POLITICA

Velletri, Paolo Felci riparte all’attacco: ‘Il Centrodestra veliterno é miseramente fallito’

paolo felci
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Paolo Felci, consigliere comunale di CasaPound

“Più vado avanti in questa battaglia, più mi rendo conto come sia miseramente fallito il centrodestra veliterno”. Inizia così la riflessione via social di Paolo Felci, consigliere comunale di CasaPound, da poche settimane entrato a far parte della rosa dei 24 consiglieri veliterni. Dopo essersi visto bloccare di nuovo il profilo Facebook, il leader del movimento tartarugato ha ripiegato sulla sua Pagina Fb per disotterrare l’ascia di “guerra” nei confronti di un centrodestra, quello veliterno, col quale a più riprese ha dimostrato di non avere particolari affinità e a nulla sembra valso, in tal senso, l’accordo al secondo turno nel recente ballottaggio, quando la scelta sembra sia stata dettata più da ragioni di opportunità che non da una sintonia programmatica ed umana.

Il sopralluogo di Paolo Felci in via del Formello ed in via Fontana dei Lupi con il responsabile dell’ufficio, addetto alle manutenzioni stradali

“Oltre a consegnare nuovamente la città alla sinistra – ha aggiunto Felci, riferendosi al resto del centrodestra cittadino – non sono stati in grado di formare una nuova classe dirigente all’altezza o di qualche figura di spessore o di riferimento. Non hanno formato giovani, non hanno prodotto cultura e non hanno lasciato il minimo segno se non per gli interessi personali di qualcuno. Si è consegnata di nuovo la città al Pd, morto in tutta la Nazione, vivo e vegeto soltanto qui… Costretti oggi a rintanarsi dietro ad un civismo di facciata, visto il disaccordo nazionale tra Fratelli d’Italia e Lega”.

Felci ha poi allargato lo sguardo, tornando a parlare dei proponimenti del suo movimento: “Insieme a me ed al nostro gruppo sta continuando a crescere qualcosa di assolutamente bello ed interessante. Certe scelte politiche e in alcuni casi, certe non scelte, certi disordini organizzativi si ripercuotono inevitabilmente sul popolo che rimane purtroppo scevro della propria identità politica. Rimettiamo ordine nelle idee, rimettiamo volontà nelle persone. Io ne sono il rappresentante, ma le voci sono sempre di più, ogni giorno. Continuiamo così e il messaggio, magari, arriverà…”.
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