POLITICA

Lo scivolone di Dessì sul ‘modello Velletri’ imbarazza persino i 5 Stelle veliterni. Pocci: ‘Considerazioni squallide’

dessì pocci
Dichiarazioni che rischiano di aver imbarazzato persino i grillini locali, che con lui non sembrano aver particolare feeling, quelle rilasciate dal senatore del Movimento 5 Stelle, Emanuele Dessì, su quanto accaduto a Velletri in occasione dell’accoltellamento di un 25enne marocchino (notizia che proprio Castelli Notizie aveva diffuso in anteprima). Dichiarazioni dure, durissime, che hanno avuto come obiettivo il neo sindaco, Orlando Pocci, e il suo predecessore Fausto Servadio. 
“Uno straniero accoltellato al giorno” é stato l’incipit dell’ex consigliere comunale di Frascati. “Bisogna dire che mentre a livello nazionale smette di funzionare il “modello Riace” – ha aggiunto l’esponente del gruppo parlamentare 5 Stelle al Senato – ai Castelli Romani affonda il modello Velletri”. “Almeno il sindaco lucano – ha dichiarato ancora Dessì, con un parallelo apparso ai più azzardato – ha avuto il coraggio, con la disubbidienza civile, di difendere le proprie idee finendo ai domiciliari arrivando alle estreme conseguenze. A Velletri nulla. Il sindaco Pocci, come d’altronde il suo predecessore, non è in grado di fare niente, così come accaduto a livello nazionale grazie ai Governi di centrosinistra. Non è certo un sindaco Pd di quarta, quinta linea, senza alcuna copertura politica a poter fare qualcosa ed infatti non si fa niente, si lascia che le cose accadano senza battere minimamente colpo”.
“Purtroppo – ha aggiunto Dessì, immemore che le cittadine castellane a guida grillina, ovvero Genzano e Marino, certo non appaiono come isole felice nel contesto della criminalità del territorio –  adesso toccherà a questo Governo alzare la soglia di sicurezza colmando le terribili lacune dei Governi passati. Comunque sia – ha poi dichiarato Dessì, quasi ad assumere i connotati degli alleati leghisti – sempre prima gli italiani. Se c’è un fenomeno migratorio da gestire, non possiamo comunque più togliere risorse a chi il Paese lo ha costruito, lo ha sostenuto con le tasse, ha finanziato le infrastrutture, messo in piedi aziende. Tutto questo non può essere più messo a rischio con un modello di accoglienza che non funziona e fatti, come quelli di Velletri e tanti altri esempi, lo dimostrano”.

L’intervento del Sindaco, Orlando Pocci

In seguito alle esternazioni del senatore Emanuele Dessì, in merito ai fatti di cronaca avvenuti a Velletri, é poi arrivata puntuale la risposta del Sindaco di Velletri, Orlando Pocci, che punto nell’orgoglio di Primo cittadino veliterno non le ha mandate a dire al loquace parlamentare 5 Stelle: “Il senatore Dessì, noto alle cronache per le sue vicende di occupazione abusiva di case popolari e per aver picchiato uno straniero, avanza misere considerazioni sul “modello Velletri” confermando la sua incultura istituzionale. Il fatto di cronaca accaduto nei giorni scorsi è un atto delinquenziale seguito con attenzione dalle forze di polizia e non ha alcun collegamento con la misera condotta politica del Governo al quale il Movimento 5 Stelle porge il fianco in deroga ai principi costituzionali, facendo squallide distinzioni di razza. A Velletri, invece, vige la legge, collaboriamo attivamente con la Prefettura per garantire un modello di integrazione usando gli strumenti che lo stesso Ministero dell’Interno rende disponibili ai Comuni. A Velletri si rispetta il lavoro delle forze dell’ordine e non si anticipano giudizi, vale la garanzia prevista dalla Costituzione. A Velletri governa il sindaco eletto dal popolo sulla base di un programma e non sulla base di “amicizie” politiche. Se poi il senatore Dessì volesse farci visita per toccare con mano il “modello Velletri” – conclude Pocci – è il benvenuto, lo accoglieremo come facciamo con tutti, indipendentemente dalla sua etnia”.

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