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Fauna selvatica, agricoltori sotto assedio. Cinghiali, corvi, volpi e storni minacciano le colture. Danni record

cinghiali

Oltre 7 milioni di euro di danni, circa 1.200 attacchi ai campi e più di 100 incidenti stradali: è il bilancio dell’ultimo anno, secondo le stime della Coldiretti Lazio, degli assalti della fauna selvatica, dai cinghiali ai corvi, dagli storni alle volpi. Coltivazioni completamente distrutte e animali allevati uccisi mettono in pericolo la sopravvivenza di migliaia di imprese agricole, con conseguenze disastrose sotto il profilo economico e ambientale, anche a livello di assetto idrogeologico del territorio e di abbandono delle aree interne.

Al centro della problematica c’è soprattutto il proliferare incontrollato dei cinghiali che, nel Lazio, provocano danni stimati in 4 milioni di euro, e in Italia hanno superato 1 milione di esemplari con una presenza praticamente raddoppiata negli ultimi dieci anni e un aumento del 200% in alcune zone.

A rischio anche la sicurezza dei cittadini con la costante invasione degli ungulati nelle aree urbane e semiurbane, come dimostrano foto e video che spopolano sui social network.

“Il nuovo regolamento regionale sulla fauna selvatica rappresenta una grande opportunità per riuscire finalmente a salvaguardare le imprese agricole che, tra l’altro, per i danni subiti ricevono indennizzi bassissimi e in grande ritardo – spiega David Granieri, presidente Coldiretti Lazio – La situazione è insostenibile e improcrastinabile, anche per quanto riguarda l’incolumità dei cittadini, e va affrontata con decisione, adottando un nuovo modello di sviluppo delle aree parco dove questi animali vivono e si riproducono. Il fenomeno ormai è palesemente fuori controllo e riguarda tutte le province laziali, come dimostrano il numero degli incidenti e l’entità dei danni. Servono strumenti normativi adeguati e piani di contenimento efficaci, ben differenti da quelli adottati finora dalla Regione che non hanno portato a risultati concreti”.