POLITICA

Clamoroso a Lariano: l’opposizione chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio, Leonardo Caliciotti

primo consiglio comunale caliciotti bis_17_ Il presidente Leonardo Caliciotti
Potrebbe avere risvolti clamorosi o, al contrario, rivelarsi una tempesta in un bicchier d’acqua, quanto sta avvenendo a Lariano, dove l’opposizione ha depositato una mozione per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale, il giovane Leonardo Caliciotti.
L’accusa quella di “evidenti e gravi carenze istituzionali nello svolgere il suo ruolo di garanzia per il corretto svolgimento dei lavori consiliari. La mozione segue di pochi giorni quella depositata sempre dai consiglieri di minoranza, afferenti i gruppi di “Insieme per Cambiare” (Gianluca Casagrande Raffi, Enrico Romaggioli, Tiziana Cafarotti e Francesco Montecuollo) e del “Movimento per Lariano” (Sabrina Verri), nella quale i 5 chiedevano lumi circa la reiterata richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario, “relativamente al comportamento del Sindaco durante la discussione della  seconda commissione del 12 giugno 2018”, ritenuto <<offensivo e lesivo della dignità delle persone e dei ruoli ricoperti>>.<<La decisione adottata dal Presidente del Consiglio di non convocare il consiglio da noi richiesto – si legge nella mozione – non è conforme a quanto prescritto nel regolamento comunale,  non rispetta il Tuel (Testo Unico degli Enti Locali) e non risulta conforme con le sentenze dei tribunali amministrativi regionali>>. 

Un intervento del consigliere Gianluca Casagrande Raffi

Contestualmente i 5 esponenti di minoranza avevano chiesto <<di inserire nello stesso consiglio la discussione di tutte le interrogazioni e mozioni presentate e che fino ad ora non hanno visto trattazione>>.

Trascorso invano diversi giorni sono quindi ripartiti alla carica, con una mozione, si legge nel suo oggetto, volta a richiedere <<chiarimenti e dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale per evidenti e gravi carenze istituzionali nello svolgere il suo ruolo di garanzia per il corretto svolgimento dei lavori consiliari>>.
Lungo il testo del documento, che parte dalla premessa che <<in più occasioni – vi si legge – durante lo svolgimento dei consigli comunali è venuta a mancare la funzione istituzionale del Presidente del consiglio comunale, quale garante del corretto equilibrio fra i diritti della maggioranza e della minoranza, in quanto palesemente fazioso e di parte, incapace di contenere i monologhi del Sindaco. Evidenziato che il ruolo istituzionale dovrebbe essere esercitato in maniera autonoma ed indipendente, essere garanzia di uguaglianza e parità fra tutti i gruppi consiliari, la sua azione dovrebbe essere improntata alla imparzialità ed alla equità della totalità dei componenti il consiglio comunale, garante, inoltre, del rispetto reciproco fra i vari ruoli e fra le varie figure istituzionali. Per ruolo istituzionale, dovrebbe sempre e comunque garantire il confronto e la discussione democratica>>.

Leonardo Caliciotti, presidente del consiglio comunale di Lariano

<<Considerato che il Presidente del Consiglio è tenuto prima Lui stesso a rispettare il consiglio comunale e successivamente a farlo rispettare agli altri sempre, in modo libero ed indipendente, senza favoritismi e senza prevaricazioni da parte di nessuno, ma appurato che, arbitrariamente ed in modo assolutamente illegittimo, l’attuale Presidente non ha convocato un consiglio comunale straordinario da noi richiesto in data 14 giugno 2018, per chiarire nella sede istituzionale principe della Democrazia e del Confronto, il comportamento, irrispettoso dei ruoli e maleducato nei modi, avuto dal Sindaco durante lo svolgimento delle commissioni consiliari del 12 giugno 2018, certo che il buon funzionamento del Consiglio Comunale necessiti di un Presidente garante di tutti, nessuno escluso, super partes e non influenzabile, in grado di mantenere fede al suo impegno ed al suo ruolo istituzionale, libero da qualsiasi condizionamento ed indipendente da qualsiasi logica di parte, impegniamo l’Amministrazione comunale a relazionare il consiglio comunale sull’argomento per trasparenza e per fare chiarezza, al contempo, vista la gravità di quanto sopra, richiediamo le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale>>.

Una richiesta premessa dalla constatazione di <<essere sempre stati per il confronto democratico, rispettoso ed educato, condotto secondo le regole civili e previste dal regolamento comunale, dal TUEL e dalla giurisprudenza corrente. Per tali motivi – hanno aggiunto Casagrande, Verri, Montecuollo, Cafarotti e Romaggioli – pretendiamo un confronto serio, leale e costruttivo, con al centro il bene della nostra comunità, senza prevaricazioni o eccessi di potere da parte di nessuno>>.
<<Venuto meno il ruolo di garante, è assolutamente indispensabile ristabilire un clima di equilibrio, serenità, fiducia e rispetto delle istituzioni, riportando la figura istituzionale del Presidente del Consiglio al centro del confronto democratico, che si faccia garante dei diritti di tutti, con neutralità, indipendenza ed imparzialità>>.
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