E’ giunto alle ore 14.30 il primo paziente trasportato dall’Ares 118 nel nuovo Ospedale dei Castelli, che ha aperto ufficialmente i battenti questa mattina. Si é trattato di un codice giallo a seguito di un incidente stradale avvenuto nelle vicinanze di Castel Gandolfo. Nella giornata odierna sono stati effettuati i primi ricoveri e il Pronto soccorso ha effettuato 30 accessi di pazienti che hanno raggiunto la struttura con mezzi privati e con una bassa complessità. L’Ospedale pertanto da oggi è entrato a pieno titolo nella rete dell’emergenza del servizio sanitario regionale”.
A comunicarlo, in una nota stampa, é stato l’Assessore alla sanità e integrazione sociosanitaria della regione Lazio, Alessio D’Amato, che segue il Direttore Generale della Asl Rm6, Narciso Mostarda, nelle dichiarazioni soddisfatte circa l’apertura del NOC.
Nulla é più dato sapere, al momento, circa il destino dell’Ospedale di Genzano, che pure nei piani iniziali sarebbe dovuto diventare una Casa della Salute e che invece, al momento, rischia di trasformarsi in una cattedrale nel deserto, nonostante i lavori di riqualificazione, anche recenti, che avevano portato ad un ammodernamento della struttura, con esborso sostanzioso di soldi pubblici.
Se il progetto di farne un polo materno infantile d’eccellenza, in collegamento con l’Ospedale Bambino Gesù, é naufragato già da un pezzo, la speranza generale, così da accordi pregressi, era che potesse restare un punto di riferimento come Centro Vaccinale Unico e come punto di riferimento per medici di famiglia e pediatri.
Tante le soluzioni possibili per una struttura invidiabile, con parcheggi liberi in quantità, ed un’architettura moderna e funzionale. Eppure quell’Ospedale da oltre un mese ha finito di assolvere la propria funzione e quel che ancora ospitava si trova da oggi proprio nell’Ospedale dei Castelli, mentre quello che si poteva trasferire prima é stato portato via a beneficio dello “Spolverini” di Ariccia, Comune che in un colpo solo ha incassato il nuovo Ospedale (che si trova a Fontana di Papa, proprio alla periferia del territorio ariccino) e la riqualificazione del “vecchio”.
Con buona pace dei genzanesi, che si ritrovano con un pugno di mosche e le rituali recriminazioni tra vecchi e nuovi amministratori, che altro non fanno che rimpallarsi le responsabilità, mentre ai cittadini resta la sensazione che un pò i primi (che volenti o nolenti hanno affinità politiche con chi amministra la Regione) e un pò i secondi (che governano Genzano da oltre 2 anni) abbiano finito per cedere il passo ad una visione della sanità calata dall’alto, in cui il più felice di tutti sarà proprio il Dg dell’Asl Rm6, Narciso Mostarda, che ha portato a compimento l’obiettivo di aprire il NOC entro il 2018 e per questo verrà lautamente ricompensato.
Entrare nel nuovo sito della Asl Rm 6 (che nonostante le nostre segnalazioni continua a dare informazioni a volte lacunose) e vedere che dell’Ospedale di Genzano non v’è più alcuna traccia é un colpo al cuore per chi credeva che quella struttura avrebbe potuto avere ancora un ruolo cruciale, vista anche la sua relativa vicinanza al nuovo Ospedale, nel panorama sanitario del territorio, dove pure gli altri nosocomi, come Velletri e Frascati, non se la passano affatto bene…