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Consorzio Sbcr attivo nel turismo, De Righi dopo il ‘no’ di Genzano: ‘Il nostro un cammino virtuoso’

giuseppe de righi

A seguito del voto dell’ultimo Consiglio Comunale di Genzano che ha respinto a maggioranza le proposte di modifiche Statutarie introdotte dall’Assemblea dei Sindaci all’unanimità il 5 luglio scorso, in merito alla tematica del Turismo, il Presidente del Consorzio SBCR Giuseppe De Righi ed il Direttore Giacomo Tortorici hanno chiesto al Sindaco Lorenzon di incontrare la Commissione Consiliare competente per intraprendere un dialogo al fine di non interrompere un cammino virtuoso iniziato nel 2015, quando all’unanimità tutti i Sindaci dei Castelli Romani (per Genzano c’era allora Flavio Gabbarini) delegarono di propria iniziativa su proposta del Sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, il Consorzio SBCR ad occuparsi unitariamente del turismo ai Castelli Romani. La scelta fu motivata dal fatto che l’Ente, che già si occupava virtuosamente, non solo della gestione delle biblioteche, ma anche della promozione culturale, potesse, nel particolare contesto territoriale dove cultura e turismo (come in molte altre zone d’Italia) si incrociano fecondamente, occuparsi anche di quest’altro settore.

Nel corso di questi tre anni, tutti i Sindaci dei Castelli Romani all’unanimità hanno approvato le azioni proposte nel piano turistico annuale che ogni volta veniva esposto all’assemblea dei Sindaci ed hanno anche espresso apprezzamento per le numerose azioni intraprese.

È stata creata un’unità operativa nel Consorzio, la cosiddetta DMO (Destination Management Organization). Sono stati raccolti per la prima volta tutti i dati statistici relativi al turismo nel territorio. I Castelli Romani sono diventati, grazie ad un’intensa operazione di informazione e marketing, una destinazione sui principali motori di ricerca di viaggi internazionali quali Booking e Tripadvisor. Sono usciti numerosi articoli e servizi televisivi su testate di settore e non. Sono state prodotte guide territoriali nelle lingue più diffuse, e nelle varie fiere dedicate al Turismo alle quali il Consorzio ha partecipato (sempre in conseguenza dei piani turistici approvati unanimemente dall’assemblea dei Sindaci) i Castelli Romani sono stati a volte l’unico territorio della Regione Lazio ad avere il materiale nella lingua della nazione ospitante (come accaduto a Mosca). Non a caso la DMO è diventata un punto di riferimento anche per il Parco dei Castelli Romani e la Comunità Montana, con i quali ha sottoscritto un importante protocollo di intesa relativo al turismo, grazie a cui è stata organizzata dopo anni un’edizione del Buy Lazio nel territorio e la partecipazione a fiere del settore naturalistico o gastronomico, come il recente Salone del Gusto. E da ultimo non si può non ricordare la fruttuosa collaborazione con la Regione Lazio, sia con l’Assessorato al Turismo grazie al quale è stato possibile partecipare a tutta una serie di eventi e manifestazioni e del quale il Consorzio è diventato un interlocutore fondamentale, sia con LazioInnova con la quale è stato organizzato uno Start up lab dedicato all’incoming territoriale che ha creato prospettive di lavoro per diversi giovani (e non) del territorio.

Insomma negli anni si è stabilizzata una modalità lavorativa che i Sindaci unanimemente avevano deciso di sancire anche formalmente nello Statuto per dar modo al Consorzio di accedere a finanziamenti ad hoc. Il percorso era partito da una bozza predisposta dagli uffici del Consorzio in collaborazione con l’avvocatura della Città metropolitana, bozza discussa in Assemblea e poi limata definitivamente da un comitato ristretto di quattro sindaci più il Presidente del Consorzio Giuseppe De Righi, rappresentativi delle istanze territoriali e politiche dei Castelli: Nicola Marini di Albano Laziale, Daniele Lorenzon di Genzano di Roma, Fabio D’Acuti di Montecompatri e Damiano Pucci di Rocca Priora. La paternità dell’ultima versione dello Statuto è di questi quattro Sindaci.

“Siamo convinti – dichiara il Presidente del Consorzio SBCR Giuseppe De Righi – che di fronte a dei risultati che evidentemente non siamo stati bravi ad esporre, i Consiglieri di Genzano potranno avere gli elementi per avviare una riflessione profonda sull’opportunità che il Consorzio offre al territorio potendosi occupare anche di turismo e si potrà così riprendere il cammino virtuosamente intrapreso grazie all’accordo unanime di tutti i Sindaci del territorio compreso l’amico Lorenzon”.

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