Con l’apertura dell’Ospedale dei Castelli ormai dietro l’angolo, dopo l’ufficializzazione del 18 dicembre come giorno del taglio del nastro del nosocomio che sorgerà sulla Nettunense, Genzano s’interroga nuovamente sul destino dell’Ospedale “Ercole De Santis”.
Se per un fatto di prossimità fisica Genzano é senza dubbio una delle città castellane meglio piazzate in relazione alla dislocazione del nuovo Ospedale, i genzanesi non vogliono rinunciare ad una struttura che ha comunque i suoi punti di forza e tante potenzialità rimaste inespresse. Tuttavia se l’apertura dell’Ospedale dei Castelli, come era già nei progetti iniziali, farà calare il sipario sui presidi ospedalieri di Albano e Genzano (con lo “Spolverini” di Ariccia che già da tempo ha cambiato pelle), giocoforza si dovrà rivalutare al meglio cosa ne sarà dei due ospedali castellani, destinati a miglior vita.
In tal senso, al di là dei proclami, dai vertici sanitari e regionali le idee sembrano essere ancora poco chiare ed aleggia incertezza sulla reale vocazione delle due strutture, come nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare a poche settimane dall’avvio del nuovo Ospedale.
Di fronte a questa stasi l’Amministrazione comunale di Genzano, guidata dal giovane sindaco pentastellato, Daniele Lorenzon, ha rotto gli indugi, sollecitando ancora una volta la Asl Rm6, provando così a “guidare” il cambiamento, sollecitando verso il nosocomio genzanese un’attenzione che ne salvaguardi quantomeno alcune specificità.