Il sessantotto è un fenomeno socio-culturale avvenuto in quegli anni caratterizzato dai movimenti di massa degli studenti e degli operai formatisi per aggregazione spontanea che volevano contestare i pregiudizi socio-politici.Tale movimento, nato in tutto il mondo, ha profondamente diviso l’opinione pubblica in quanto si basava sulla contestazione delle autorità viste come il potere sociale.
Nelle scuole gli studenti contestavano i pregiudizi dei professori e del sistema scolastico scarso ed inadeguato. Gli operai rifiutavano l’organizzazione del lavoro. In questo clima si lottò ma per quanto riguarda la scuola non si ebbe quella trasformazione rivoluzionaria a causa dell’incapacità dei giovani di dare concrete alternative a sostegno di quello che si proponeva. Anche la classe operaia soffrì nel non poter dare quello che si era promesso a causa del livello culturale della stessa.
Proprio in questo clima incerto anche a Velletri si formò il Movimento Studentesco animato dal giovane G.Latina con le parole: NO ALLA SCUOLA DEI PADRONI ED ALLA FALSA CULTURA.NO ALLE AUTORITA’ COSTITUITE.
E proprio nello stesso clima ad ottobre ‘68 si costituì a Velletri il Gruppo giovanile “STOAV” (Studenti, Operai, Artigiani di Velletri) riconosciuto dalle Autorità giudiziarie con l’intento di promuovere attività culturali, sportive e musicali tra i giovani non contestando le Autorità Comunali ma affiancandole per controllare il loro operato e spronarle in attività rivolte ai giovani. L’ideatore di tale Gruppo fu GIAMPAOLO BRENCIO che ebbe l’appoggio del prof. Cavallo Preside dell’Istituto Magistrale, del Vice Preside del “Cesare Battisti”, prof.Colagrosso e del Vice Sindaco Ing. Augusto Remiddi.
Presto le iniziative dello STOAV offuscarono quelle del Movimento Studentesco, forte di oltre duecento giovani che aderirono al Gruppo. Fu una bella storia soprattutto se la rileggiamo dopo 50 anni e la confrontiamo con il periodo attuale. Di che cosa hanno bisogno i nostri giovani? Trovano risposte adeguate? Forse il ’68, pur avendo dato uno scossone ad una mentalità che forse si stava addormentando, non è bastato per risolvere i problemi di allora e quelli di oggi.
Giampaolo Brencio