E’ stato un intervento composito e non privo di spunti di riflessione quello di Fabio Papalia del consiglio comunale genzanese di giovedì 26 luglio, quando la maggioranza ha approvato le variazioni e l’assestamento di bilancio.
L’intervento di Fabio Papalia
“Un assestamento – ha premesso l’esponente di Genzano Risorge e Genzano Libera (in quota Fratelli d’Italia) – sul quale occorre instaurare alcuni ragionamenti politici. Le variazioni in positivo per eventuali finanziamenti regionali sono sempre ben accetti. ovviamente, ma quello che desta qualche preoccupazione è la variazione in negativo in merito ai parcheggi a pagamento, dove c’è stata una variazione in negativo per 120mila euro di minor incassi”.
“Dal 2015 – ha aggiunto Papalia – contestiamo questo piano parcheggi, frutto di un errore del passato sul quale bisogna intervenire assolutamente, in quanto non è utile a Genzano e non lo è neppure ai cittadini, con tariffe troppo alte e troppi parcheggi a pagamento. Chiediamo da tempo, inoltre, di rivedere oltre alla tariffa anche le modalità di pagamento, dando la possibilità di pagare tramite bancomat e tramite applicazioni per smartphone”. “Anche in merito al personale dedicato al controllo dei parcheggi – ha ribadito Papalia – gli operatori sono pochi non riescono a garantire la totale copertura del territorio.
Papalia su assistenza domiciliare, servizi sociale e operatrici licenziate
“Tornando alle variazioni di bilancio quello che ci attendevamo e che ci auguriamo per il futuro è di vedere un rilancio per il nostro Comune. In merito al decoro urbano è evidente e palese quanto sia necessario intervenire celermente. I servizi sociali sono in forti difficoltà, l’assistenza domiciliare è completamente ferma ed è gravissimo che questo accada. L’albo, che doveva essere predisposto per gli operatori, non è stato ancora strutturato, causando, cosi, gravissimi disagi sia ai professionisti che alle persone che necessitano di quest’importante servizio”.
Fabio Papalia ha concluso ricordando un tema a lui tanto caro, quello del licenziamento delle sei operatrici della scuola Rodari. “Un fatto gravissimo – ha dichiarato l’esponente d’opposizione -, perché dopo Assoservizi si tratta di un ulteriore episodio che vede licenziate persone che per 30 anni hanno lavorato per il nostro Comune. Una storia – ha concluso riservando una stilettata anche ai precedenti inquilini del palazzo comunale – che parte con la statalizzazione decisa dalla precedente amministrazione che ad oggi si è conclusa con questi licenziamenti”.
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