,Uncino. Insieme i due irriducibili antagonisti, hanno conquistato la vittoria sull’effimera tecnologia.

Tutti gli allievi, interpreti dello spettacolo, hanno superato a pieni voti questo esame finale, raccogliendo notevole successo ed un sold out clamoroso, per entrambe le serate. Tutto curato dalle scenografie, fino ai deliziosi ed appropriati costumi, realizzati dalla Sig.ra Maria Teresa Polletta. Un plauso a parte, anche ai testi musicali, scelti ed interpretati dalle ragazze dei corsi di canto.

Lo spettacolo si è concluso sulle avvenenti note della canzone “Imagine”, di John Lennon. Bello, tutto da “gustare”, esilarante e spassoso, ma profondo nel significato, un invito a riflettere sulla vera natura di tutte le cose e di tutti i sentimenti, in questa nostra società “opulenta”, colpevole di dimenticare, molto spesso, l’“essenziale”. Quelle cose essenziali, necessarie e basilari, specie per i bambini, come il loro gioco e la loro immaginazione. Un invito a ritrovare i germi della creatività, attraverso le qualità nascoste dell’eterno fanciullo Peter Pan.

Il territorio castellano, attraverso questi eventi, si prospetta, davvero, come una grande officina permanente di talento, creatività e cultura, che promette grandi risultati.

 

import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
DSC_0376
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
import 2018
DSC_0396
DSC_0398
import 2018
import 2018
DSC_0449
import 2018
import 2018
peter 1
Più informazioni