POLITICA

Velletri – Giunta Pocci, ecco chi farà parte della nuova Amministrazione

orlando pocci

 


Messa da parte la sbornia post-elettorale è già tempo di toto-Giunta a Velletri, col neo sindaco, Orlando Pocci, che si trova a prendere le prime, fondamentali decisioni da Primo cittadino veliterno. In queste febbrili ore di trattative va infatti componendosi la rosa della nuova Amministrazione, che andrà ad assumere sembianze inclini ai dettami dei risultati elettorali, senza potersi peró discostare di molto dalle trattative e le promesse che hanno preceduto il voto.

Come si conviene in questi casi la coperta rischia di essere sempre troppo corta, e la volontà di dar rappresentanza a tutte le forze presto tradita dall’impossibilità di poter accontentare tutti. Cosa che Orlando Pocci sta tentando di fare, con quella serenità e quell’ottimismo che ha già detto dovranno essere le prerogative su cui costruire la nuova avventura amministrativa.

“Siamo qui a servizio dei cittadini” avrebbe detto il neo sindaco appena insediatosi, non mancando, all’indomani del successo elettorale, di passeggiare per la città per stringere la mano e ringraziare tutti i cittadini che ha incontrato, dando così un ulteriore segnale di vicinanza alla popolazione. “Una Velletri più bella, più vivibile e più popolare” è stato lo slogan che ha contraddistinto la campagna elettorale e questo sarà anche il mantra per la nuova Giunta, chiamata a tradurre nel concreto questo audace proposito.

Piedi per terra e tanta buona volontà per la rosa di assessori che verrà ufficializzata a giorni. Le intenzioni di Pocci, d’altronde, sono quelle di non perdere tempo e bruciare le tappe, dando a Velletri una nuova Giunta il prima possibile.

Se i lavori della prima seduta consiliare sembrava potessero essere aperti  da Andrea D’Agapiti (FdI) in qualità di consigliere più votato, così come da lui stesso annunciato nella diretta con Radio Mania, in realtá dovrebbe pesare la cifra elettorale più alta, tale da far ritenere che l’onere e l’onore aspetterà con tutta probabilita ad Edoardo Menicocci. Di li a poco il primo nodo da sciogliere sarà proprio l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale. Voti alla mano, in ottemperanza ad una vecchia tradizione, il ruolo spetterebbe ad Edoardo Menicocci, il 24enne esponente del Partito Democratico, in assoluto il più votato nell’intera coalizione; o, in seconda battuta, a Romina Trenta, che lo ha seguito a ruota. Eppure se il primo potrebbe pagare l’etichetta di giovane inesperto che qualcuno ha già provato ad appioppargli (e che lui, ne siamo certi, riuscirà a scrollarsi di dosso non appena prenderà il via la nuova esperienza consiliare), la seconda parrebbe avere il “physique du rôle” per ricoprire al meglio l’incarico, essendosi peraltro cimentata con soddisfazione e capacità nelle battute finali della precedente consiliatura, quando l’elezione di Daniele Ognibene a consigliere regionale rese necessaria la sua sostituzione. L’esigenza di dover nominare almeno 3 donne all’interno di una Giunta che sarà composta da 7 assessori, renderebbe necessario che proprio Romina Trenta finisca per essere una delle 3. Tale eventualità renderebbe inevitabile il ricorso ad un nuovo Presidente del Consiglio, che non è escluso possa essere Sergio Andreozzi (Velletri e Beni Comuni), trasversalmente apprezzato e con un pedigree politico in grado di farlo muovere in scioltezza in un ruolo così  delicato.

Quanto agli assessori gli accordi pre-elettorali sembrerebbero blindare l’assessorato per Alessandro Priori (sport, turismo e spettacolo), che libererebbe un posto in Consiglio, appannaggio di Salvatore Ladaga (Forza Italia). Detto di Romina Trenta un’altra donna papabile di un posto in Giunta è Giulia Ciafrei, già assessore ai servizi sociali per buona parte della seconda Giunta Servadio (in successione ad Alessandra Modio).

Punto interrogativo sulla terza donna, come pure su chi potrà sostituire Marilena Ciarcia nelle deleghe al bilancio e finanze, che la nota commercialista veliterna (in quota MPV) ha tenuto per se con ampio merito nel quinquennio appena trascorso. 

Era sin qui rimasta sotto traccia, quasi a non voler oscurare la corsa del suo successore designato, ma negli ambienti era già trapelata anzitempo la voce che voleva l’ormai ex sindaco, Fausto Servadio, tra gli assessori della Giunta Pocci, eventualità che gli consentirebbe, tra l’altro, di conservare la presidenza dell’ANCI Lazio, incarico di particolare prestigio per il Primo cittadino veliterno nel decennio 2008-2018. 

Accontentati Velletri Beni Comuni (con Andreozzi), Liberi e Uguali (con Ciafrei, che libererebbe peraltro un posto in Consiglio a Giorgio Fiocco) resterebbero ancora tre posti (dati per buoni gli assessorati a Servadio, cui andrebbero i lavori pubblici, e quelli a Ciafrei, Priori e Trenta), due dei quali spetterebbero alle altre due forze della coalizione, Gente Nuova e Movimento Popolare Veliterno (ridotte al lumicino le possibilità di un ripensamento di Marilena Ciarcia, parsa ben determinata ad un definitivo passo indietro rispetto alla vita politico-amministrativa, ndr). In termini prettamente numerico-elettorali il pallino finirebbe quindi nelle mani di Francesco Cavola (GN) e Romano Favetta (Mpv), chiamati a garantire un apporto personale o, in seconda battuta, ad individuare un fedelissimo, che possa essere anche di fiducia per il nuovo Sindaco. Uno dei tre assessorati ancora da assegnare potrebbe finire nelle mani di Luca Masi, già reduce da una soddisfacente esperienza assessorile, e in grado di fare da trait d’union tra vecchia e nuova Giunta, garantendo anche a quella ormai alle porte la sua propensione alla causa e il suo attaccamento alle sorti del partito (di cui conserva ambiti incarichi provinciali) e agli equilibri amministrativi.

Fanta-Giunta o realtà nessuno ce ne voglia se, senza volontà di nuocere ad alcuno, si possa essere incappati in qualche svarione. D’altronde il pallino è tutto nelle mani di Orlando Pocci,  cui toccherà forgiare la sua nuova creatura e darle le sembianze che riterrà piú utili e funzionali alla causa. Con buona pace di chi dovesse dimenticare gli equilibri generali, anteponendovi ragioni più squisitamente personali; lui non lo farà, e i veliterni possono già ringraziarlo per questo…

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