POLITICA

Genzano, l’assessore Dosti: ‘Fondi per SPRAR non possono essere utilizzati per gli sfollati di piazza Buttaroni’

assessore dosti servizi sociali

A tre mesi dall’esplosione che ha coinvolto la palazzina di piazza Buttaroni causando anche la morte del povero Alessandro Abbatini, l’assessore con delega ai Servizi sociali, Shqiponja Dosti, traccia un primo bilancio per “Castelli Notizie”, andando anche a fare il punto per quanto concerne il progetto dello SPRAR, proteso all’accoglienza dei migranti richiedenti asilo.

anna dosti
L’assessore Dosti

“L’Amministrazione ha prontamente preso in carico la questione supportando le famiglie in difficoltà – ha premesso la Dosti in riferimento alla tragedia e ai disagi conseguiti all’esplosione di Piazza Buttaroni -. Lo abbiamo fatto nelle varie fasi emergenziali, attivando una virtuosa rete solidale con le associazioni del territorio. Proprio pochi giorni fa, mercoledì 2 gennaio, hanno lasciato il centro di ospitalità religiosa di Galloro le ultime tre famiglie che alloggiavano temporaneamente nella struttura. Per cercare di sollevare le persone coinvolte da qualsivoglia disagio abbiamo cercato di aiutarle con ogni mezzo, facendo l’impossibile. Le stesse tre famiglie che dovevano usufruire delle case popolari messe a disposizione dall’Ater hanno riconsegnato le chiavi sottoscrivendo una dichiarazione in cui affermano di aver trovato altre soluzioni indipendenti”.

Il consigliere Savini ha proposto di sbloccare i fondi SPRAR e dedicare il fondo alle famiglie evacuate. E’ una proposta fattibile?

“Vorrei ricordare al consigliere Savini che nel rispetto dei vincoli dettati della normativa vigente, i fondi o contributi ricevuti dalle amministrazione pubbliche sono vincolati ad un determinato progetto/attività e devono essere utilizzati e rendicontati esclusivamente rispettando il progetto presentato e valutato come vincitore di un qualsiasi bando o avviso pubblico. Quindi, per impossibilità giuridico-amministrativa, i fondi non potranno essere veicolati a progetti diversi dallo Sprar.

Ricordo infatti che il 13 giugno 2017 il Consiglio Comunale ha approvato l’ordine del giorno per l’adesione al progetto Sistema Nazionale di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), deliberato dalla Giunta il 4 luglio 2017. Il Comune ha elaborato il capitolato e il disciplinare per la ricerca dell’Ente attuatore e gestore dello Sprar, e parallelamente all’invio del capitolato di gara presso la SUA, abbiamo monitorato l’andamento del sistema Sprar a livello amministrativo e legislativo.

Purtroppo in un’ottica di contenimento dei costi legati all’accoglienza a livello nazionale alcuni aspetti sono cambiati. Il 1° luglio dal Ministero dell’Interno doveva arrivare la firma ai nuovi posti Sprar – il sistema di accoglienza diffusa che chiama in causa direttamente i Comuni – con le rispettive coperture economiche. Il Viminale ha posticipato l’iter per mancanza di coperture, che con ogni probabilità andranno trovate in sede di assestamento di Bilancio, dopo formale richiesta al Mef.

Tempo della procedura: non prima di settembre. Vista la situazione incerta, abbiamo rallentato l’iter della gara di appalto per la scelta dell’ente gestore del servizio e non abbiamo ancora presentato il progetto al Ministero dell’interno rimanendo in attesa della definizione dell’iter legislativo che ha seguito almeno gli ultimi 6 mesi che introduce la legge 132/2018 , diminuendo i fondi per i centri Sprar. Intendiamo, comunque, nei prossimi giorni, capire come muoversi, se ci sono o no spazi per procedere con la gara di appalto.

È chiaro, quindi, che l’Amministrazione non ha ricevuto fondi per la gestione del servizio Sprar. Ricordo infatti che il bilancio di previsione va deliberato in pareggio finanziario di competenza tra tutte le entrate e le spese: se, dunque, non abbiamo ricevuto risorse non ne abbiamo neanche da spendere”.

sopralluogo piazza buttaroni

Assessore, cosa può dirci in merito alla possibilità di censire la presenza sul territorio comunale di soggetti privati proprietari di immobili in locazione al Comune di Genzano per l’accoglienza dei nuclei familiari di Piazza Buttaroni?

“Ricordiamo che ai fini dell’attuazione dello Sprar, l’Amministrazione ha voluto censire la presenza sul territorio comunale di soggetti privati proprietari di immobili, arredati e non, ad uso civile abitazione, disponibili a cedere i medesimi in locazione al Comune di Genzano per l’accoglienza di nuclei familiari o singoli all’interno del progetto di accoglienza Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

A tal fine abbiamo indetto un avviso per acquisire manifestazioni di interesse, con scadenza 8 settembre 2017, non vincolanti finalizzate a verificare la disponibilità di alloggi da assumere in locazione rispettando delle caratteristiche come dalla normativa vigente. La presentazione di offerte di disponibilità poteva portare all’avvio di una trattativa per la locazione di immobili solo in caso di approvazione del progetto da parte del ministero dell’Interno. Il tutto nei limiti di quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di contratti e conforme con i prezzi di mercato. A seguito dell’esame delle manifestazioni di interesse pervenute per reperimento appartamenti, l’amministrazione comunale ha ricevuto solo una sola risposta ma l’appartamento non rispondeva ai requisiti di legge. Quindi, non è stato stipulato nessun contratto di locazione.

Nel caso dell’avviso sullo Sprar, l’affitto per 3 anni è una spesa che viene coperta dai fondi del ministero dell’Interno e non è una spesa a carico del Comune. Abbiamo già condiviso nell’ultima riunione della II commissione consiliare – competente per materia – tali criticità ed è stato chiarito che un avviso non accompagnato da fondi a disposizione non ha senso. Con quali fondi?!

Ribadiamo che tutte le famiglie che sono state al centro hanno trovato una soluzione alloggiativa. A coloro che hanno delle difficoltà economiche, a parità di tutti i cittadini genzanesi, come da colloqui intercorsi, è stato spiegato che potrà essere riconosciuto un contributo nel rispetto del regolamento comunale”.

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