POLITICA

Virginia Raggi assolta, ‘perché il fatto non costituisce reato’: il Comune di Roma resta in mano ai 5 Stelle

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La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata assolta dal reato di falso in atto pubblico nella nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo di Roma Capitale perché il fatto non costituisce reato. La sentenza é stata pronunciata dal giudice monocratico, Roberto Ranazzi.

Alla lettura della sentenza la sindaca Raggi, visibilmente commossa, ha abbracciato i tre legali, baciato il marito e stretto le mani al Pm Dall’Olio e al giudice Ranazzi.

“Vorrei liberarmi in un solo momento del fango che hanno prodotto per screditarmi, delle accuse ingiuriose, dei sorrisetti falsi che mi hanno rivolto, delle allusioni, delle volgarità, degli attacchi personali che hanno colpito anche la mia famiglia. Vorrei, soprattutto, che questo fosse un riscatto per tutti i romani, di qualsiasi appartenenza politica, perché il loro sindaco ce la sta mettendo tutta per far risorgere la nostra città.

Non provo rancore – prosegue la Sindaca – nei confronti di nessuno. Mi auguro che quanto accaduto a me possa divenire una occasione per riflettere: il dibattito politico non deve trasformarsi in odio. Adesso vorrei che i cittadini, tutti, collaborassero alla rinascita di Roma.
Rimbocchiamoci le maniche: da domani si torna al lavoro. Ancora più forti.

Ringrazio i miei avvocati Pier Francesco Bruno, Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, i giudici e la procura per il lavoro svolto”.

Con l’assoluzione vengono a cadere le ipotesi di dimissioni che aleggiavano in caso di esito giudiziario negativo per la Prima cittadina capitolina.