POLITICA

Fabio Angeletti (Castel Gandolfo in Movimento): ‘Ecco come vengono spesi i nostri soldi…’

Fabio Angeletti, presidente di Castel Gandolfo in Movimento

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Fabio Angeletti, dell’associazione Castel Gandolfo in Movimento, nata lo scorso mese di marzo e da lì particolarmente attiva per tutto quanto concerne la vita della cittadina gandolfina. 

“Sono stanco – esordisce Angeletti -. Si, sono stanco di leggere stupidi e odiosi commenti a margine di ogni seduta di Consiglio comunale; di leggere mozioni e regolamenti e interrogazioni sul “nulla”.

Sono stanco di questa falsa politica che regna a Castel Gandolfo; di discussioni portate in Consiglio comunale che non interessano assolutamente i cittadini castellani; di questo falso immobilismo davanti ad una realtà che anche i ciechi possono vedere.

Sono stanco di essere quotidianamente preso per il culo da questa massa di politicanti che pensa solo a non stuzzicare la suscettibilità (e le tasche) del proprio “elettorato” altrimenti la Regina e il suo Giullare perderebbero i consensi acquisiti; di un’opposizione (se così si può chiamare) che ancora non capisce (o meglio, non vuole capire) che questo tipo di politica sta portando sul lastrico alcuni commercianti che per colpa di chi essenzialmente mira a fare cassa, a fine anno saranno costretti – loro malgrado – a chiudere la propria attività; di chi continua ad accettare supinamente ciò che viene “dichiarato” in Consiglio comunale senza battere ciglio.

Mi riferisco alla TARI che dovrebbe pagare il gestore dello stabilimento balneare. Il Regolamento approvato in Consiglio Comunale nel 2014 parla chiaro: va pagata l’intera porzione assegnata in concessione e cioè quella coperta e quella scoperta, ma evidentemente chi ha sollevato il problema non si è studiato il regolamento oppure non ha voluto infierire ulteriormente su quanto dichiarato dal Sindaco (questo lo lascio decidere a voi). Chi pagherebbe la differenza dell’immondizia prodotta? Semplice: IL CITTADINO. Questo è uno dei tanti problemi da portare in Consiglio Comunale, altro che come impiegare i militari in ausiliaria. Stiamo ancora aspettando che venga attuata la convenzione con il Tribunale di Velletri per impiegare i carcerati in lavori socialmente utili!! Il solito fumo provocato dalle continue balle raccontate in Consiglio Comunale. Male, molto male.

Mentre nell’aula consiliare si continua a parlare del sesso degli angeli, io invece mi sono andato a spulciare le spese e le entrate riferiti all’anno 2017 che la nostra amministrazione comunale rende di dominio pubblico (Allegati 4 e 5 alla Delibera di Consiglio Comunale nr. 33 del 2018) e guardate cosa ho trovato:

Spese:

☼ Giornali e riviste: € 1.529,17

☼ Carta, cancelleria e stampati: € 28.164,00

☼ Org. e part. a manifestazioni e convegni: € 80.257,82

☼ Telefonia mobile: € 26.626,06

☼ Telefonia fissa: € 19.380,84

☼ Utenze e canoni per altri servizi n.a.c. (??): € 9.364,56

☼ Altri (?) servizi di ristorazione: € 14.706,76

☼ Spese postali: 6.134,01

☼ Acq. di serv. socio sanitari a rilevanza sanitaria: € 22.348,06

☼ Spese per risarcimento danni: € 21.588,79

Entrate:

☼ Proventi da diritti di segreteria e rogito: € 142.866,11

☼ Proventi da multe, ammende, sanzioni e oblazioni a carico delle imprese: € 139.999,68

☼ Proventi da mense: € 6.027,33

☼ Proventi da trasporti funebri, pompe funebri e illuminazione votiva: € 8.816,13

☼ Proventi da parcheggi custoditi e parchimetri: € 221.410,01

Perché nessuno si azzarda a prendere queste cifre e interrogare i nostri amministratori sul:

– perché spendiamo tutti questi soldi?

– dove vanno a finire i soldi provenienti dai parcheggi custoditi e dai parchimetri?

– come sono stati spesi gli incassi dovuti da multe, ammende ecc..?

– perché per fare il marciapiede di via dei pescatori i cittadini si debbono indebitare per venti anni per pagare un mutuo di 200 mila euro?

– perché vengono spesi quasi 30 mila euro di telefonia mobile?

Perché non vengono fatte interrogazioni, interpellanze per chiedere conto dei soldi che noi cittadini versiamo nelle casse comunali? Per carità… guai a stuzzicare la suscettibilità della Regina e del suo Giullare.

Quando quel lontano 26 maggio 2016 fondai il M5S a Castel Gandolfo lo feci con l’intento di iniettare un “virus” nella politica castellana, un virus che l’avrebbe risvegliata da quel lungo torpore che oramai durava da più di venti anni, ma la realtà dei fatti – purtroppo – mi porta a ragionare in modo diverso.

Oggi chi fa opposizione, e vuole portare a casa un risultato, si deve sedere ad un “tavolo tecnico” con la maggioranza, quella stessa maggioranza che in Consiglio Comunale urlò all’opposizione, per bocca dell’Assessore Bruno Camerini, di aver STRAVINTO le scorse elezioni amministrative.

La politica che intende il Consigliere Paolo Belli è quella di mettere su questi tavoli tecnici i propri lavori, i propri progetti per passarli alla maggioranza in modo che la stessa possa targarli PD e urlarli ai quattro venti (vds. progetto “Scuola Sicura”, quello che era inizialmente un progetto M5S di CG, il “Nonno vigile”). Oggi il Movimento 5 Stelle di Castel Gandolfo passa i lavori prodotti e messi in rete da consiglieri comunali del M5S eletti in altri comuni alla maggioranza (Question Time Cittadino), la stessa maggioranza che poi li vuole far passare come propri portandoli all’approvazione in Consiglio Comunale, mentre il Consigliere Comunale porta “sbadatamente” in aula la mozione che guarda caso propone l’istituzione del Question Time Cittadino. Oggi il Movimento 5 Stelle di Castel Gandolfo si “stima e si incoraggia” per aver riportato a casa la vittoria e per aver “spronato” la politica che “governa” la nostra città a fare ciò che loro hanno “proposto”.

Ma la verità, la pura e semplice verità, è che il Movimento 5 Stelle di Castel Gandolfo, che personalmente ho disconosciuto da febbraio scorso, sta lavorando di fatto per la maggioranza alla faccia di quei 710 cittadini castellani che l’11 giugno dell’anno scorso hanno sperato affinché a Castel Gandolfo ci fosse un reale cambiamento nell’amministrazione della cosa pubblica.

Fabio Angeletti, “Fiero di essere un Grillino”

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