Dovrà restare lì dove é confinato da luglio, ovvero in Carcere, il 30enne che è accusato di omicidio stradale per la morte della 27enne Valentina Picca, nata a Velletri nel 1991, e morta a febbraio di quest’anno a causa delle ferite riportate nel terribile incidente di cui è stata vittima nella serata del 21 gennaio.
In mattinata il Tribunale del Riesame di Roma ha infatti respinto l’istanza di riesame del provvedimento con il quale il G.I.P. del Tribunale di Latina aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere per chi, quella tragica sera, guidava l’auto che, schiantandosi e capovolgendosi, provocò il decesso di Valentina.
Valentina Picca
La decisione scaturisce dalla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza circa il reato di omicidio stradale che viene addebitato, oltre alle lesioni gravissime cagionate ai danni delle figlie della donna, che al momento dell’incidente era al quarto mese di gravidanza e che spirò il 16 febbraio, a 3 settimane dall’impatto, dopo aver già perso il feto che aveva in grembo.
Il 30enne é accusato del reato di omicidio stradale aggravato ed interruzione di gravidanza, oltre a quello di lesioni personali stradali gravissime, guida sotto l’effetto di droghe ed alcol. Quella sera non era quindi nelle condizioni psicofisiche per poter accendere quell’auto e mettersi al volante, come invece fece, premendo sull’acceleratore e schiantandosi contro un palo dell’Enel.
Ad aggravare la sua posizione il fatto che la patente pare fosse scaduta da un anno e la vettura risultava priva di regolare copertura assicurativa. Vano, pertanto, il tentativo dei legali dell’uomo, di veder applicata per lui un altra forma cautelare, come sarebbe potuta essere quella dei domiciliari.
Il suo arresto é arrivato solo a fine luglio, a Velletri, a distanza di 6 mesi dal tragico incidente.
I Carabinieri del Nucleo investigativo di Latina, che hanno operato insieme ai colleghi della Stazione di Cisterna e della Compagnia di Velletri, hanno infatti indagato a lungo circa le modalità dell’incidente che si verificò lungo via Kennedy, una traversa dell’Appia nella zona di Le Castella, ai confini tra Velletri e Cisterna di Latina.
