Con la vittoria dell’assessore uscente, Orlando Pocci, che ha primeggiato sullo sfidante del centrodestra, Giorgio Greci, al ballottaggio di domenica 24 giugno, è giunta l’ufficialità anche per la schiera di consiglieri che, in virtù delle preferenze centrate al primo turno, hanno ottenuto il pass per entrare a far parte dell’Amministrazione veliterna e sedere dunque nell’Assise.
Pocci, il nuovo Sindaco di Velletri, che prende il testimone del suo predecessore Fausto Servadio, avrà dinanzi a sé un’aula consiliare così composta:
Per il Pd: Edoardo Menicocci, il giovane mister preferenze, Romina Trenta, Valter Bagaglini, Mauro Leoni, Giuliano Cugini, Giorgio Zaccagnini, Francesco Argenti, Andrea Di Fabio, Marcello Pontevorci, Maria Paola De Marchis;
Per la lista civica Velletri Beni Comuni: Sergio Andreozzi e Carlo Quaglia;
Per la lista civica Velletri Beni Comuni: Sergio Andreozzi e Carlo Quaglia;
Per Liberi e Uguali: Giulia Ciafrei;
Per Gente Nuova: Francesco Cavola;
Per Movimento Popolare: Romano Favetta.
Per Gente Nuova: Francesco Cavola;
Per Movimento Popolare: Romano Favetta.
Maggioranza che potrà però contare con tutta probabilità anche sull’apporto di Alessandro Priori e Fabio Messori (Viviamo Velletri), che pur non apparentandosi ufficialmente, hanno palesemente sostenuto al secondo turno la candidatura del neo sindaco di Velletri, sino a ricevere, già nelle prime dichiarazioni a caldo, il ringraziamento dei protagonisti.
Tra i banchi della minoranza sederanno invece Giorgio Greci, Andrea D’Agapiti, Chiara Ercoli, Riccardo Iannuzzi, Faliero Comandini, Paolo Trenta e Paolo Felci.
La rosa dei componenti dell’Amministrazione veliterna, però, dovrà completarsi con la nomina della Giunta comunale, e dunque sono già annunciati alcuni slittamenti che porteranno in Consiglio anche qualche “non eletto”.
Gli alfieri del Primo Cittadino, nello specifico, con tutta probabilità pescheranno due esponenti in quota Pd, uno in Velletri Beni Comuni e Liberi e Uguali, come pure in Gente Nuova e nell’Mpv. Più che probabile, come palesato alla vigilia, che possa completare la rosa dell’esecutivo proprio Alessandro Priori, papabile di un assessorato alla cultura e spettacolo.
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