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(FOTO) A Lanuvio é stata festa grande col 1° Festival della Maza. Lo chef Giuseppe Verri ne svela i segreti

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Lanuvio si tuffa nella storia con un weekend all’insegna di laboratori, visite guidate e spettacoli per la 1^ edizione del Festival della Maza, l’antica focaccia che secondo la tradizione veniva offerta al serpente di Giunone Sospita. L’evento, organizzato dal Comune di Lanuvio in collaborazione con il Museo Diffuso, ha celebrato per due giornate uno tra i più antichi prodotti locali per promuovere l’intera gastronomia del territorio, coinvolgendo oltre i cittadini e i visitatori, i commercianti di zona.

lanuvioIl festival iniziato nella giornata di sabato, nonostante alcune difficoltà logistiche causate dalla pioggia, ha da subito coinvolto i presenti con il laboratorio “Puer Panis: Oggi la focaccia la faccio io” a cura dell’Associazione Phoenix Lanuvium, la performance “Nel ventre della dea” di Maria Concetta Borghese e la lezione didattica dell’archeologa Barbara Cardinali.
Seguendo un’idea di festival itinerante, i festeggiamenti dal salone delle colonne si sono poi spostati al Casale della Mandria di Giuseppe Verri che ha permesso ai presenti di assistere alla preparazione della maza, seguita da una degustazione. La maza lanuvina, come ha raccontato il Direttore del museo Luca Attenni, era probabilmente una focaccia realizzata con farina di farro offerta durante alcune cerimonie da fanciulle bendate ad un serpente che si trovava all’interno del Santuario di Giunone Sospita, come testimoniato dai due autori antichi Properzio ed Eliano.
maza lanuvio“Questo festival è un’occasione per mettere in risalto la storia, le tradizioni e la gastronomia di Lanuvio – hanno sottolineato gli assessori alla cultura e al turismo Alessandro De Santis e Valeria Viglietti -. Il successo avuto con la partecipazione al salone del gusto di Torino ci ha spinto ad organizzare un intero festival dedicato alla Maza, per aumentare ancora di più il prestigio e la bellezza del nostro territorio”.
verri lanuvioUn pensiero condiviso anche dallo chef Giuseppe Verri che prima della ricca degustazione ha raccontato come è nata per  
lui la passione per questo prodotto: “Ho iniziato a cucinare la maza per gioco, perché mi incuriosiva la leggenda delle vergini che offrivano questo cibo al serpente. Un giorno mentre ero in macchina diretto ad Ascoli Piceno per consegnare il grano di mia coltivazione, ho immaginato la formula secondo alcuni numeri che in quel momento mi sono venuti in mente. Confrontandomi poi con Luca, ma anche con tutto il resto dell’amministrazione, ho provato più volte a realizzare l’antica ricetta, a volte anche sbagliando, e alla fine sono riuscito a trovare la giusta formula. Oggi per me è diventato normale cucinarla, ma rispetto alle prime volte ha acquistato più valore, perché queste manifestazioni sono riuscite a mettere in risalto il nostro territorio e i nostri prodotti locali”.

Il festival, che ha visto anche la partecipazione della delegazione del Parco archeologico di Paestum, con la degustazione del pane di orzo e miele prodotto in Magna Grecia nel V sec. a. C, ha continuato con tutti i suoi eventi anche nella giornata di oggi, con un tempo più sereno che ha permesso visite archeologiche al Santuario di Giunone Sospita, spettacoli e rievocazioni storiche a cura dell’Associazione Culturale Civita Folk.
Il cibo, dunque, per questa occasione è stato scelto come strumento di condivisione e confronto, portando una maggiore attenzione sulla storia e la gastronomia del territorio lanuvino.

GIULIA BANFI

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