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Solidarietà – Sms al 45514 per una donazione di 2 euro per i bambini sordociechi

legafilod'oro
Questo fine settimana, come sta accadendo in tutti i campi di Serie A, vi invitiamo ad inviare un Sms al 45514, per donare così 2 euro alla Lega del Filo d’Oro, l’associazione italiana impegnata sul fronte dell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale delle persone sordocieche.
Chiamando da rete fissa sarà invece possibile donare 5 o 10 euro. Un aiuto che i bambini sordociechi toccheranno con mano. 
In Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito sono 189 mila, pari allo 0,3% della popolazione italiana. Un dato esponenziale rispetto alle stime precedenti che contavano da 3 a 11 mila persone.
È quanto emerge dal primo, importante studio sul fenomeno della sordocecità in Italia promosso dalla Lega del Filo d’Oro – l’associazione italiana impegnata sul fronte dell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale delle persone sordocieche – e realizzato dall’ISTAT, pubblicata il 25 febbraio 2016.
Secondo lo scenario emerso dallo studio “La popolazione italiana con problemi di vista e udito” il 64,8% delle persone sordocieche è donna, mentre l’87,9% ha più di 65 anni.
Il 30,6% vive nelle regioni del Sud, il 21,4% nel Centro, il 16,8% nelle Isole.  
Circa 108 mila persone sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilità che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito.

SORDOCIECHI: LA METÀ PRESENTA DISABILITÀ MOTORIA E IL 40% INSUFFICIENZA MENTALE

Il 95% di tutto ciò che apprendiamo viene percepito attraverso la vista e l’udito.Una persona è considerata sordocieca quando vi è una combinazione della perdita, totale o parziale, della vista e dell’udito. Quando oltre al deficit visivo e uditivo sono presenti altre minorazioni (di tipo motorio, intellettivo, danni neurologici, patologie organiche, ecc.), allora si ha una condizione di pluriminorazione psicosensoriale. Si tratta di disabilità che comportano serie limitazioni nella capacità di comunicare, nell’autonomia personale e nell’apprendimento, oltre a gravi difficoltà anche nella percezione dell’ambiente circostante e nelle relazioni interpersonali.
Secondo i dati emersi dal nuovo studio ISTAT, la metà circa delle persone sordocieche (il 51,7% del totale) presenta anche una disabilità motoria. Per 4 disabili su 10, invece, si riscontrano danni permanenti legati ad insufficienza mentale, mentre disturbi del comportamento e malattie mentali riguardano quasi un terzo dei sordociechi (il 32,5% dei casi). 

Quello della Lega del Filo d’Oro è un impegno complesso a favore delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali, che necessita una perfetta articolazione degli interventi.

Ecco perché nel corso della sua evoluzione l’Associazione ha curato, in particolar modo, lo sviluppo di precise sinergie fra  i diversi ambiti di intervento e le diverse attività svolte all’interno dei suoi centri e quelle rivolte verso l’esterno.

Così a una valutazione funzionale accurata segue un intervento personalizzato e uno stretto legame con le famiglie per un reinserimento adeguato nella realtà sociale a cui la persona sordocieca appartiene, quindi con le sedi territoriali e le istituzioni.

Non poter vedere, sentire, parlare sono le premesse per uno stato di isolamento assoluto. Eppure, anche per chi è in questa condizione, esiste lo spazio per entrare in rapporto con gli altri e superare la barriera di incomunicabilità che lo circonda. “Un filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno”, questo il concetto che ha ispirato il nome e l’attività della Lega del Filo d’Oro, impegnata dal 1964 nell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento nella famiglia e nella società di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Tutto questo attraverso:

Linguaggi e Comunicazione Gestuale

La comunicazione è un aspetto di vitale importanza per una persona sordocieca, ma anche la più complessa. 
Comunicare per un sordocieco non significa solo parlare, ma vivere, entrare in contatto con gli altri, conoscere il mondo e superare la barriera di isolamento in cui si trovano. Per comunicare vengono utilizzati sistemi di comunicazione che privilegiano come principale canale sensoriale il tatto, si tratta di codici che vanno dal più semplice ai più complesso, il cui uso varia a seconda dell’età e delle capacità residue possedute dalla singola persona.

Ecco i principali sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone sordocieche:

Malossi: metodo nel quale viene utilizzata la mano come strumento di comunicazione, usata come fosse una macchina da scrivere; a ogni parte di essa corrisponde, infatti, una lettera dell’alfabeto che, toccata o pizzicata leggermente, permette di comporre parole e frasi. 
Questo metodo è utilizzato generalmente dalle persone che hanno appreso la lettura e la scrittura prima di diventare sordocieche.

Comunicazione gestuale: numerosi sono i sistemi di comunicazione di tipo gestuale, nei quali i gesti vengono utilizzati per esprimere parole o concetti. In alcuni casi si tratta di sistemi semplici, fatti di gesti anche personali e in genere compiuti spontaneamente; in altri di sistemi codificati, ossia veri e propri linguaggi strutturati convenzionalmente, con una propria grammatica e sintassi. Tra i quali il principale è la Lingua Italiana dei Segni (LIS).

Lis Tattile: la Lingua Italiana dei Segni permette di esprimere parole, azioni, concetti mediante precisi segni dati dai movimenti delle mani, delle dita e dall’espressione del viso. Per le persone nate sorde che successivamente diventano cieche, questo sistema è stato integrato con il tatto, dando vita alla LIS tattile. In questo modo chi ascolta tocca con le proprie mani le mani di chi parla, percependo così il segno comunicato;

Comunicazione comportamentale: sin dall’infanzia si cerca di mandare messaggi e di farsi capire attraverso movimenti del corpo, gesti spontanei ed espressioni del viso. Si tratta di una forma personale di espressione, per lo più compresa da poche persone che conoscono bene il bambino. Viene utilizzata per comunicare un numero ristretto di bisogni e pertanto viene impiegata come punto di partenza per l’apprendimento successivo di altri codici di comunicazione.

Comunicazione oggettuale: è un sistema di comunicazione utilizzato da persone con seri problemi di vista e difficoltà di apprendimento e si basa sulla rappresentazione, attraverso gli oggetti, di azioni o situazioni. Questi oggetti devono essere riconoscibili e significativi, mantenere una buona somiglianza tattile con ciò che rappresentano. Ad esempio, un piccolo piatto ed un piccolo bicchiere possono essere utilizzati dal bambino per esprimere il bisogno di mangiare o di bere;

Comunicazione pittografica: si tratta di un sistema di comunicazione basato sul riconoscimento di immagini, utilizzato per lo più da persone con un residuo visivo. Lo scambio dei messaggi avviene attraverso l’uso di cartellini disegnati che rappresentano oggetti, azioni o situazioni rilevanti, come giocattoli o capi di vestiario, mangiare o lavarsi le mani, il parco giochi o il negozio;

Dattilologia: è un sistema composto da una serie di movimenti effettuati dalle dita delle mani, attraverso i quali è possibile rappresentare le singole lettere dell’alfabeto. La dattilologia viene normalmente usata in concomitanza con altri sistemi (visivi o tattili), come ad esempio la Lingua dei Segni;

Stampatello sulla mano: si tratta di un metodo semplice ed immediato di comunicazione, consistente nello scrivere con il proprio dito ogni lettera di una parola sul palmo della mano o su un’altra parte del corpo della persona sordocieca.

Tadoma: metodo che permette il riconoscimento dei suoni vocali appoggiando il pollice sulle labbra e il palmo della mano sulle guance di chi parla. I cambiamenti della posizione della bocca e delle labbra per ogni suono emesso ne permette la comprensione attraverso il tatto. Questo metodo è utilizzato per insegnare ai bambini a riconoscere il movimento delle labbra e quindi per imparare a parlare.

Braille: è un metodo di lettura e scrittura utilizzato dalle persone non vedenti, costituito da punti in rilievo a cui corrispondono le lettere dell’alfabeto. La lettura Braille viene effettuata di solito dall’indice della mano destra, seguito da quello della mano sinistra che ha il compito di orientare nella individuazione delle righe.