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Velletri – ‘Detenuto in trasferta tra gli Ospedali’, indignati i sindacalisti Olanda e Borrelli

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Nella foto i due sindacalisti dell’Ugl della Polizia Penitenziaria, Olanda e Borrelli, durante una manifestazione di protesta

Si ripetono senza soluzione di continuità gli episodi di soccorsi ai detenuti malati nel Carcere di Velletri. Nel primo pomeriggio di ieri faceva rientro nella struttura il detenuto italiano di 45 anni che la scorsa settimana si era improvvisamente sentito male, con tanto di arresto cardiorespiratorio.

Il detenuto, dopo poche ore del suo rientro nel penitenziario di Velletri, si è risentito male manifestando forti attacchi di crisi epilettiche. Immediati i soccorsi del personale sanitario del carcere. Il detenuto è stato ancora una volta trasferito in ambulanza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Velletri, dove i sanitari, dopo averlo curato e stabilizzato, gli hanno consigliato il ricovero. Il detenuto non ha voluto sentire ragioni ha firmato le sue dimissioni e rientrato nuovamente nel Carcere.

A darne notizia sono stati i sindacalisti dell’Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda e Ciro Borrelli, che da anni denunciano le problematiche in cui versa il penitenziario di Velletri. “Non possiamo accettare in nessun modo – commenta Borrelli – che un detenuto gravemente malato vada avanti e indietro per gli ospedali perché rifiuta ogni volta il ricovero. Ritengo che la salute di un detenuto, quando è ammalato, nel momento in cui si trova in custodia cautelare in Carcere,  debba essere affidata alla gestione dell’Amministrazione Penitenziaria. Per questo motivo non può mettersi nella condizione di decidere in modo esclusivamente autonomo sulla scelta delle cure e soprattutto sulle eventuali dimissioni della struttura ospedaliera”.

“Non possiamo permetterci di sprecare risorse economiche e di personale per i capricci messi in atto da un detenuto. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – conclude Olanda – deve assolutamente mettere mano alla riforma della Giustizia per stabilire cosa devono essere le Carceri oggi a riguardo le sue responsabilità, i suoi doveri Istituzionali e soprattutto il ruolo che deve avere la Polizia Penitenziaria al loro interno. Il carcere deve essere tale e non un ospedale”.

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