Questa divisione della medicina “alternativa” dalla medicina “ufficiale”, scientificamente provata, appare però criticabile dal momento che ancora oggi, all’inizio del nuovo millennio, numerosi interventi terapeutici adottati dalla medicina clinica ufficiale non sono in realtà basati sulle evidenze, mentre, al contrario, esistono alcune dimostrazioni evidenti di sicurezza, efficacia e tollerabilità, derivanti da trial clinici controllati e randomizzati, per comportamenti sanitari che solitamente vengono catalogati come CAM.
Negli ultimi trenta anni, infatti, grazie ai progressi della scienza, è possibile uno studio scientifico dell’agopuntura, della Chiroterapia sorella dell’Osteopatia e della Fitoterapia. Oggi è possibile eseguire studi clinici ben progettati che permettono di avvalorare il ricorso a queste terapie, sostituendo l’empirismo, che finora le ha dominate, con importanti lavori di ricerca sperimentale e clinica, facilmente reperibili nelle banche dati scientifiche internazionali.
Quindi Agopuntura, chiroterapia, fitoterapia, non rappresentano più alternative alla medicina scientifica o ufficiale bensì complementari ad essa, una complementarietà reciproca dal momento che ci sono trattamenti chiroterapici o fitoterapiaci o di agopuntura o di osteopatia ed altre tecniche che agiscono come complemento ad una terapia standard, ma “ci sono altresì condizioni in cui è il farmaco di sintesi ad essere usato come complemento alla fitoterapia, alla chiroterapia o all’agopuntura”. In realtà queste medicine complementari dovrebbero essere integrate all’interno della medicina accademica, ma finché questo non avverrà il termine che si preferisce per indicarle è senz’altro “complementare”. Questa rubrica nasce dall’esigenza di dare informazioni di buona qualità e chiare sulla sicurezza e utilità di queste medicine, favorendone la diffusione ed un corretto utilizzo, un punto di riferimento nel mare di informazioni oggi disponibili in rete tra le quali può risultare difficile all’utente distinguere quelle davvero affidabili.
La Medicina Complementare nel Mondo
Perché, allora, al pari di quanto già non avvenga negli altri stati, non si provvede a riconoscere e formare Operatori C.A.M., specializzati nelle diverse discipline?
Le disposizioni normative dei Paesi che hanno ufficialmente riconosciuto le pratiche non convenzionali (a prescindere dal relativo inquadramento all’interno del sistema sanitario), hanno dapprima espressamente individuato quali fossero gli atti ad esclusivo appannaggio del medico-chirurgo (procedure chirurgiche, procedure ostetriche, cateteri ed endoscopie, punture ed iniezioni, anestesia generale, procedure che coinvolgono l’utilizzo di sostanze radioattive e radiazioni ionizzanti, cardioversione, defibrillazione, terapie elettroconvulsive, litotripsia e inseminazione artificiale, trattamento delle malattie veneree, tubercolosi e altre malattie infettive, prescrizione di farmaci che richiedono ricetta medica, constatazione decesso), quindi tutti quelli esperibili dagli operatori inquadrati nel sistema delle medicine non convenzionali.
È spiacevole dover registrare quanto l’Italia, anche nel campo delle Medicine Complementari ed Alternative, sia differente dagli altri Paesi Comunitari.
Nel Regno Unito, è il “diritto consuetudinario” a regolare l’esercizio delle C.A.M.; alle associazioni professionali è demandato il compito di regolamentarne l’esercizio (preparazione, codice deontologico, ecc.). Ai naturopati è consentito firmare i certificati di malattia o di inabilità al lavoro proficuo, che il Ministero della Sanità riconosce alla stessa stregua di quelli rilasciati dai medici.
In Germania gli Heilpraktiker (naturopati Tedeschi) sono ufficialmente riconosciuti dal 1939 sebbene introdotti costituzionalmente tra il 1869 ed il 1873 con la libertà di cura.
Hanno uno status giuridico pari a quello dei medici.
In Danimarca dal 1970, i non medici possono praticare atti specifici che non siano già riservati ai medici allopatici, a meno che non li svolgano sotto la diretta supervisione di quest’ultimo.
In Francia sebbene a suo tempo non ancora legalmente riconosciute, già dal 1982, l’Università di Bobigny istituì il Dipartimento di Medicine Naturali, erogando diplomi in agopuntura, omeopatia, fitoterapia, osteopatia, auricoloterapia, naturopatia, oligoterapia e mesoterapia. In Liechtenstein dal 1985, piena libertà di esercizio per gli operatori C.A.M., con limitazioni ai soli atti non specificamente medici. In Olanda dal 1993, con la legge Individual Health Care Professionals Act, operatori non allopatici sono stati elevati allo status di paramedici ed autorizzati alla pratica della medicina. In Finlandia le C.A.M. sono regolamentate dal 1994, praticabili in strutture pubbliche (dove acquistano una matrice sanitaria) ovvero privatamente. In Ungheria, con due specifiche direttive tese a regolamentare le C.A.M., nel 1997 sono stati introdotti i “Natural doctors”, medici non allopatici. In Belgio dal novembre 1999 è in vigore la legge che riconosce le organizzazioni professionali di coloro che esercitano una pratica non convenzionale o ritenuta tale nell’ambito della medicina. La Norvegia ha sempre avuto una notevole apertura nei confronti delle pratiche e discipline salutistiche, sin dal 1619. Nell’anno 2003, è stata varata una legge sulle discipline complementari che sancisce il riconoscimento degli operatori non medici similmente al modello anglosassone. In Portogallo dal 2003 è stata proclamata la libertà di scelta terapeutica del cittadino come diritto innegabile. Le C.A.M. sono state assunte dal sistema normativo come “quelle pratiche e discipline che partono da una base filosofica differente dalla medicina convenzionale per applicare propri specifici processi di diagnosi e cura”, riconoscendo agopuntura, chiropratica, naturopatia, fitoterapia, omeopatia, osteopatia. In Spagna dal 2005, l’Istituto Universitario “Real Maria Cristina” eroga corsi di formazione universitaria per Operatori C.A.M. (Naturopatia, Medicina Tradizionale Cinese, Osteopatia e Chiropratica). In Svizzera gli Operatori C.A.M, in qualità di terapeuti complementari, sono riconosciuti in tutti i Cantoni. In U.S.A., Sud Africa, Canada, Nuova Zelanda e Australia, la legislazione riconosce gli Operatori Olistici, sebbene con mansioni diverse tra Stato e Stato. Un elenco evidentemente lungo e noioso ma, quanto più risulterà lungo e noioso, tanto più sarà da considerare grave il ritardo accumulato negli anni dal nostro bel Paese. Tanto è vero che a Terni, nel 2002, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), in presenza di un vuoto legislativo, si è sentita in dovere di riconoscere la medicina ayurvedica, la medicina antroposofica, la medicina omeopatica, l’omotossicologia, la medicina tradizionale cinese, l’agopuntura, la fitoterapia, l’osteopatia e la chiropratica come di esclusiva competenza del medico chirurgo e dell’odontoiatra.
Ma cosa hanno in comune queste discipline con la chirurgia e l’odontoiatria?
Perché ci si ostina a sostenere un sistema ordinistico che esclude a priori qualunque possibilità di allargamento degli orizzonti della medicina?
Ogni anno, presso le facoltà di medicina e chirurgia, il laureando è chiamato a prestare giuramento secondo una formula che, almeno inizialmente, doveva essere un inno alla prevenzione, un richiamo a quei processi che inducono l’organismo a debellare naturalmente la minaccia patogena.
Il giuramento Ippocratico, nella sua formulazione originaria, faceva espliciti riferimenti ai rimedi offerti dalla natura, vietava la somministrazione di rimedi che potessero risultare velenosi, rifiutava la pratica di ogni intervento che avesse una natura chirurgica demandando, per questo, a specialisti opportunamente preparati. Lungi da me alcuna polemica ma l’Operatore delle Medicine Alternative e Complementari, è parte integrante di questo mondo, qualsivoglia sia la sua estrazione.
Le Medicine Alternative e Complementari fanno chiaro riferimento al Corpus Ippocraticum ed al modo di vivere la salute espresso dalla sua antica “ars medicina”:
Riconoscono nell’ambiente, nelle condizioni meteorologiche, nelle sostanze di cui si compongono acqua ed alimenti, le possibili cause di malattia; Si avvalgono dell’osservazione e dello studio delle manifestazioni di terreno (corpo), per compiere valutazioni, prevedere il decorso di uno squilibrio ovvero puntare alla sua correzione; Si rifanno alle capacità che un adeguato regime alimentare, una moderata attività fisica ed un corretto stile di vita, possano avere sullo stato di salute delle persone. Lodevole l’iniziativa legislativa condotta da purtroppo ancora poche Regioni, tra l’altro tutte del nord d’Italia: ma non basta. Servono provvedimenti spendibili da tutti gli Operatori C.A.M., su tutto il territorio nazionale! Se da un lato non posso che muovere le mie congratulazioni ai Chiropratici, che con maestria hanno saputo sostenere e far valere i propri interessi, ottenendo, con la finanziaria 2008, il tanto agognato riconoscimento tra le “professioni sanitarie”; dall’altro mi chiedo: “perchè si è deciso di portare la Chiropratica agli onori degli altari, relegando Osteopatia, Tui Na, Schatsu, Ayurveda, Omeopatia, Naturopatia, ecc. ai confini della realtà?”
“Per ascoltare bisogna liberare la mente, per creare abbiamo bisogno della visione d’insieme, per cambiare abbiamo bisogno di coraggio.”
Alessio D’Andrea
Programmazione degli articoli nella Rubrica:
- Presentazione delle Medicine Complementari
- La Postura + Qualità della vita
- Conoscere L’Osteopatia
- Osteopatia e Cranio Sacrale
- Osteopatia e le Tecniche Viscerali
- Osteopatia e le Tecniche Fasciali e Mio Tensive
- Osteopatia e Gravidanza
- Conoscere la Kinesiologia
- Conoscere la Medicina Tradizionale Cinese
- MTC e Tui nà
- MTC e Nutripuntura
- Conoscere lo Shiatsu
- Conoscere l’Omeopatia
- Conoscere la Floriterapia
- Conoscere L’Ayurveda
- Benessere attraverso la Meditazione
- Conoscere il Reiki
- Conoscere loYoga
- Proposte A.I.S.V No Profit
PER INFO E COLLABORAZIONI CONTATTARE ALESSIO D’ANDREASULLA PAGINA FACEBOOK A.I.S.V. NO PROFIT NELLA SEZIONE GRUPPI AISV.NOPROFIT@GMAIL.COM OPPURE VIA MAIL ALLA CASELLA Alessio.dan@gmail.com O AL NUMERO 393.6437232