“Grazie al sindaco Orlando Pocci e alla galassia dei sindaci italiani che con coraggio hanno scelto di prendere posizione nei confronti del decreto Salvini, un provvedimento che quando svanirà l’effetto propaganda, genererà soltanto caos e insicurezza – si legge nella nota diramata dal Pd di Velletri, dopo la posizione del sindaco veliterno sul Decreto Sicurezza -. I sindaci e gli amministratori locali sono i primi ad affrontare ogni giorno il tema concreto della cittadinanza e della sicurezza, delle regole nei diritti e nei doveri e per questo andrebbero ascoltati dal governo anziché bulleggiati come fa il ministro Salvini, che continua a spaccare l’Italia a colpi di propaganda seminando odio e intolleranza. Dispiace che anche a Velletri le opposizioni di destra non abbiano voluto comprendere il messaggio lanciato dal sindaco Pocci, teso ad avviare un confronto istituzionale tra governo e Anci per mitigare gli effetti che il decreto Salvini avrà sui Comuni come il nostro, dove l’integrazione in questi anni ha funzionato e ora invece rischia di essere smantellata con gravi ripercussioni sul tessuto sociale della nostra comunità. Ma è evidente che quella innescata dalla Lega e da Fratelli d’Italia a Velletri è una polemica orchestrata ad arte per nascondere il fallimento del loro progetto “civico” dietro al quale hanno provato a mascherarsi e che dopo soli sei mesi dalle elezioni amministrative ha già registrato le prime defezioni importanti in consiglio comunale.
Una litigiosità e un’acredine che animano l’opposizione e quello che fino a pochi mesi fa era il suo candidato sindaco, come dimostrano i cambi di gruppo consiliare e le accuse pubbliche sui social che Fratelli d’Italia ha riservato proprio a Giorgio Greci, di recente passato tra le fila della Lega. Anche dinanzi a questo triste spettacolo, noi continueremo a tutelare gli interessi di Velletri e di tutti i suoi cittadini e a difenderne la sua vocazione storica di città aperta e accogliente, al fianco del sindaco Orlando Pocci e nel rispetto dei valori sanciti dalla nostra Costituzione”.
La posizione di Pocci, confortata dal sostegno del Pd, era stata invece duramente osteggiata proprio dalla Lega e da Fratelli d’Italia, per bocca, tra gli altri, del deputato Silvestroni e il Consigliere regionale Righini.
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