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Lariano – Inaugurata la ‘Panchina Rossa’. Per FdI presenti anche il deputato Silvestroni e il consigliere regionale Righini

panchina rossa lariano

Un  sabato mattina uggioso, ieri, ha fatto da cornice alla manifestazione organizzata  in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”,  durante la quale gli organizzatori, Fabrizio D’Albenzo, coordinatore di FdI,  Emiliano Abbafati portavoce del circolo “Paolo D’Agapiti”,  i sig. Fernando Fabbri ed Enrico Fabbri e la consigliera comunale Sabrina Verri,  hanno donato al Comune di Lariano “LA PANCHINA ROSSA”, installata nei pressi del Municipio:  rossa come  il sangue versato di tante donne per mano di un uomo violento che non le ha rispettate,  e  vuota  come  simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.

Tante le autorità intervenute all’evento: il  deputato di Fratelli d’Italia  Marco Silvestroni, il consigliere regionale di fratelli d’Italia  Giancarlo Righini, il Presidente del Consiglio Leonardo Caliciotti, l’assessore alle pari opportunità Chiara Colasanti, l’assessore alla cultura Prof.ssa M. Grazia Gabrielli, il consigliere comunale Sergio Bartoli, il poeta Cristian Ronchetti e il parroco Padre Domenico.

Tante anche le persone che si sono avvicinate richiamate  dal colore rosso di una panchina che fino a poche ore prima non c’era.

Proprio sul simbolo della panchina rossa, si sono soffermati  gli interventi, carichi di emozione e di tristezza insieme. L’evento è stato  aperto dalla consigliera comunale Sabrina Verri, che oltre a ringraziare i presenti ha precisato che la donazione della Panchina Rossa rappresenta  l’inizio di un progetto volto alla riflessione, attraverso una  serie di incontri che presto coinvolgeranno la società civile, in merito alla grave questione del femminicidio.

La consigliera Verri ha evidenziato, inoltre, la necessità di educazione alla parità di genere  rivolta sia ai ragazzi che alle ragazze. Il più delle volte alla violenza di un uomo c’è di contro la debolezza della donna che per tanti e svariati motivi non riesce a capire subito i segnali di pericolo e  a  prendere  immediatamente le distanze. L’assessore Gabrielli, ringraziando a nome dell’amministrazione  per la donazione e per il profondo significato che la Panchina Rossa rappresenta, ha ribadito l’importanza dell’educazione per cercare di arginare quello che sembra essere un fenomeno in continua crescita.  

Il deputato Marco Silvestroni, ripartendo dal colore rosso che simbolicamente rappresenta il sangue delle donne uccise ha ricordato come nella religione cristiana la figura della Vergine Maria incarni la donna ma al tempo stesso la Madre di ogni essere vivente e proprio nell’allontanamento dei valori cristiani di rispetto e tolleranza che il deputato ravvisa la causa di tanta aggressività tra esseri umani.

Il consigliere regionale Giancarlo Righini lodando l’iniziativa, che rappresenta l’inizio di un percorso di responsabilizzazione, ha evidenziato la necessità di non abbassare la guardia perché nonostante sul fenomeno ci sia tanta informazione questo continua a crescere e a manifestarsi in forme sempre più gravi che coinvolgono, come nel caso della povera Desirèe e di Pamela, ragazze sempre più giovani oppure come nell’ultimo episodio, in ordine di tempo, che ha visto la morte per mano del padre di un bambino di 11 anni.

A questo punto la lettura della meravigliosa  poesia “Terra” da parte del suo autore , il poeta Cristian Ronchetti, ha mostrato una strada da percorrere per cercare di aiutare quanti tra carnefici e vittime sono coinvolti in questo tragico fenomeno: solo riconoscendo l’amore che ci dona la madre Terra e ascoltando i sentimenti che albergano in noi, possiamo trovare la strada per uscire dal tunnel della violenza. Le parole del poeta devono diventare per noi obiettivi da perseguire e quindi, dice il poeta, per tornare ad amare dobbiamo imparare ad amare noi stessi e la nostra MadreTerra.

Padre Domenico, felice dell’iniziativa, ha sottolineato come la grave crisi che sta attraversando il genere umano sia alla base delle violenze. Solo attraverso un intervento condiviso anche con esponenti di altre religioni forse sarà possibile tornare a capire cos’è l’amore e soprattutto  come ci si ama. Purtroppo, continua padre Domenico la nostra gioventù e non solo, è sollecitate da immagini e messaggi che non rimandano proprio all’immagine della donna come persona da rispettare. Per non permettere più a nessuno di pensare che sia normale qualcosa che normale non è assolutamente, padre Domenico ha invitato  tutti ad una profonda riflessione e soprattutto a vigilare per aiutare le fasce più deboli, i nostri giovani che stanno crescendo in una società senza valori.

Hanno concluso questa intensa manifestazione Fabrizio D’Albenzo, coordinatore di Fdi per Lariano, ed Emiliano Abbafati sciogliendo il fiocco  che in parte nascondeva la dedica: “IN MEMORIA DI DESIREE’, PERCHE’ NON E’ NORMALE PENSARE CHE SIA NORMALE”.    

   

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