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Incubo riapertura per la Discarica di Roncigliano: i ‘No-Inc’ tornano a riunirsi il 28 novembre

discarica roncigliano dall'alto

La discarica di Roncigliano dall’alto, in una foto del 2015

Dopo l’assoluzione di Manlio Cerroni torna ai Castelli Romani l’incubo legato alla riapertura di Roncigliano e alla riattivazione del VII invaso e del TMB. Questa la molla che spingerà il Coordinamento contro l’Inceneritore di Albano a riunirsi in Assemblea Pubblica nel pomeriggio di mercoledì 28 novembre, presso la Sala Giunta del Comune di Albano. 

E’ ancora una volta Aldo Garofolo a fare il punto in fatto di tutela dell’ambiente e salvaguardia della salubrità delle nostre terre. 
Dopo i recenti sviluppi giudiziari “diventa probabile – ha dichiarato Garofolo – che cada l’interdettiva antimafia, ed é altamente probabile la riapertura di Roncigliano e la riattivazione del VII Invaso e del TMB, magari sotto forma di impianto di digestione anaerobica. Credo occorra una scossa e risposte forti, proporzionate alla gravità degli scenari che si aprono per l’intera Città Metropolitana e per l’area a sud di Roma in particolare”. 

“Dopo l’assoluzione di Cerroni, e l’aria che tira dal versante leghista – ha aggiunto ancora Garofolo – ci aspettiamo un nuovo assalto all’ambiente col pretesto di emergenze che si ripetono sempre uguali, seguendo un copione consolidato. Dobbiamo essere pronti per fronteggiare la possibile riapertura della discarica di Pontina Ambiente a Roncigliano, l’autorizzazione per quella di Ecosicura tra Aprilia e Ardea, nonchè l’ulteriore proliferare di biogas e biometano.

Lo stallo della differenziata a Roma e lo stato comatoso dei due TMB di AMA fornisce infatti al boss dei rifiuti l’alibi giusto per rientrare in gioco e proporsi per smaltire nelle province adiacenti il surplus romano”.

Particolare di non poco conto, aggiungiamo noi, l’inquietante vicinanza col Nuovo Ospedale dei Castelli (NOC), che aprirà i battenti il 18 dicembre (del 2018).  

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