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DESTINI INCROCIATI VELLETRI – MONTE PORZIO SUL SAN RAFFAELE, CON SINISTRA E LIBERTA’ CHE REPLICA DURAMENTE ALLA POLVERINI

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 In attesa della fiaccolata di sabato pomeriggio cresce ancor di più la tensione intorno al destino della clinica San Raffaele di Velletri. In ansia i lavoratori, ancora in attesa di conoscere il proprio destino; allarmata l’intera comunità, che si vede sfilare sotto i propri occhi un punto di riferimento fondamentale per la propria salute. Di queste ore le dichiarazioni della Governatrice regionale Renata Polverini, che ha in qualche modo scaricato sulla Procura le responsabilità di quanto accaduto in questi mesi. “Quanto sta avvenendo non è relativo ad una decisione autonomamente presa dalla Regione Lazio. Noi – ha aggiunto – abbiamo fatto tutto quanto potevamo affinchè i livelli occupazionali venissero salvaguardati, ma se la proprietà ha deciso diversamente è bene che se ne assuma la responsabilità”.

Immediata e per nulla accondiscendente la risposta del circolo Sinistra e Libertà di Velletri, per il quale con queste dichiarazioni “la Polverini, pur consapevole del dramma che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori del San Raffaele e del sostegno che la Città di Velletri manifesta nei confronti di questa vertenza,scarica sulla magistratura le sue responsabilità. Invece di dare risposte rispetto alle scelte operate e assumendone la responsabilità, attribuisce alla Procura di Velletri la responsabilità di questa situazione e di conseguenza, immaginiamo anche al TAR Lazio e al Consiglio di Stato che hanno respinto i ricorsi della proprietà e alla Corte dei Conti che lo scorso maggio ha disposto il sequestro conservativo dei beni della proprietà del San Raffaele per 134 milioni di euro per presunto danno erariale. Nessuna parola – prosegue Sel – e nessuna critica sul comportamento ricattatorio del gruppo, che, prima sottoscrive accordi e poi minaccia licenziamenti giocando con la vita dei lavoratori per perseguire altri obiettivi, ma riproposizione del vecchio e odioso tentativo di contrapporre, diritto al lavoro e diritto alla legalità. 

Dopo mesi questa vertenza non si muove di un passo, tra promesse e rinvii nessun concreto atto a tutela del personale è stato messo in campo. Dichiarare, come ha fatto Polverini, che non ci sarà personale in esubero, avendo delegato tutto alla mobilità selvaggia fuori da ogni controllo e da ogni vincolo nell’accordo, è un atteggiamento pilatesco! Ad oggi le questioni sono sempre le stesse ed è bene che la la Regione completi, attraverso la ASL RM H, le procedure previste per la struttura di Montecompatri e si proceda alla rinegoziazione delle procedure di mobilità attivando tutti gli strumenti previsti per ridurne al minimo l’impatto. Su tutto questo – conclude Sinistra Ecologia e Libertà di Velletri – la Polverini tace, ma trova la voce per indicare in altri palazzi il capro espiatorio”.

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