Cultura

Genzano, i Maestri Infioratori hanno presentato il libro che spiega l’Infiorata

giocando con i petali genzano

di Michela Emili

Un piccolo volume per meglio comprendere l’Infiorata: questo è stato l’obiettivo che ha spinto l’Accademia dei Maestri Infioratori di Genzano a realizzare una pubblicazione che permette di scorgere un tantino oltre il tappeto infiorato, che tradizionalmente riveste via Italo Belardi in occasione del Corpus Domini. Conoscere le tecniche che stanno alla base della realizzazione dei grandi quadri infiorati è la strada migliore per capire e apprezzare con maggiore consapevolezza uno spettacolo che ogni anno lascia tutti a bocca aperta. Un lavoro di squadra, firmato da Cinzia Severoni e Giuseppe Mancini, dal titolo “Giocando con i petali – Le tecniche della tradizionale infiorata di Genzano di Roma”, che è stato presentato ieri, venerdì 14 settembre, presso la sala Don Munaldo della Parrocchia della Santissima Trinità. 
“Abbiamo già lavorato ad altre pubblicazioni rivolte ai giovani che frequentano i nostri corsi – ha detto il maestro infioratore Giampaolo Leuti -, ma abbiamo deciso di rivolgerci anche agli adulti, che spesso ammirano le opere infiorate senza conoscerne le origini e la composizione.
“Ci sono già molti libri sull’Infiorata di Genzano, che ne esaltano la bellezza e la lunga tradizione storica – ha aggiunto Leuti -, ma noi abbiamo voluto fare altro, abbiamo voluto spiegare di che tipo di arte si tratta, per farla comprendere  meglio e giudicare con maggiore consapevolezza. Abbiamo voluto consegnare alla comunità una sorta di glossario, per spiegare tutto il lavoro che c’è dietro al’opera d’arte infiorata”.
Testi brevi e tante raffigurazioni, per spiegare la differenza tra tappeto geometrico, tappeto barocco e lo stendardo con nozioni base dell’arte di infiorare.  Vengono spiegati, cioè, i concetti basilari per la realizzazione del quadro, come la simmetria centrale e assiale, come pure l’asimmetria e l’astrattismo. Infine il procedimento per la realizzazione del tappeto, dal disegno alla posa in opera.
Un libretto di una sessantina di pagine, bilingue con traduzione in inglese, che l’associazione Accademia dei Maestri Infioratori, nata nel 2004, ha voluto per sviluppare rapporti di collaborazione tra gli artisti “nell’interesse comune di recuperare e conservare le diverse tecniche della nostra Infiorata, per tramandarle alle generazioni future diffondendo e sostenendo l’infiorata sul territorio locale, nazionale e internazionale.
Non c’è il rischio che si scoprano troppe le carte? “Le nozioni di base sono conosciute da tutti. La nostra bravura – afferma Leuti – che fa la differenza rispetto alle altre infiorate, sta nell’utilizzare i materiali, saperli mescolare per rendere tutte le fattezze e le sfumature, e questo è il frutto della lunga esperienza artistica che abbiamo a Genzano”. Non a caso nel libretto non si parla di sostane vegetali e fiori utilizzati. 
Con questo libretto – conclude il maestro infioratore – iniziamo un percorso per far conoscere l’infiorata e i quadri che la compongono. E abbiamo in mente in futuro, anche ampliando la collaborazione ad altri maestri infioratori, di pubblicare altri volumi”.

*Articolo pubblicato sull’edizione cartacea di settembre 2018, in distribuzione in questi giorni

Più informazioni