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Sicurezza in cantiere: il lavoratore prima di tutto

sicurezza sul lavoro

Il tema della sicurezza è di primaria importanza su un cantiere. Soprattutto per il lavoratore che viene prima di qualsiasi forma di guadagno. Per questo motivo è bene adottare ogni misura per favorire la sicurezza in cantiere. Il cantiere è storicamente un luogo di lavoro molto pericoloso, un luogo dove debbono primeggiare e rendersi evidenti quotidiane buone pratiche, continue attenzioni da parte di ogni attore presente e operante. Dal lavoratore ai datori di lavoro, il committente e il responsabile dei lavori, passando per le figure addette alla sicurezza come l’RSPP fino ad arrivare al Coordinatore della sicurezza. Professionista deputato ed eletto dalla norma alla conduzione organica e costante delle opere nel pieno rispetto della legge, della salute e della qualità del lavoro.

In questo contesto le scarpe antinfortunistiche recitano un ruolo di primaria importanza, come le calzature upower. Per realizzare la nuova linea RedLion l’azienda si è avvalsa della collaborazione del leader mondiale della chimica, il Gruppo BASF che ha messo a punto Infinergy, il primo TPU espanso (Expanded Thermoplastic PolyUrethan). In questo prodotto si possono ritrovare leggerezza ed elasticità che garantiscono benessere e sicurezza sul lavoro, tra le priorità di 2A-S. Comfort, ergonomia, economia di energie e prestazioni sono tra i criteri che hanno spinto 2A-S ha selezionare le scarpe da lavoro U-Power per ridurre lo stress dell’attività professionale.

Nei cantieri nei quali è prevista la presenza, anche non contemporanea, di più imprese esecutrici è obbligatorio pianificare la sicurezza mediante il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), uno strumento efficace ed operativo per la gestione dei rischi reali, preventivamente individuati e valutati.
 
Nell’ambito dei lavori pubblici, nei casi in cui non sia obbligatoria la redazione del PSC (cantieri con una sola impresa), bisogna redigere ilPiano di sicurezza sostitutivo (PSS) che ha la stessa forma e gli stessi contenuti del PSS ma è redatto a cura dell’appaltatore o del concessionario e non prevede la stima dei costi della sicurezza. Infine, il Piano operativo di sicurezza (POS) è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige per la pianificazione della sicurezza in riferimento al singolo cantiere interessato.

La corretta pianificazione necessita dell’elenco delle attività per l’esecuzione dell’opera e della preventiva determinazione dei soggetti che dovranno intervenire nel cantiere, con le modalità del loro avvicendamento e le eventuali interferenze lavorative. Ogni interferenza rilevata, attraverso le indagini che di volta in volta si riterranno più opportune, dovrà essere valutata e di conseguenza andranno ricercate le migliori soluzioni tecnico-costruttive (da parte del progettista) necessarie ad eliminare o ridurre con efficacia l’interferenza.

Infatti, nel PSC è necessario condurre l’analisi dei rischi per tutte le attività lavorative prevedibili nel cantiere e per ciascuna attività e, successivamente, individuare le procedure atte a garantire il rispetto delle misure di prevenzione e protezione. L’analisi dei rischi specifici può essere eseguita in due modi: con un’analisi a posteriori o con una a priori.