Cultura

Botta (e risposta) con Shany Martin…tra Bonolis, Al Bano, Dado, Brignano e Antonio Giuliani

shany martin con al bano

Shany Martin con Paolo Bonolis

Un botta e risposta. Senza filtri, senza ghirigori, e senza neppure giri di parole. Un pò come quei suoi sketch, sul palco, quando arriva a dire, cantare e far ridere, senza girarci troppo intorno. Quasi senza volerlo.

Shany Martin, d’altronde, é uno di quelli che bucano lo schermo (e attenti a non farvi male…).

Con quel suo nome un pò così, che ancora gli chiedono se sia un nome d’arte o cosa significhi. Come se un nome possa davvero significare qualcosa circa la carne, le movenze, l’anima e la voce di chi lo “indossa”.

Un botta e risposta, dicevamo, che fa seguito alla sua applaudita esibizione sul palco del Teatro Olimpico di Roma, all’evento organizzato dalla S.O.S.P.E. (Solidarietà e Speranza) e condotto da Paolo Bonolis, in cui si é esibito in una scaletta impreziosita da Antonio Giuliani, Dado, Enrico Brignano ed Al Bano.


Shany insieme a Dado

Shany, bando alle ciance: come sei arrivato a questa serata?

“In questi mesi sto collaborando con Dado come coautore grazie all’esperienza fatta a Radio Italia anni 60 con Vincenzo Capua, che conobbi grazie alla visibilità che mi diede Fiorello, che conobbi grazie al suocero del mio bassista, che conobbi grazie al Festival dei Castelli Romani, dove fui spinto a partecipare da mia sorella Susi…”.

Proprio così? Tutto d’un fiato?

“Proprio così, quindi se domenica ero circondato circondato da tutti i miei miti, è grazie a mia sorella e a un pizzico di caparbietà che non mi è mai mancata”.

Shany con Antonio Giuliani

Cosa hai provato ad esibirti su un palco del genere, preceduto e seguito da artisti di tale levatura? 

“Appena arrivato in Teatro ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con Enrico Brignano, che non vedevo dai tempi dell’Accademia (fui suo allievo nel 2009). Se all’epoca mi avessero detto che un giorno avrei condiviso il camerino con lui, Dado, Antonio Giuliani, Paolo Bonolis e Al Bano, sarei scoppiato in una risata fragorosa. Per una sera mi sono sentito star anche io e come non mai ho ringraziato il mio angelo custode: Alberto Sordi. Da oggi si ricomincia a lavorare per costruire occasioni belle come questa o anche di migliori, perché no?”.

Shany Martin con Al Bano

Già, perchè no?! Cosa ti porterai appresso da questa esperienza? 

“La simpatia e la disponibilità di Paolo Bonolis (che l’anno scorso provai  a fermare all’evento di beneficenza Tennis&Friends allo Stadio Olimpico di Roma per presentarmi, senza poi riuscirci) e la vittoria di essere nelle quinte del teatro con lui. L’anno scorso feci dieci giri di campo per poterci parlare e non ci riuscii. Domenica lo avevo lì tutto per me, non è fantastico?”.

Fantasticissimo…Ascolta, hai dovuto condensare la tua arte in 5 minuti. Su cosa hai puntato e perché? 

“Sotto consiglio dell’amico Dado, che non finirò mai di ringraziare, ho cercato di mettere sul piatto la mia voglia di interagire con il pubblico attraverso l’improvvisazione, le imitazioni e la musica, portando il brano ‘Fòri l’amori’ che presentai da Fiorello nel 2015. Così, con la mia chitarra, ho raccontato tutti i dolori provocati dalle mie ex che oggi arrivo persino a ringraziare per avermi aiutato a tirar fuori un pezzo così riuscito. Grazie Jessica, Barbara, Michelle, Paola”.

Immaginando che gli altri sogni nel cassetto sia meglio tirarli fuori in gran segreto, concludiamo con una domanda impegnativa: prossimi appuntamenti?

“A breve entrerò a far parte della famiglia del ‘Puff’ di Lando Fiorini. Adesso voglio il Sistina…”.

Wow. Dicci un’altra cosa, al volo…

“Al volo al volo? Beh, www.shanymartin.it: il mio sito, ci rivediamo lì”.

Ci rivediamo li.

daniel lestini

Più informazioni