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Vini Laziali, un crescente successo di pubblico e di critica

vini laziali

Il Lazio è una delle regioni emergenti della viticoltura italiana. Negli ultimi anni i vini del Lazio stanno conoscendo un crescente successo di pubblico e critica, grazie all’accorta opera di alcuni vignaioli che hanno deciso di puntare in maniera decisa sulla qualità. Stando agli ultimi dati, i vigneti laziali, rappresentati per la maggior parte da uve a bacca bianca, coprono un territorio considerevole di circa 28.000 ettari. La regione vanta ben 27 DOC, 6 IGT e 3 DOCG due delle quali si trovano nei pressi di Frascati, la zona più nota e celebrata per la produzione di vini laziali.

CENNI STORICI SULLA VITICOLTURA NEL LAZIO

La diffusione della vite nel Lazio risale a prima dell’avvento dei Romani. Si hanno tracce storiche che dimostrano come gli Etruschi coltivavano la vite nel viterbese. Durante l’Impero Romano ci fu un vero e proprio boom ed il simbolo di questo aumento del consumo di vino fu il territorio dei Castelli Romani, che con i suoi colli di origine vulcanica divenne il luogo ideale per la coltivazione dell’uva. I Romani bevevano un vino “corretto”, mescolato con acqua, spezie e miele, in quanto ritenevano che il vino puro fosse destinato solo agli dei. Durante il regno dello Stato Pontificio i vini romani e laziali conobbero un netto miglioramento in quanto a qualità e tecniche di produzione. Le epidemie di filossera della seconda metà dell’800 provocarono forti perdite del patrimonio viticolo, ciononostante in questa epoca si affermarono diversi vini bianchi del Lazio, tra cui Castelli Romani, Frascati, Marino ed Est! Est!! Est!!! il cui peculiare nome deriva da una leggenda: nell’anno 1111, un monsignore al servizio dell’Imperatore Enrico V, amante del buon vino, fu mandato in avanscoperta tra le migliori cantine della zona con il compito di marcare la loro porta con la parola EST (è) nel caso di aver trovato un buon vino. A Montefiascone questo servitore trovò un vino che gli piacque così tanto da fargli ripetere la parola EST per tre volte.

I PRINCIPALI VITIGNI DEL LAZIO

I vitigni laziali sono per lo più uve autoctone a bacca bianca. Tra le più diffuse troviamo la Malvasia di Candia, il Trebbiano (nelle sua varianti Trebbiano toscano, Trebbiano giallo, Trebbiano romagnolo) ed il Bellone, conosciuto anche con il nome di Cacchione. Altri vitigni autoctoni diffusi sono il Bonvino bianco ed il Grechetto. Tra le uve a bacca rossa troviamo Cesanese, Ciliegiolo, Montepulciano e Sangiovese. A questi si aggiungono gli internazionali bianchi Chardonnay, Sauvignon e Pinot Bianco, ed i rossi Merlot e Syrah. Il territorio vitato laziale si divide tra montagna (26%), collina (54%) e pianura (20%) con un’alternanza di laghi di origine vulcanica e l’influenza del mare rappresentata da oltre 300 chilometri di sviluppo costiero. Le condizioni climatiche della regione hanno da sempre favorito lo sviluppo di una viticoltura famigliare, fatta per l’autoconsumo, che nel tempo si è modernizzata ed aperta ad altri mercati.

LE ZONE DI PRODUZIONE PIÙ FAMOSE

I Castelli Romani sono ancora oggi la zona di produzione più conosciuta della regione. Si trovano a poca distanza dalla capitale e si distinguono per la prevalenza di vini bianchi. Da qui provengono la famosa DOC Frascati e due delle DOCG del Lazio, il bianco dolce Cannellino di Frascati DOCG e il bianco secco Frascati Superiore DOCG. Dalla provincia di Frosinone proviene invece il Cesanese del Piglio DOCG, elaborato con il vitigno autoctono a bacca rossa Cesanese. Quest’uva dà vita anche al Cesanese di Olevano Romano DOC, al Cesanese d’Affile DOC e al vino Castelli Romani DOC. Altre produzioni di spicco della regione sono le DOC Colli della Sabina, prodotta tra le province di Rieti e di Roma, le DOC Colli Albani, Aleatico di Gradoli, Tarquinia, Aprilia, Atina, Cerveteri, Cori, Circeo ed il già menzionato vino bianco Est! Est!! Est!!! Di Montefiascone DOC. Si tratta in totale di una produzione di 1 milione e mezzo di ettolitri, prevalentemente di vini bianchi (65%) contro rossi e rosati.

CANTINE LAZIALI CELEBRI ED EMERGENTI

Nei pressi di Latina si scorgono i filari di vite di Casale del Giglio, una delle più importanti aziende vinicole del Lazio, che propone un piccolo gioiello come il Mater Matuta, vino complesso e di carattere, con tannini dolci ed aromi intensi di ciliegia marasca e spezie, prodotto a partire da uve Syrah (85%) e Petit Verdot (15%). Nella zona di Cori ai piedi dei monti Lepini si trova l’azienda agricola Carpineti, che punta su metodi biologici e biodinamici e propone il Kius Brut Metodo Classico da uve Bellone. Nei Castelli Romani si trovano diverse cantine storiche ed emergenti, e due punte di diamante come la cantina Colle Picchioni con il suo vino rosso Il Vassallo, e l’azienda Castel De Paolis capace di sfoderare un indimenticabile Frascati Superiore. Andando alla scoperta di altre realtà del territorio, nella Tuscia viterbese si trova la cantina San Giovenale con il suo vino rosso Habemus. Qui vicino si trova anche la storia cantina Mottura, mentre dai Colli Albani provengono i vini malvasia e grechetto di Casale Certosa.

DEGUSTANDO I MIGLIORI VINI LAZIALI

Tra i migliori vini della regione troviamo il Biancolella delle Antiche Cantine Migliaccio, prodotto da antichi vigneti coltivati nell’isola di Ponza, in un contesto magico. Elaborato con uve Biancolella in purezza, questo vino bianco del Lazio si presenta di colore giallo paglierino tendente al dorato. Gli aromi sono intensi e penetranti, con sentori di agrumi e frutta matura. Al palato risulta sapido e minerale, con un ritorno delle note agrumate ed una piacevole persistenza. Il vino Biancolella è l’abbinamento perfetto per piatti a base di pesce, mozzarella e formaggi freschi in generale. I vini laziali sono ideali per essere degustati in compagnia dei piatti della cucina regionale, in particolare quelli dal carattere più rustico come le pietanze a base di trippa, fegato, cuore e coda. Il vino Frascati è l’abbinamento perfetto per piatti tradizionalissimi e squisiti come i Bucatini cacio e pepe ed i Saltimbocca alla romana, mentre la Coda alla vaccinara va d’accordo con il Cori Rosso DOC. Il Cesanese di Affile si sposa bene con l’Abbuoto, piatto tipico ciociaro a base di interiora di agnello. I Vini di Velletri e dei Colli Lanuvini esaltano i sapori del Baccalà mollicato, mentre il Trebbiano Toscano dei Colli Etruschi Viterbesi è ottimo con i Carciofi alla matticella. Per il momento del dessert i vini laziali più apprezzati sono l’Aleatico di Gradoli ed il Cannellino di Frascati DOCG, ottimo in compagnia della pasticceria secca.

IL PREZZO DEI VINI LAZIALI

La regione propone dunque importanti vini bianchi e vini rossi buoni ed economici. I prezzi partono dai 7 euro per vini amati e celebrati come l’Est! Est!! Est !!! di Montefiascone DOC ed il Frascati Superiore. Tra i migliori vini del Lazio, con prezzi che ne rispecchiano il valore e l’importanza, troviamo l’Habemus San Giovenale Etichetta Rossa a 90 euro, il Mater Matura Casale del Giglio ed il Grechetto Passito Sergio Mottura a 38-40 euro e lo Spumante Kius Carpineti a 20-22 euro. Tutti i migliori vini laziali si trovano in vendita online, attraverso portali ed enoteche. Per orientarsi in questo vasto universo esistono motori di ricerca specializzati nel mettere a confronto prezzi, annate e cantine. Uno di questi è Trovino, che offre una carrellata di oltre 500 vini laziali tra cui scegliere, dando la possibilità di conoscere informazioni sul profilo organolettico e sugli abbinamenti consigliati per ogni etichetta.