Attualità

Anni ’80, quando dalla discoteca di via Frascati trasmetteva Radio Rocca di Papa

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di Eliana Lucarini

Erano gli anni Ottanta, il «decennio più colorato del secolo scorso». Dopo il triste periodo degli «anni di piombo», che lo avevano preceduto, era ora il momento dell’ «edonismo reaganiano» e del «pensiero positivo», che vedeva affermarsi la subcultura giovanile dei «Paninari», con le Timberland e il Moncler. Erano gli anni dell’avanzata della TV e delle reti private con i telefilm, le prime serie televisive e i cartoni animati giapponesi; del Dos, che apriva la strada alla nascita dei primi personal computer, anche ad uso domestico, come il Commodore 64; della scoperta di Windows e della creazione dei primi CD, che si affacciavano appena.

La musica era quella caratterizzata, ancora, dall’affascinante mondo del vinile e dalle radio locali; si sperimentava l’utilizzo degli strumenti elettronici, tra cui i sintetizzatori e i suoni digitali. Nasceva la prima TV dedicata interamente ai programmi musicali, MTV. Era il tempo della Synthpop e della New Have, parallelamente alla cultura del Pop e all’Hip-Hop, ma anche a tanta, tanta musica Rock. Germogliavano e si affermavano nel mondo, tutti quei grandi protagonisti, divenuti, poi, veri e propri miti: Madonna; Michael Jackson; Spandau Ballet; Duran Duran; Paul Young; Queen; Depeche Mode; U2; Iron Maiden; AC/DC… In Italia, di pari passo, si imponeva la musica dei cantautori, di quelli che ascoltiamo ancora oggi: Franco Battiato; Francesco Guccini, Pino Daniele; Vasco Rossi…Ma esistevano, pure, tanti musicisti senza etichette ed era, anche, il tempo delle disco-music e del rock-barock, dei pomeriggi in discoteca, ben abbigliati con le spalline imbottite, per condividere oltre alla passione musicale, anche amicizie e tempo libero, nell’epoca «social network free».

Anche i Castelli Romani erano pervasi da un gran fermento e numerosi erano gli appassionati di musica. A Rocca di Papa, su Via Frascati, era nata, proprio, una frequentatissima disco-music, la “New Moon”, di proprietà della famiglia di Enrico Del Nero, che pian, piano divenne un vero e proprio concentrato di rock e musicisti. A raccontarci quest’epoca e questa esperienza, alcuni dei suoi protagonisti e fondatori: Armando Serafini; Enrico del Nero; Nicola Pagliuso e Marco Sferco. Ascoltandoli, sembra quasi ieri, e ,invece, sono passati quasi quarant’anni! Nei loro ricordi, però, tutto è ancora nitido e delineato, le parole si accompagnano a tanta nostalgia per un tempo che fu, senz’altro, ricco di vita vera e non virtuale.

Dalla Blu Moon, partì l’appassionante avventura di Radio Rocca di Papa, la radio che verso il 1980/1982 iniziò a trasmettere in FM proprio da questa discoteca, con i ripetitori collocati sulla Parrocchia Santa Maria Assunta In Cielo e una spartana attrezzatura. Una radio locale a livello amatoriale, che ben presto, in pochi anni, si professionalizzò. Nel 1985, dovette collocare i ripetitori sulla vetta di Monte Cavo, da 1000 watt si passò ad una frequenza di 5000 watt, aumentarono pure i costi di gestione e fu necessario, quindi, trovare degli sponsor e delle pubblicità, per poterli sostenere. Alla fine degli anni ’80, era una radio a livello regionale con un vero e proprio studio, regie automatiche e una società che la gestiva, nata con il proprietario di Radio Globo. Cambiò, così, il nome da Radio Rocca Di Papa a Radio 107, frequenza 107.2.

Un’avanzata che, certamente, non fu semplice, come sottolinea Enrico Del Nero: «Non furono tutte rose e fiori! Affrontammo, anche, tante e svariate difficoltà, ma quello che conta è che si creò l’occasione per tanti giovani della nostra cittadina, che fin dagli esordi circolavano nella radio, di appassionarsi alla musica e seguire così le proprie passioni. Era un punto di ritrovo, dove impegnare i pomeriggi e il tempo libero». «Tanti di noi» – continua Armando Serafini nel racconto – «trovarono proprio nella radio, la propria strada professionale. Eravamo tanti, anche perché trasmettevamo h24 e quindi bisognava occupare tutte le ore del giorno». «Oltre a noi – puntualizza – c’erano: Piero Gatta, che poi passò a Radio Radio; Massimo Civetta, che iniziò qui la carriera ed ebbe, poi, gran successo come DJ a Radio Globo; Andrea Sebastianelli, che intraprese con il nostro radio giornale la sua carriera giornalistica; Massimiliano Palombella; oggi affermato giornalista sportivo di Rete Sport; Luciano Ciavarella; Vito Santoro; Bruno Celletti; Piero Calcagni; Massimo Onesti; Alessandro Trinca; Franco Ferraro; Piero Giovanetti; Vincenzo De Angelis; Davide Palozzi; Simone Pizziconi e ancora tanti altri, quasi impossibile ricordarli tutti. Presente, anche, una piccola quota rosa: Catia Bassi e Maria Rosaria De Masi».

Quando chiediamo ai vecchi protagonisti il palinsesto di una giornata tipo “On Air”, i ricordi scorrono veloci, quasi come a riavvolgere il nastro di una vecchia cassetta, ma sono ancora lucidi e precisi: «Tanti programmi interessanti e seguitissimi coprivano tutto l’arco della giornata. Si partiva la mattina alle 8.00, con il messaggio del Parroco di allora, Don Giancarlo, poi il radiogiornale di Andrea Sebastianelli. Dalle 10.00 alle 12.00, un “programma per le massaie”, con telefonate in diretta e dediche musicali. Tanta, tanta musica, anche e soprattutto senza etichette e poi, fino alle 16.30 i programmi sportivi di Piero Gatta e Massimiliano Palombelli, spesso in collegamento dal Pala Tiziano, per la cronaca delle partite della Lazio Volley. Iniziava, poi, la programmazione di tutte le proposte specifiche musicali, presentate dai numerosi giovani, che frequentavano la radio». «Durante il pomeriggio e la notte, si trasmettevano i programmi più gettonati e di gran punta, copiati, in seguito, da altre emittenti private e oggi ancora in auge» – continua Enrico – «Uno di questi, era l’appuntamento con “Mister X”. Un DJ sconosciuto mandava in onda la musica scelta dagli ascoltatori. Arrivavano centinai di telefonate, in un’ora 200 telefonate e, ogni giorno, parecchie lettere riempivano la cassetta postale, indirizzate al signor X…» «Ormai…- puntualizza sorridendo – possiamo pure svelare la sua identità segreta! Era Alessandro Trinca!». «Non dimentichiamo – sottolinea Armando – Night Club, il programma musicale della notte, durante il quale Vito Santoro e Marco Sferco, il nostro fonico, dopo le 24.00, si recavano nei locali e nelle discoteche, facendo interviste in diretta». Un’esperienza dalla quale nacquero, anche, delle manifestazioni molto apprezzate e seguite, inserite nell’ambito delle Estati Rocchigiane, come il festival musicale” “Rock Rocca Festival”, in collaborazione con il Comune, con la partecipazione di ospiti da tutta Italia . L’evento portò nella cittadina giornalisti, musicisti e cantanti, che ebbero poi successo a livello nazionale. «Rocca di Papa di allora, però, malgrado l’enorme sforzo dei tanti appassionati, rimase intrappolata in una sorta di “mentalità paesana”, che non riuscì a capire l’innovazione e non fu capace di sfruttare queste opportunità…».

Verso la fine degli anni ‘80, la radio si sviluppò a livello regionale, diventando un’occupazione più che professionale, a causa degli impegni e delle grosse responsabilità, che ciò comportava; si decise di accettare “con grande rammarico e lacrime” l’offerta di un imprenditore brasiliano, alla quale fu venduta. Terminò così quest’esperienza, che grazie “alle ceneri dei ricordi ancora ardenti”, verrà tirata fuori dagli scatoloni del passato a fine 2018. Radio Rocca di Papa riemergerà in chiave moderna, con la nuova tecnologia digitale nell’era della new economy, con la speranza che possa diventare oggi un mezzo di soccorso alla “solitudine virtuale” dell’odierno mondo dei Social, nonché nuovamente una fabbrica di talenti e nuove professioni per la città di Rocca di Papa.

Articolo uscito sull’edizione cartacea del mese di ottobre

 

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