Primi casi di malori per effetto del morso del “Ragno Violino” anche ai Castelli Romani. L‘altro giorno, a Cecchina, mentre era intento a pulire il suo orto terreno in via Montagnano, nel territorio comunale di Albano, un uomo di 72 anni, pensionato, e contadino per diletto, è stato morso dal fatidico “ragno violino”.
Il 72enne ha riportato un forte trauma con rigonfiamento alla gamba ed è dovuto ricorrere alle cure del medico, che gli ha somministrato antibiotici e cortisone per diversi giorni. L’uomo si é accorto di essere stato punto solo una volta rientrato a casa, richiamato dal dolore e dall’evidente segno lasciato dal ragno. Malessere e debolezza hanno fatto seguito al dolore, prima dell’intervento del medico.
A confermare che si trattasse del “Ragno Violino” é stato il centro anti veleni dell’Ospedale “Gemelli” di Roma, dal quale sono giunte diverse conferme circa altri casi di punture avvenute nella zona, tra i Castelli bassi e il litorale.
Ricordiamo che i “ragni violini” sono piccoli, come tanti altri che vediamo quotidianamente nelle nostre case, ma a differenza della maggior parte dei ragni che vivono in Italia sono velenosi.
“Negli ultimi tempi stiamo registrando molti casi di punture da parte di questo piccolo animaletto – ha spiegato all’Adnkronos Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano -, questo si spiega con il fatto che è un amante del caldo, quindi in questo periodo è recrudescente”.
Normalmente non è aggressivo e morde più che altro se calpestato o disturbato: “E’ un ragnetto eremita, che se ne sta in disparte scegliendo posti in cui può nascondersi, come le scarpe – sottolinea l’esperto – ed è possibile anche trovarlo nei cassetti della biancheria”.
Può capitare che non ci si accorga del suo morso “che porta prurito, bruciore, formicolio e arrossamento in genere nell’arco dei primi 2-3 giorni dalla puntura”.
Il problema sorge perché il ragno violino “può veicolare batteri anaerobi che possono provocare danni alla cute, danni muscolari, renali fino a emorragie – spiega Pregliasco -. E’ importante recarsi subito al Pronto Soccorso che allerterà il Centro antiveleni. Nel caso in cui sia possibile, l’ideale è conservare l’animaletto e portarlo con sé in ospedale”.
Ma come si fa a riconoscerlo? “Abbastanza piccolo, di 7 millimetri circa (la femmina è più grande del maschio), è di colore giallo-marrone. Le sue zampe sono lunghe, sottili e ricoperte di peli. Ha sei occhi raggruppati in tre coppie, a differenza degli otto occhi presenti nella maggior parte dei ragni. Il nome deriva da una caratteristica macchia che ha sul corpo”.